Vânători-Neamţ
La località di Vânători-Neamț si trova nell’estremità settentrionale della provincia di Neamț.
Ana-Maria Cononovici, 17.03.2024, 19:15
Continuiamo la presentazione delle dieci destinazioni votate nella Top 10 “Destinazioni FIJET Romania 2024”, un progetto del Club della Stampa Turistica di Romania che vuole attirare l’attenzione su alcuni luoghi del Paese che si fanno notare in particolar modo dal punto di vista turistico. E andiamo a scoprire la settima destinazione votata nella Top 10 dal Club della Stampa Turistica romena – Vânători Neamţ.
La località di Vânători-Neamț si trova nell’estremità settentrionale della provincia di Neamț e a nord-ovest della Depressione di Neamț. Vânători-Neamţ è un vero e proprio angolo del paradiso, nel cuore della natura, dove le antiche chiese, gli eremi e i monasteri mantengono viva la spiritualità romena. Natura, monasteri e musei sono le principali attrattive della zona.
Di grande interesse turistico è il Monastero di Neamţ, detto anche „La Gerusalemme dell’ortodossia romena”, il più grande e più antico insediamento monastico in Moldavia. La Chiesa fatta costruire da Stefano il Grande è il principale monumento storico di architettura moldava del monastero. Oggi, all’interno del Monastero di Neamţ si trovano due chiese, due cappelle, la torre del campanile con 11 campane, il Seminario Teologico “Veniamin Costache”, ma anche un museo con una collezione di arte ecclesiastica e la Sala della stampa.
Nei pressi del Monastero Sihăstria, che si trova nel bosco, c’è la Grotta di Santa Teodora di Sihla, conosciuta anche come l’Eremo di Sihla, circondato da un paesaggio mirifico, con foreste di faggi e pini.
Sempre nella zona si trova il Parco Naturale Vânători-Neamț, un paradiso della biodiversità e dei paesaggi pittoreschi. Accompagnati da ranger, qui potete immergervi nella natura e scoprire gli uri nel loro habitat naturale. Mihuţ Ion, che fa il ranger, ci ha raccontato la storia degli uri che possono essere visti in libertà da queste parti: “In semilibertà è un po’ più difficile, bisogna andarci la mattina presto e seguire le tracce. In libertà, c’è un sistema di monitoraggio IT, prendiamo le coordinate e abbiamo un’antenna che segnala la posizione. Ci sono circa 40 uri liberi, tra cui anche 6-7 cuccioli, non sappiamo esattamente quanti perché è difficile monitorarli, che sono nati in libertà.”