Gli osservatori astronomici di Bucarest
Con lo sviluppo delle scienze nel XIX-esimo secolo, a Bucarest sono apparsi anche edifici dedicati allosservazione del cielo. Oggi, i più famosi restano l'Osservatore Astronomico nel Parco Carol e lOsservatore Urseanu sul Viale Lascăr Catargiu
Christine Leșcu, 21.11.2016, 19:46
Con lo sviluppo delle scienze nel XIX-esimo secolo, a Bucarest sono apparsi anche edifici dedicati all’osservazione del cielo e al movimento delle stelle. Oggi, i più famosi restano il grande Osservatore Astronomico nel Parco Carol e l’Osservatore Urseanu sul Viale Lascăr Catargiu, nei pressi della Piazza della Vittoria dove si trova anche la sede del Governo. Ma, come spiega Magda Stavinschi, membro dell’Istituto Astronomico dell’Accademia Romena, nessuno dei due è il primo osservatore della capitale romena: Il primo osservatore, poco conosciuto, è quello di Dealul Piscului che era un osservatore militare. Intorno all’anno 1894, il generale e cartografo Constantin Brătianu realizzava vari lavori di geodesia e di cartografia e aveva bisogno di osservare il cielo per tali operazioni. Riuscì ad ottenere finanziamento per un piccolo osservatore, che all’epoca era utile solo per la geodesia e l’astronomia. Questa prima struttura è oggi piuttosto un obiettivo storico, ma non è più utilizzata come osservatore astronomico. Nel 1908, venne fondato l’osservatore del Parco Carol, sulla Collina Filaret, che diventò fra breve il principale nucleo dell’Istituto Astronomico dell’Accademia. Questo è il principale osservatore che funziona ancora oggi. Nel 1908, lo scienziato e ministro della pubblica istruzione Spiru Haret firmò il decreto di fondazione dell’osservatore che all’epoca eseguiva anche misurazioni meteorologiche, nominando Nicolae Coculescu come direttore della nuova istituzione. La costruzione si svolse nel periodo 1910-1912.
L’Osservatore Urseanu, simile a quello nel Parco Carol, fu costruito dall’ammiraglio Vasile Urseanu ed era destinato al pubblico che voleva osservare il cielo. Magda Stavinschi con particolari sul suo fondatore: Era, come molti marinai, appassionato dell’osservazione del cielo. Quando fece costruire questa bella casa a Bucarest, si prefisse, da una parte, di farla sembrare una nave e, d’altra parte, di dotarla di una cupola e di uno strumento per l’osservazione del cielo. (…) Attualmente, l’inquinamento impedisce certe osservazioni speciali, ma ci sono ancora dei fenomeni che si possono vedere. Il quarto osservatore di Bucarest, l’ultimo in ordine cronologico, si trova al Palazzo dei Bambini dove nei circoli di astronomia per alunni, i ragazzi possono osservare ciò che succede nel cielo. I bimbi sono molto desiderosi di saperne di più: dalle normali curiosità del tipo perché il cielo è azzurro” e perché la luna sta nel cielo” fino a studi e ricerche sugli asteroidi e sui pianeti, a seconda del livello delle loro conoscenze.
Eretto ai tempi del comunismo, l’osservatore del Palazzo dei Bambini non ha necessitato lavori di restauro come quelli costruiti prima. Ad esempio, l’Osservatore Urseanu ha attraversato un ampio processo di restauro che, a causa di alcune mancanze, ci permette solo di scorgere la sua bellezza di una volta. Magda Stavinschi: Questo osservatore è stato varie volte colpito, sia a causa dei terremoti, che a causa della costruzione della metropolitana che passa proprio sotto l’edificio. L’Osservatore del Parco Carol è stato riabilitato anche negli anni 90, ma, per sfortuna, non è stato restaurato. Vicino all’osservatore si trova anche la Casa Bosianu appartenuta ad un noto giurista, consigliere del principe Alexandru Ioan Cuza. L’edificio fu costruito prima dell’unificazione dei Principati del 1859. C’è stato anche un tentativo di restauro della casa all’inizio degli anni 90, ma, come al solito, i fondi erano insufficienti e i lavori non sono stati terminati. L’edificio, che andrebbe valorizzato, fa parte del patrimonio nazionale come tutto quello che si trova nel cortile dell’osservatore. Fu costruito secondo i piani dell’architetto dalmato-austriaco Luigi Lipizer che realizzò, sempre in stile neogotico, anche i piani della Casa degli Universitari.
Anche se, a causa dell’inquinamento della città, le osservazioni astronomiche non si possono più fare come una volta, l’osservatore del Parco Carol e quello sul viale Lascăr Catargiu, restano dei punti di riferimento culturale e scientifico di Bucarest. (tr. G.P.)