Barbu Alexandru Știrbei
La famiglia Știrbei è stata una delle più importanti famiglie di boiardi della Valacchia nel 19/mo secolo.
Steliu Lambru, 22.11.2023, 14:58
La famiglia Știrbei è stata una delle più importanti famiglie di boiardi della Valacchia nel 19/mo secolo. A questa famiglia appartennero due personalità di spicco: il principe Barbu Dimitrie Știrbei, che governò la Valacchia dal 1849 al 1853 e dal 1854 al 1856, e suo nipote Barbu Alexandru Știrbei, diplomatico e politico. Barbu Alexandru Știrbei ebbe una carriera politica di altissimo livello, partecipando alle più importanti decisioni del potere durante il regno di re Ferdinando I.
Il principe Știrbei nacque nel 1872 a Buftea, nel nord-ovest di Bucarest. Era un uomo molto ricco. Oltre al podere di Buftea, ne possedeva altri tre molto grandi nelle province di Olt, Teleorman e Iași. Era presidente di consigli amministrativi presso alcune banche importanti e fabbriche industriali potenti come Steaua Română, Uzinele Reșita e Astra. Fu sposato con una sua cugina di secondo grado, Nadejda Bibescu, con la quale ebbe quattro figlie. Știrbei si spense a Bucarest nel 1946, all’età di 73 anni.
Cresciuto ed educato in Francia, Știrbei lasciava sempre un’ottima impressione a chi lo conosceva. Era un uomo molto presentabile, colto, si vestiva elegantemente, in stile inglese. Tra lui e il principe ereditario Ferdinando si strinse una forte amicizia e, dal 1914, l’anno in cui Ferdinando diventò re, Știrbei fu il consigliere personale del monarca. Il principe Știrbei diventò molto vicino alla regina Maria e, dai documenti, risulta che furono più che amici.
Cătălin Strat ha pubblicato il libro “I love you, my Marie. Le lettere di Barbu Știrbei alla Regina Maria”. Egli afferma che, al di là delle voci che giravano in merito ai suoi rapporti amorosi con la regina, Știrbei è stato un vero pilastro dello stato romeno: “Credo sia stato una specie di angelo custode della dinastia e della monarchia. Fu un personaggio accusato di malversazioni, da una parte, e che in modo riuscì a risparmiare i sovrani dagli attacchi, compresi i tentativi di intromissione ai vertici del potere. Era un personaggio molto interessante, che sapeva coltivare relazioni molto utili per la politica romena, per gli interessi della Romania. Grazie alla sua intelligenza, nei primi anni della prima guerra mondiale, mise a punto grandi progetti per il periodo bellico e di dopo l’unione del 1918. Fece un’ottima squadra con suo cognato Ionel Brătianu.”
Principe per nascita, Știrbei era consapevole della propria posizione e dei tempi in cui viveva. Durante la prima guerra mondiale, assieme a Ion I. C. Brătianu, probabilmente il più importante politico romeno, intuì la direzione in cui andava la storia, quella di apertura dell’accesso alla vita politica anche ai contadini. Egli iniziò in questo modo la nuova riforma agraria, che avrebbe colpito pure lui, e che re Ferdinando presentò ai soldati romeni che combattevano nelle trincee contro i nemici. Cătălin Strat: “Era un uomo intelligente e sapeva che non si poteva opporre all’andamento della storia. Nonostante il fatto che fosse conservatore, non per impegno politico, sebbene da giovane fosse stato deputato conservatore, ma piuttosto come opzione personale, aveva idee democratiche sull’agricoltura, sull’industria e sulle finanze. Sapeva che rimanere bloccati in un modello socio-politico ed economico antiquato non faceva bene al Paese. Quindi, accettò questo suo sacrificio e di altri della sua classe, di concedere proprietà a chi aveva combattuto nella prima guerra mondiale. Fu una mossa apprezzata da tutti. Si dice che quel discorso pronunciato a Răcăciuni da re Ferdinando, ma ispirato e scritto da Barbu Știrbei e da Ionel Brătianu, abbia dato un ulteriore slancio alle truppe romene sul fronte in Moldavia.”
I testi di divulgazione della storia accennano a Știrbei soprattutto per accentuare la sua relazione amorosa con la regina Maria. Cătălin Strat ha voluto dare un’ulteriore sfumatura a quest’immagine: “La Principessa Maria si è trovata, a 17 anni, in qualche modo esiliata in un Paese che era appena uscito da un universo orientale e che cercava di europeizzarsi e di modernizzarsi rapidamente. Le era stato riservato un principe che non era necessariamente molto bello, e neanche molto forte come personalità. Si annoiava e, essendo molto giovane, ha mosso lo sguardo anche altrove. Sembra che la relazione con Barbu Știrbei sia stata la più importante tra i rapporti che ha avuto. La società romena ha tollerato le relazioni extra-coniugali della regina, come pure quella con Barbu Știrbei. La gente non aveva nulla di cui lamentarsi. D’altronde, non si dice quasi mai, eccezion fatta per Argetoianu, che ci sia stata una relazione amorosa diretta tra i due. Si è trattato solo di allusioni maliziose e di menzioni nella memorialistica e nei vari diari, soprattutto in quelli delle damigelle d’onore, che non erano per niente riservate, o nelle note dei dipendenti della corte, anche loro molto indiscreti.”
Il volume “I love you, my Marie” è molto di più di quanto dica il titolo. Contiene una parte del carteggio tra i due innamorati ai vertici del potere di Bucarest. Il libro aiuta a restituire il posto meritato a un nome di riferimento della politica romena.