Ascolta RRI in diretta!

Ascolta Radio Romania Internazionale dal vivo

500 anni dalla Lettera di Neacșu di Câmpulung

Nel 1894, Friedrich Stenner, archivista di Brașov, scoprì un documento scritto in alfabeto cirillico da un certo Neacșu della città di Câmpulung.

500 anni dalla Lettera di Neacșu di Câmpulung
500 anni dalla Lettera di Neacșu di Câmpulung

, 08.12.2021, 09:00

Nel 1894, Friedrich Stenner, archivista di Brașov, scoprì un documento scritto in alfabeto cirillico da un certo Neacșu della città di Câmpulung. Era una lettera al sindaco di Brașov, Hans Benkner, in cui Neacșu lo avvisava che la flotta ottomana stava effettuando manovre militari sul Danubio e gli consigliava di prendere misure per evitare qualsiasi inconveniente. La lettera scoperta da Stenner risale al 1521 ed è considerata il primo documento scritto in romeno conservato fino ad oggi. La breve lettera di Neacșu è stata interpretata da storici e filologi. I primi si sono concentrati sui personaggi del testo e sul quadro politico del XVI secolo, mentre i filologi hanno analizzato la lingua romena parlata all’epoca. La politica regionale era dominata dall’espansione ottomana nell’Europa centrale. Dalla metà del XIV secolo fino al 1521, i turchi avevano conquistato i Balcani e si stavano dirigendo vigorosamente verso l’Ungheria, che fu conquistata nel 1526. Lo storico Radu Nedici, professore presso l’Università di Bucarest, specializzato in storia medioevale, ha dato un prima interpretazione del documento.

Gli storici hanno cercato di trovare una spiegazione a questa lettera. La spiegazione che sembra avere qualche fondamento reale è quella di una fretta di trasmettere le informazioni relative alla campagna ottomana menzionate nella lettera alla popolazione di Brasov. Nella corrispondenza tra Valacchia e Transilvania e il Regno d’Ungheria, l’usanza all’epoca era piuttosto quella di scrivere in slavo o latino. Probabilmente la necessità di trasmettere molto rapidamente le informazioni sulla campagna ottomana e su un possibile pericolo che minacciava anche Brașov, spinse Neacșu a scrivere questa lettera in romeno, spiega lo storico.

Le relazioni più consistenti tra le città tedesche dei Carpazi della Transilvania e lo spazio romeno erano quelle economiche. Câmpulung e Brașov, situate a 85 chilometri l’una dall’altra, avevano una tradizione di oltre due secoli di collegamenti, e i mercanti erano quelli che mantenevano i contatti. Sembra che Neacșu facesse parte dell’élite commerciale di Câmpulung. Purtroppo sappiamo poche cose su Neacșu di Câmpulung. Viene citato anche prima di questa lettera del 1521. Come risulta dal contenuto della lettera e dalle informazioni precedenti, sembra che fosse un mercante di Câmpulung, personaggio che si occupava di commercio con prodotti orientali che transitavano la Valacchia per arrivare nell’Europa centrale, passando per Brașov. Poi, il magistrato di Brașov è quello che guida la città, quindi ha una posizione ufficiale molto più chiara. È un personaggio che incontriamo in molti altri documenti. Poiché Brasov era una delle principali città della Transilvania, la sua posizione era estremamente importante, aggiunge Radu Nedici.

Nel 1521, la Valacchia (Țara Românească – la Terra Romena, come appare per la prima volta con questo nome nella lettera) era guidata dal principe Neagoe Basarab. Fu proprio l’anno della sua morte avvenuta circa 3 mesi dopo la stesura della lettera, a settembre. La prospettiva del paese di entrare nella sfera di influenza ottomana era cresciuta, ma i principi valacchi speravano ancora nel sostegno dell’Ungheria. I principi valacchi e personaggi come Neacșu tenevano al corrente i cristiani d’oltre montagna e, in questo senso, la lettera era considerata un’informazione giunta a destinazione. La lettera è completa, scritta con inchiostro bruno, in buone condizioni, con un sigillo sul retro. Abbiamo chiesto a Radu Nedici cosa si può dire della lingua romena come appare nel testo della lettera. Per un lettore del 21° secolo, la lingua della lettera sembra abbastanza difficile da capire, soprattutto perché è una lingua in cui si mescolano varie espressioni slave. L’inizio di questa lettera, la fine e gli elementi utilizzati per introdurre ogni nuova frase sono scritti come tali in slavo. Da qui la difficoltà di comprendere parte del testo. D’altra parte, è una lingua romena che comprendiamo. Se ci concentriamo solamente sul testo romeno, possiamo capire di cosa si tratta, il che dimostra che siamo di fronte a una lingua romena che si stava evolvendo fino a quel momento in una direzione oggi riconoscibile, spiega ancora il prof. Nedici.

