Donna Elena Cantacuzino
Menzionate solo incidentalmente nei documenti d'epoca, raramente citate nei libri di storia, appena ricordate dalla memoria collettiva, le consorti, le madri o le figlie dei principi e boiardi romeni del passato cominciano a tornare alla ribalta.
Christine Leșcu, 15.12.2021, 13:00
Menzionate solo incidentalmente nei documenti d’epoca, raramente citate nei libri di storia, appena ricordate dalla memoria collettiva, le consorti, le madri o le figlie dei principi e boiardi romeni del passato cominciano ora ad essere portate alla ribalta. Alcune recarono importanti contributi alla vita politica, culturale e religiosa del loro tempo. Un tale esempio del XVII secolo fu la signora Elena Cantacuzino, figlia del principe della Valacchia, Radu Șerban, madre del principe Șerban Cantacuzino, dello studioso Constantin Cantacuzino, di Mihai Cantacuzino, incaricato a portare la spada del principe e fondatore dell’ospedale Colțea, il primo ospedale laico a Bucarest. La stessa Elena Cantacuzino fu anche la nonna del grande principe Constantin Brâncoveanu.
Insieme a sua figlia Stanca, la madre di Constantin Brâncoveanu, e a Mihai Cantacuzino, donna Elena andò in pellegrinaggio a Gerusalemme, fatto del tutto eccezionale all’epoca. Lì, nel luogo dove fu crocifisso Gesù Cristo, pose un disco d’oro inciso con il nome di suo figlio, Șerban Cantacuzino, attualmente custodito nel tesoro del Patriarcato di Gerusalemme. La religione, quindi, sembra essere stata un elemento importante nella vita di Elena Cantacuzino, insieme alla cultura e all’educazione. E la prova dell’importanza concessa all’insegnamento nell’educazione dei suoi figli è il fatto che il futuro siniscalco Constantin Cantacuzino fu mandato a studiare all’Università di Padova, esortato da sua madre stessa.
Maggiori dettagli sulla biografia di Elena Cantacuzino, nata nel 1611, ci sono stati offerti da Sorin Iftimi, museografo presso il Complesso Museale Nazionale Moldova di Iaşi. Era la figlia di Radu Șerban, ex capitano dell’esercito di Michele il Bravo, che sarebbe diventato principe. Infatti, era nata nel primo anno del regno di suo padre. Nata nel 1611 a Suceava, e non a Bucarest, Elena è cresciuta in esilio presso la corte imperiale di Vienna. (…) Tornò in Valacchia con la sua famiglia durante il regno di Matei Basarab. Aveva circa 17 anni e sposò il favorito dell’allora regnante, il saggio ciambellano Constantin Cantacuzino. Dei loro 11-12 figli, quelli che sopravvissero furono i famosi fratelli Cantacuzino, che dominarono la storia della Valacchia nel XVII secolo. Tra di essi, si contraddistinsero il principe Șerban Cantacuzino, il fondatore del Palazzo Cotroceni, sotto il cui patrocinio venne stampata la prima versione completa della Bibbia in romeno, a Bucarest, nel 1688, e il siniscalco Constantin Cantacuzino, che studiò a Costantinopoli e a Padova, spiega Sorin Iftimi.
Il viaggio di Elena Cantacuzino a Gerusalemme, avvenuto tra il 1682 e il 1684, si svolse dopo l’assassinio del marito, il ciambellano Constantin Cantacuzino, a seguito di un complotto ordito da altri boiardi. Il pellegrinaggio sembra essere stato una testimonianza della sincera pietà di questa donna che, pur essendo riuscita ad ottenere, post mortem, il riconoscimento dell’innocenza del marito e la condanna degli assassini a morte o ai lavori forzati in carcere, chiese alle autorità di convertire la pena di morte inflitta al nemico della sua famiglia nell’obbligo di prendere l’abito monacale. Donna Elena Cantacuzino mantenne il suo status di capofamiglia, gestendo anche il considerevole patrimonio.
È noto che il principe Șerban Cantacuzino ereditò dalla madre una vasta tenuta di circa 70 villaggi in Moldavia, oltre ad altre case e beni che, nel tempo, avrebbe voluto condividere con i suoi fratelli. Ma non poteva disubbidire alla volontà della madre, come spiega il museografo Sorin Iftimi. Anche se Șerban Cantacuzino era diventato principe, è interessante il fatto che sua madre sembra aver mantenuto lo status di capo famiglia e del casato dei Cantacuzino. Manteneva il controllo del patrimonio, decidendo anche le regole secondo con cui andava diviso il patrimonio (…). Il 2 marzo 1687, donna Elena Cantacuzino si spegneva nella sua casa di Bucarest, all’età di 76 anni. Fu sepolta nella cripta della chiesa di Mărgineni, accanto alle spoglie del marito. Ai suoi funerali era presente anche il Patriarca del Santo Sepolcro, Dositei Nottara, che viveva piuttosto a Costantinopoli e nei Principati romeni, spiega ancora Sorin Iftimi.
Dopo la morte della madre, Șerban Cantacuzino riuscì a imporre la sua volontà sul patrimonio dei suoi genitori, falsificando il testamento di donna Elena.