I Rațiu, un’importante famiglia proveniente dalla Transilvania
La famiglia Rațiu (Rațiu de Noșlac di Turda) è una delle famiglie nobili più antiche e rispettate della Transilvania, con una storia che abbraccia diversi secoli e con radici che risalgono al XIV secolo.
Iulia Hau e Ion Puican, 04.10.2024, 18:07
L’esistenza della famiglia Rațiu è attestata fin dai tempi di Sigismondo di Lussemburgo (1368-1437), la famiglia essendo originaria della città di Noșlac, in provincia di Alba. Lungo il tempo la famiglia ricevette diversi titoli nobiliari, la parte di Turda della famiglia essendo imparentata con Ștefan Rácz de Nagylak (Noșlac) nobilitato nel 1625 ad Alba Iulia da parte del principe di Transilvania.
La famiglia Rațiu rimase l’unica antica famiglia nobile romena a Turda, le altre furono maggiarizzate e gradualmente scomparvero dalla storia. Tra i membri importanti della famiglia Rațiu possiamo citare: Basiliu Rațiu (arcidiacono greco-cattolico) o Ioan Rațiu (una delle importanti figure politiche della generazione della Rivoluzione del 1948, avvocato e politico, presidente del Partito Nazionale Romeno e uno dei principali autori del “Memorandum della Transilvania”). Lungo la storia, della famiglia Rațiu fecero parte avvocati, scienziati, politici e membri del clero. Il nome Rațiu è strettamente legato alla lotta per i diritti dei romeni in Transilvania e per la preservazione dell’identità nazionale di fronte alle politiche di assimilazione.
Una personalità di spicco nella storia recente della famiglia è stato Ion Rațiu (1917-2000). Nato a Turda, in provincia di Cluj, Ion Rațiu è stato un politico, avvocato, diplomatico, uomo d’affari, scrittore e giornalista romeno, rappresentante del Partito Nazionale Contadino – PNȚ, partito interbellico tra le due guerre, che in seguito divenne il Partito Nazionale Contadino Democristiano – PNȚCD all’inizio degli anni ’90. Tra il 1940 e il 1990 ha vissuto nel Regno Unito di Gran Bretagna (UK), dove nel 1979 ha fondato insieme alla moglie (Elisabeth) la Rațiu Family Charitable Foundation, che promuove e sostiene progetti di educazione e ricerca sulla cultura e la storia romena, sia in Romania, che nel Regno Unito. La fondazione offre borse di studio ogni anno.
Dopo essere tornato in Romania nel 1990, Ion Rațiu fu direttamente coinvolto nella ristrutturazione del PNȚ, rispettivamente PNȚCD, insieme ad un’altra figura politica importante nella storia di dopo la rivoluzione anticomunista del 1989, Corneliu Coposu (1914-1995). Nelle elezioni del 1990, Ion Rațiu si candidò alla presidenza della Romania, dove ottenne quasi il 5% dei voti (piazzandosi al terzo posto). Successivamente ricoprì la carica di deputato. Nel 1991 Ion Rațiu gettò le basi di Cotidianul, il primo giornale privato dopo il 1989. Pamela Rațiu, discendente della famiglia, presidente della Fondazione Rațiu, ha dichiarato quanto segue sull’eredità lasciata da Ion Rațiu, in particolare sulla sua candidatura alla presidenza della Romania: “Quando incontri persone che hanno dedicato gran parte della loro vita a cose positive, per il Paese o per gli altri, è davvero un onore sedere con loro, ascoltarle e cercare di assorbire quanto più possibile delle loro esperienze. E posso capire perché la gente fosse così colpita da lui. E penso sia incredibile vedere nelle manifestazioni di oggi gente che porta cartelli con la sua foto. C’è molto da dire al riguardo. E credo che sia stato il più grande, il miglior presidente che la Romania non abbia mai avuto, e credo davvero che questa sia diventata un’eredità. Penso che se fosse riuscito a diventare presidente, sarebbe stato ostacolato e non gli sarebbe stato permesso di fare tutto ciò che avrebbe potuto fare. Avrebbe potuto apportare un cambiamento davvero significativo, ma avrebbe avuto le mani legate da coloro che lo circondavano, come molti leader. Quindi, non ricoprendo la carica di presidente, è diventato un modello, che ha lasciato un’eredità positiva, a differenza di coloro che erano al potere in quel momento.”
La Fondazione Rațiu attraverso il Forum Rațiu ha una partnership con London School of Economics IDEAS ThinkTank. Il Forum Rațiu punta su programmi per la Romania o l’area balcanica. È una piattaforma per discussioni libere sulla democrazia e sulle sfide democratiche nella regione dei Balcani. Il forum riunisce accademici, professionisti e cittadini romeni che condividono idee e conoscenze sulla promozione e il sostegno delle libertà democratiche in Romania e nei Paesi vicini.
Anche il Centro Democratico Rațiu / Rațiu Democracy Center fa parte del patrimonio culturale di Ion Rațiu. Promuove i valori democratici tra i giovani attraverso diverse iniziative rivolte ad alunni e studenti. Queste iniziative includono programmi di educazione legislativa che incoraggiano i giovani a comprendere ed esercitare i propri diritti e le responsabilità civiche. A proposito di queste iniziative educative, Pamela Rațiu dichiara: “Quello che stiamo cercando di fare è seguire le tracce di Ion Rațiu. Voglio dire, tutto ruota attorno alla famiglia. Stiamo andando avanti. Facciamo passi diversi attraverso le nostre partnership e il lavoro che svolgiamo. Ma ancora una volta, torniamo ai valori della famiglia e all’opportunità di portare – perché abbiamo la fortuna di poter portare – questa esperienza in Romania da tutta l’Europa centrale e orientale e dai Balcani.”
Ion Rațiu ha rappresentato una delle figure politiche democratiche più importanti nella Romania dopo la Rivoluzione del dicembre 1989.