In un volume pubblicato nel 1970, il linguista Aurel Nicolescu ha mostrato che nella lettera di Neacșu furono utilizzate 190 parole, senza tener conto della loro ripetizione: 178 sono di origine latina, 11 di origine slava e ungherese e solo una di origine turca. La lettera risale ad un momento in cui la lingua romena iniziava gradualmente ad essere introdotta nella cancelleria principesca. Appare in qualche modo su uno sfondo di uso sempre più accentuato della lingua romena, anche negli ambienti della cancelleria principesca. È il primo documento che possiamo datare con certezza nel 1521 e verso la metà del XVI secolo iniziamo a incontrare documenti romeni scritti nelle cancellerie romene. È una lettera che appartiene a un’epoca in cui la lingua romena si stava sviluppando e imponendo, conclude lo storico Radu Nedici.

La Banca Centrale della Romania (BNR) ha inaugurato la mostra “145 anni di relazioni diplomatiche tra la Romania e l’Italia”
Enciclopedia RRI martedì, 10 Dicembre 2024

145 anni di relazioni diplomatiche tra la Romania e l’Italia

La mostra presenta foto, documenti d’archivio e vecchie monete italiane, illustrativi per i rapporti tra i due Paesi. Le relazioni diplomatiche tra...

145 anni di relazioni diplomatiche tra la Romania e l’Italia
Documenti iconici della Grande Unione
Enciclopedia RRI martedì, 10 Dicembre 2024

Documenti iconici della Grande Unione

Il ricordo dell’unione della Transilvania con la Romania avvenuta il 1° dicembre 1918, festa nazionale della Romania, è stato immortalato in...

Documenti iconici della Grande Unione
Orheiul Vechi (foto: Eugen Cojocariu, RRI)
Enciclopedia RRI domenica, 08 Dicembre 2024

Il complesso museale di Orheiul Vechi

La riserva culturale-naturale di Orheiul Vechi ha uno status speciale ed è il più importante sito culturale della Repubblica di Moldova, essendo...

Il complesso museale di Orheiul Vechi
Titu Maiorescu (1840-1917)
Enciclopedia RRI domenica, 24 Novembre 2024

Titu Maiorescu (1840-1917)

La società letteraria “Junimea”, fondata a Iași nel 1863, fu uno dei più importanti movimenti letterari, filosofici e politici della...

Titu Maiorescu (1840-1917)
Enciclopedia RRI martedì, 12 Novembre 2024

Il treno reale

Nell’ottobre di quest’anno è uscito il volume “La storia del treno reale” di Tudor Vișan-Miu e Andrei Berinde....

Il treno reale
Enciclopedia RRI martedì, 05 Novembre 2024

Il fotografo Franz Xaver Koroschetz

Le città romene hanno avuto ognuna i propri fotografi. Quella di Focșani, capoluogo della provincia di Vrancea, sita nella Curvatura dei Carpazi,...

Il fotografo Franz Xaver Koroschetz
Enciclopedia RRI lunedì, 28 Ottobre 2024

Theodor Aman, il fondatore della Scuola d’Arte romena

Theodor Aman (1831-1891), il primo grande artista classico romeno, è stato pittore, grafico, scultore, pedagoga e accademico romeno, fondatore della...

Theodor Aman, il fondatore della Scuola d’Arte romena
Enciclopedia RRI venerdì, 25 Ottobre 2024

La via Colțea della vecchia Bucarest

Ogni grande città ha un chilometro 0 da cui inizia simbolicamente e fisicamente la misurazione delle distanze e l’organizzazione dello spazio...

La via Colțea della vecchia Bucarest

Partenariati

Muzeul Național al Țăranului Român Muzeul Național al Țăranului Român
Liga Studentilor Romani din Strainatate - LSRS Liga Studentilor Romani din Strainatate - LSRS
Modernism | The Leading Romanian Art Magazine Online Modernism | The Leading Romanian Art Magazine Online
Institului European din România Institului European din România
Institutul Francez din România – Bucureşti Institutul Francez din România – Bucureşti
Muzeul Național de Artă al României Muzeul Național de Artă al României
Le petit Journal Le petit Journal
Radio Prague International Radio Prague International
Muzeul Național de Istorie a României Muzeul Național de Istorie a României
ARCUB ARCUB
Radio Canada International Radio Canada International
Muzeul Național al Satului „Dimitrie Gusti” Muzeul Național al Satului „Dimitrie Gusti”
SWI swissinfo.ch SWI swissinfo.ch
UBB Radio ONLINE UBB Radio ONLINE
Strona główna - English Section - polskieradio.pl Strona główna - English Section - polskieradio.pl
creart - Centrul de Creație Artă și Tradiție al Municipiului Bucuresti creart - Centrul de Creație Artă și Tradiție al Municipiului Bucuresti
italradio italradio
Institutul Confucius Institutul Confucius
BUCPRESS - știri din Cernăuți BUCPRESS - știri din Cernăuți

Affiliazioni

Euranet Plus Euranet Plus
AIB | the trade association for international broadcasters AIB | the trade association for international broadcasters
Digital Radio Mondiale Digital Radio Mondiale
News and current affairs from Germany and around the world News and current affairs from Germany and around the world
Comunità radiotelevisiva italofona Comunità radiotelevisiva italofona

Provider

RADIOCOM RADIOCOM
Zeno Media - The Everything Audio Company Zeno Media - The Everything Audio Company