Il fotografo ceco Franz Duschek e la Bucarest dell’Ottocento
Franz Duschek (1820-1884) è stato un fotografo ceco stabilitosi in Romania, a Bucarest, nel periodo 1862 - 1883.
Ion Puican, 20.10.2024, 11:07
Franz Duschek (1820-1884) è stato un fotografo ceco stabilitosi in Romania, a Bucarest, nel periodo 1862 – 1883. Ha offerto uno sguardo unico sulle trasformazioni sociali e urbane di Bucarest e dei romeni del XIX secolo, tramite le sue fotografie, realizzate nello studio, istantanei e persino fotografie di guerra. Duschek ha colto con molta abilità i dettagli dell’architettura della capitale dell’epoca, dettagli degli indumenti, ritratti della classe media e squarci della vita quotidiana di Bucarest, una città all’incrocio delle influenze ottomane ed europee.
Il Museo del Municipio di Bucarest (MMB) ha riportato all’attenzione del pubblico lo straordinario fotografo ceco tramite una mostra organizzata nel Paese d’origine di Franz Duschek, in Repubblica Ceca, a Praga. La mostra si è prefissa di cartografare le geografie umane di Bucarest durante il periodo di soggiorno di Duschek in Romania. Il fotografo Duschek ha svelato tramite immagini i dettagli di una società in pieno cambiamento e modernizzazione. Abbiamo parlato di Duschek con il direttore del Museo del Municipio di Bucarest, il curatore della mostra a Praga, Adrian Majuru: “E’ davvero un fotografo da studio e quello che ci ha lasciato lui è, infatti, un’eredità fotografica. Si annovera non tra i pionieri, ma tra i primi a fare fotografia professionale di largo consumo a Bucarest, nel periodo di Cuza, fino verso il 1883, quando lasciò la Romania andando in missione sempre per la Romania, ad Alessandria d’Egitto, dove si spense.”
L’evoluzione del fotografo Franz Duschek in terra romena riflette la storia di quell’epoca, dalla Guerra d’Indipendenza (1877-1878), all’evoluzione e all’europeizzazione della società civile, fino alla storia della Casa Reale di Romania, Duschek diventando ufficialmente il suo fotografo. Adrian Majuru, il direttore del Museo del Municipio di Bucarest ci ha parlato della sua evoluzione e di come si è svolta la creazione di Franz Duschek: “Fu chiamato da Carol Popp de Szathmári per una professione nuova e allestì il suo primo atelier su una strada nuova, intitolata proprio Strada Nuova, oggi Edgar Quinet, ma allora non aveva un nome. Evidentemente ebbe un’evoluzione bellissima. Dopo più di un decennio, su raccomandazione del boiardo, politico e medico Crețulescu, diventò fotografo della Corte Reale, elevato a tale posizione dal re Carlo I. Ciò avvenne dopo l’ottenimento dell’indipendenza, lui essendo nel frattempo anche fotografo, reporter di guerra e partecipando sui fronti di Plevna, al sud del Danubio, accanto ad altri fotografi e artisti dell’epoca, come Grigorescu. Lasciò una serie di testimonianze e aprì la strada ad una nuova professione. Dopo l’ottenimento dell’indipendenza, aprì uno studio fotografico che mantenne fino a quando lo vendette ad un altro fotografo, Franz Mandy, arrivato da Budapest e appartenente a una nuova generazione. Lui doveva andare in Egitto per un’altra missione di prospezione. Ritraeva soprattutto la classe media e tutte queste persone fotografate, poiché c’è una collezione impressionante firmata da Duschek, offrono l’immagine di un fenomeno sociale, ma anche professionale allo stesso tempo, e che ha modellato il comportamento dell’ambiente urbano. Tramite professioni liberali, tramite un modo di capire la vita nei dettagli, tramite l’organizzazione attenta delle cose.”
Franz Duschek resta uno dei grandi ritrattisti nella tecnica fotografica di una generazione, di una pagina di storia, lasciandoci testimonianze su come si viveva allora e quali erano i valori sociali, morali e culturali dell’epoca. Alla fine, Adrian Majuru ci ha parlato anche di quei tempi ritratti da Duschek: “Così è stato l’Ottocento, un secolo in cui predominava l’attenzione al dettaglio, non solo alle cose imballate per bene, ma anche al modo in cui uno si rivolgeva agli altri oppure al modo in cui camminava per la strada. Gente così c’era anche a Praga, a Vienna o nelle piccole città della Germania o della Francia. Per Duschek è stata una sorpresa riscoprirsi qui, poiché lui si aspettava di trovare un Paese esotico, ma non è stato così. Ha anche fotografia dinamica, di movimento, …, però ci sono anche immagini di Bucarest che si trovano in altre collezioni pubbliche ….”