Timişoara, come stato d’animo
Capitale Europea della Cultura nel 2023, Timișoara ha ricevuto questa primavera il trofeo La Mela dOro della Federazione Internazionale dei Giornalisti e degli Scrittori di Turismo (FIJET).
Ana-Maria Cononovici, 05.06.2023, 18:02
Capitale Europea della Cultura nel 2023, Timișoara ha ricevuto questa primavera il trofeo La Mela dOro della Federazione Internazionale dei Giornalisti e degli Scrittori di Turismo (FIJET). La consegna del premio è avvenuta alla presenza dei membri del Comitato Esecutivo della Federazione e dei membri del Club della Stampa Turistica della Romania. Un trofeo assegnato in segno di apprezzamento per una città multiculturale, sita nellovest del Paese, a meno di 700 chilometri da 13 capitali europee. A Timișoara convivono romeni, tedeschi, serbi, ungheresi, croati, slovacchi e bulgari. Antichi edifici, musei, concerti allaperto, piazze da favola e un centro storico unico in Romania, formato da tre piazze urbane, ognuna rappresentando uno stile architettonico diverso sono solo alcune delle attrattive della città.
Simion Giurca, dellAssociazione per la promozione turistica Timişoara ci ha raccontato dellimpatto che ha avuto la consegna di questo trofeo alla città: “Secondo noi, Timișoara è stata, è e sarà sempre qualcosa di speciale, perché è una città un po diversa, come mi piace dire a volte. E una città con uno spirito speciale, creato lungo diversi anni tramite la storia, la cultura, linnovazione, la creatività e uno spirito ribelle della popolazione, che ha sempre ambito ad adeguardsi alle novità, essere moderna, far fronte ai cambiamenti e reinventarsi. E unoccasione che vogliamo sfruttare al massimo ed è un nuovo inizio che, per caso, coincide anche con il titolo di Capitale Europea della Cultura. Ma come sapete, tutte le cose buone devono avere un punto di partenza.
Oltre alla passeggiata per il centro della città, che equivale a un passaggio in rassegna della storia di Timişoara perché qui sono concentrati numerosi palazzi ed edifici che conservano ancora la gloria e larchitettura spettacolare dei vecchi tempi, la città rappresenta uno stato danimo, come ci ha detto Simion Giurca, dellAssociazione per la promozione turistica Timişoara: “Secondo me, Timișoara è uno stato danimo, cioè da turista uno viene a scoprire Timișoara, non necessariamente per guardare un certo edificio, un obiettivo turistico, una determinata esperienza turistica. Viene a Timișoara per sentirsi bene, per respirare laria di Timișoara, incontrare gli abitanti, interagire con loro. Credo che questo funzioni molto bene. Entrando un po nella storia affascinante di Timișoara, nel divenire della città, i turisti hanno moltissimo da guadagnare.
Non è però da ignorare larchitettura della città: lo stile predominante è quello barocco viennese – infatti, Timișoara è soprannominata la Piccola Vienna – ma anche gli stili neo-bizantino e Art Nouveau che hanno messo la loro impronta su numerosi edifici. Vi si possono ammirare i palazzi: Lloyd, Neuhausz, Marbl, il Palazzo della Camera di Commercio e Industria, i Palazzi Dauerbach, Loffler, Hilt-Vogel, Szechenyi e Weiss. La maggior parte ospitano oggi ristoranti, istituzioni o negozi.
E Timişoara ha anche un sapore specifico, un mix tra dolce e salato. La zuppa di gallina con tagliatelle fatte in casa, la zuppa di gulasch, le minestre condite con un pizzico di dragoncello, la zacusca, il papricash, il cavolo saltato in padella con salsicce, gli involtini della nonna, la cipolla ripiena, le zuppe di fagioli con costolette affumicate, la pleșcavița (una ricetta serba di polpette) sono solo alcuni dei piatti che non mancano dai tavoli degli abitanti di questa zona.