Tentazioni invernali in Bucovina
Provincia storica romena situata nella parte settentrionale della Romania, la Bucovina è una destinazione di vacanza prediletta dei romeni, ma anche dei turisti stranieri che vi scoprono monasteri con affreschi inseriti nel patrimonio dellUNESCO.
Ștefan Baciu, 21.01.2024, 18:49
Provincia storica romena situata nella parte settentrionale della Romania, la Bucovina è una destinazione di vacanza prediletta dei romeni, ma anche dei turisti stranieri che vi scoprono monasteri con affreschi interni ed esterni inseriti nel patrimonio dell’UNESCO. Il punto di partenza per esplorare la Bucovina è la città di Suceava, capoluogo dell’omonima provincia. Menzionata nei documenti nell’anno 1388, Suceava è stata capoluogo della Moldavia fino al 1566, quando la capitale è stata spostata a Iaşi. Sita a circa 430 chilometri da Bucarest, la città di Suceava è una destinazione accessibile grazie all’aeroporto, ma anche all’infrastruttura stradale e ferroviaria.
Il quadro naturale della Bucovina è complesso e spicca per una grande varietà paesaggistica. Le cime di Călimani, Rarău, Giumalău offrono le condizioni necessarie per fare sport invernali, soprattutto nei dintorni delle stazioni di Câmpulung e di Vatra Dornei, come sottolinea il coordinatore dell’Ufficio per il Turismo del Consiglio Provinciale di Suceava, Claudiu Brădăţan: Bucovina ha molte cose da offrire ai turisti che scelgono di visitare la zona in questo periodo, a partire da piste da sci che sono aperte, a piste di pattinaggio, gite con la slitta, varie attività all’aperto, gite a cavallo, teleferiche, e ho elencato solo una piccola parte delle attività di svago che si possono fare d’inverno nella Bucovina. Ci sono piste da sci aperte a Câmpulung, Cârlibaba e Vatra Dormei, perché le condizioni meteo hanno permesso la loro apertura. Come sappiamo, le condizioni meteo esistenti alla fine dell’anno scorso non hanno permesso l’apertura delle piste, perché le temperature erano troppo alte, ma adesso ci godiamo pienamente la neve, naturale e artificiale. Gli amministratori sono riusciti a preparare queste piste in tempi record.”
Le tradizioni della Bucovina sono messe in valore anche tramite i festival folcloristici e gastronomici. Le usanze legate alla pastorizia e i piatti locali sono presentati negli ovili turistici. D’altronde, alcuni agriturismi della Bucovina hanno attività specializzate, come quelle connesse al turismo equestre. Il coordinatore dell’Ufficio per il Turismo del Consiglio Provinciale di Suceava, Claudiu Brădăţan: L’allevamento dei cavalli è un’attività che è stata menzionata per la prima volta nel medioevo, però ulteriormente in Bucovina è apparso in seguito al fatto che la Bucovina è stata ducato nell’Impero austro-ungarico. Sono già famose la scuderia di Lucina, nei pressi di Brodina, Izvoarele Sucevei e la scuderia di Rădăuți. Si tratta di due scuderie famose che allevavano e continuano ad allevare cavalli hutsuli, che sono dei cavalli robusti, di montagna, docili, adatti anche alle attività turistiche, nel senso che portano le persone in spalla con grazia e sicurezza su tutti i tipi di sentieri di montagna e non solo. Ci sono diverse strutture di accoglienza che hanno sviluppato questi prodotti. Noi lo definiamo turismo equestre, perché vengono offerte anche lezioni di equitazione per principianti e si dà la possibilità ai turisti di passeggiare in un quadro naturale speciale, in sella al cavallo.”
Oltre ai valori culturali di patrimonio e alle bellezze della natura, la Bucovina spicca anche per la sua gastronomia particolare, con piatti consistenti, con molta carne, abbinata spesso alla verza, alle patate e ai funghi di bosco. La panna acida è utilizzata per preparare molti dei piatti della Bucovina. Un prodotto specifico, un vero e proprio brand, è la trota affumicata in cobza, secondo il coordinatore dell’Ufficio per il Turismo del Consiglio Provinciale di Suceava, Claudiu Brădăţan: La trota affumicata in cobza è un prodotto emblematico per la nostra gastronomia locale. Questa cobza con trote assomiglia alle racchette da neve di coloro che vanno sulla montagna e le usano per non affondare nella neve. Quella racchetta è ovale, solo che è fatta di materiali naturali, di rami di salice, tra i quali vengono inseriti rami di abete. Questo, chiamiamolo imballaggio, era molto adatto perché permetteva alla trota affumicata di respirare. In tal modo, la conservazione poteva dare risultati per un periodo più lungo, diciamo di tre-quattro giorni. Questa tecnica di affumicare la trota è una vera arte, nel senso che la squisitezza della trota risultata è direttamente proporzionale con il talento di chi la affumica. E uno dei segreti è di affumicare la trota usando coni di abete, quindi il fumo non deve essere troppo caldo, perché allora non si riesce a conservare la carne nel modo desiderato.”
La storia della trota affumicata nella cobza è iniziata più di un secolo fa’, quando i dipendenti delle strutture amministrative dei boschi appartenenti alla Chiesa portavano questo prodotto alla sede centrale, a Cernăuţi, oggi città in Ucraina. Loro si sono posti il problema che questo prodotto affumicato arrivi a destinazione in condizioni migliori, dopo un viaggio che poteva richiedere anche due giorni. Questo prodotto viene offerto oggi ai turisti in molti agriturismi della Bucovina.