Ana Aslan e il Gerovital H3
Nata il 1 gennaio del 1897 a Braila (sud-est della Romania), Ana Aslan dimostrò al mondo intero che la vecchiaia può essere curata, al pari di qualsiasi malattia. E' diventata famosa grazie al suo lavoro, al talento e alla dedizione.
Christine Leșcu, 15.09.2015, 15:53
Nata il 1 gennaio del 1897 a Braila (sud-est della Romania), Ana Aslan dimostrò al mondo intero che la vecchiaia può essere curata, al pari di qualsiasi malattia. E’ diventata famosa grazie al suo lavoro, al talento e alla dedizione. Le sono stati conferiti l’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, la Laurea Honoris Causa e il titolo di dottore emerito dell’Università di Bragança Paulista del Brasile; in Francia è stata insignita del titolo di Cavaliere dell’Ordine Palmes académiques ed è stata membro di varie società nazionali e internazionali di gerontologia. Ha creato il Gerovital H3, un prodotto farmaceutico con azione nella cura del fenomeno di invecchiamento e arteriosclerosi. Ha collaborato alla produzione dell’Aslavital, realizzato a livello industriale nel 1980. Ana Aslan ha condotto una continua lotta con l’invecchiamento, come emerge anche dall’intervista rilasciata a Radio Romania nel 1973.
Mi hanno sempre impressionato gli anziani, forse perchè mio padre era di 20 anni più grande di mia madre, e io ero l’ultima figlia. Quando sono diventata medico e lavoravo nella chirurgia, mi ha impressionato quanto detto da un professore ad un anziano che se ne andava:
Nel 1949 Ana Aslan cominciò a sperimentare gli effetti della procaina, un noto anestetico locale, sul reumatismo, nel caso di un giovane malato di artrosi. Dopo due anni, Ana Aslan avviò un esperimento di lunga durata sugli animali, associato a uno studio clinico su 25 pazienti anziani, basato sulla procaina inietabile. Tra gli esempi che ulteriormente hanno dimostrato l’efficacia del trattamento c’è anche quello di un paziente di 110 anni. Dopo quattro anni di cure, non gli tremavano più le mani e la testa, poteva camminare da solo, gli si rifaceva il pigmento dei capelli bianchi e la depressione era sostituita da uno stato psichico buono.
Ho cambiato carriera a 50 anni. Ero cardiologo e sono diventata geriatra. Credete forse che è stato facile imporre il mio metodo, il Gerovital? Ho combattutto con i pregiudizi, in un’epoca in cui si credeva che la donna non può essere pari all’uomo; ho dovuto combattere con l’inerzia, con lo spirito conservatore, con la burocrazia. Mi ha molto interessato cosa poteva sentire una persona dopo una simile cura. Io credo che non avrei potuto lavorare quanto lavoro ora, non avrei potuto viaggare tanto, tenere tante conferenze, rispondere a tante domande e visitare centinaia e migliaia di malati, se non avessi fatto io stessa per 22 anni il trattamento con il Gerovital e con l’Aslavital. La domanda che dobbiamo fare non è più quanto viviamo, ma come viviamo. Il prolungamento della vita in sè non significa nulla, anche se è auspicabile. Dobbiamo prolungare non solo la vita, ma anche la vitalità e l’attività. C’è un principio in base al quale dobbiamo aggiungere non anni alla vita, bensì vita agli anni. Dovete capire che l’invecchiamento non si può combattere solo con delle pillole o delle iniezioni. E’ una battaglia che va iniziata fin dalla nascita. Ideale sarebbe vivere come degli immortali, ma nel contempo lavorare come se ci fosse l’ultimo giorno della nostra vita, esorta Ana Aslan.
I successi di Ana Aslan nella profilassi e la terapia della vecchiaia hanno avuto un immenso impatto sul mondo medico e l’opinione pubblica internazionale. Tra i pazienti della dott.ssa Aslan si sono annoverate delle celebrità tra cui Ymma Sumak, Salvador Dali, Charlie Chaplin, Pablo Neruda, Aristotele Onassis, Jacqueline Kennedy, Indira Gandhi, Marlene Dietrich, Charles de Gaulle, Lilian Gish, Tito. Ha fondato il primo Istituto di Geriatria del mondo nel 1952, e attualmente, i prodotti realizzati secondo il metodo di Ana Aslan sono venduti da una società di Cluj-Napoca.