Tismana
Collocato in un ambiente naturale particolare, il monastero di Tismana fu costruito in un unico anno e trae il suo nome dagli alberi di tasso che coprivano una volta l'intera zona.
Daniel Onea, 06.09.2017, 14:20
Collocato in un ambiente naturale particolare, il monastero di Tismana fu costruito in un unico anno e trae il suo nome dagli alberi di tasso che coprivano una volta l’intera zona. Le origini del monastero sono dovute a un monaco di nome Nicodim, che fece erigere anche altri luoghi di culto nella zona, e che fu canonizzato per i suoi meriti.
Il monastero è la più nota meta turistica della zona, però Tismana rappresenta un luogo straordinario, carico di tradizione, storia e folclore, spiega il segretario generale dell’Associazione per la promozione e lo sviluppo del turismo, Ovidiu Popescu: Parliamo di una località che ha ottenuto un riconoscimento Eden per turismo e gastronomia nel 2016. Un vanto sono i tappetti tradizionali e altri simboli dell’artigianato. Un posto che abbonda di cacciagione, poichè la zona include una parte del Parco Nazionale Domogled Valea Cernei ed è vicina al Parco Nazionale Retezat. Inoltre, vi si svolgono tanti festival nazionali. Il festival del canto, della danza e dei costumi popolari del Gorj è già diventato tradizione. La sua prima edizione si è svolta nel 1996 e da allora è andata avanti quasi ogni anno. Il 25 marzo, per la Festa dell’Annunciazione, si svolge un festival tradizionale, quello della trota, pesce tipico della zona. Rivolgiamo agli ascoltatori l’invito di partecipare quest’autunno al Festival del castagno, ma anche a quello degli aspic, ospitato da una celebre villa, in cui lo scrittore romeno George Cosbuc ha tradotto la Divina Commedia. E’ un posto carico di storia, in quanto tante personalità della cultura romena si sono innamorate di Tismana.
A Tismana si trova anche un museo unico in Europa, quello del Tesoro, aperto in una grotta vicina al monastero. Vi furono riparate circa 200 tonnellate di oro del tesoro della Romania, per paura di non finire nelle mani dei sovietici. Sempre lì furono custodite, a quei tempi, anche tre tonnellate di oro del tesoro della Polonia, in transito in Romania. Sono presentati al pubblico i più rilevanti momenti del periodo 1944-1947, come riflessi dai documenti degli Archivi della Banca Centrale della Romania.