Țara Hațegului – La Terra del Hațeg
Una sosta nella Terra del Haţeg non può durare meno di tre giorni, per poter conoscere almeno anche solo parzialmente la bellezza di questi luoghi.
Ana-Maria Cononovici, 25.03.2023, 17:58
Continuiamo il nostro periplo alla scoperta delle destinazioni turistiche inserite nel Top 10 Destinazioni raccomandate in Romania nel 2023 dal Club della Stampa Turistica – FIJET Romania, per il loro valore turistico speciale. Oggi siamo arrivati al sesto posto — Țara Hațegului, la Terra del Hațeg. Con la consapevolezza dell’importanza e della varietà degli obiettivi di questa zona, è stato creato il Geoparco Internazionale UNESCO Țara Hațegului, Università di Bucarest, dove i visitatori possono ricevere consigli per scoprire gli obiettivi turistici della zona. Cristian Ciobanu, coordinatore locale del Geoparco Internazionale UNESCO Țara Hațegului: “Quando parliamo della Terra del Hațeg possiamo riferirci a varie cose. Tutti hanno sentito forse parlare delle chiese in pietra, dei bisonti europei, di padre Arsenie Boca o dei Monti Retezat. Proprio per questo il nostro Geoparco propone un approccio a tutti questi obiettivi dal punto di vista cronologico. Cioè il filo rosso che collega tutti gli obiettivi turistici che sono così diversi è il tempo. Nella Terra del Hațeg avete il privilegio di viaggiare non solo nello spazio, ma anche nel tempo. La prima sosta dovrebbe essere fatta alla Casa del Geoparco della città di Hațeg, che è il centro di visita del Geoparco Țara Hațegului e il punto di partenza in quest’avventura nella zona. Alla Casa del Geoparco, parliamo di miti, di fossili e di scienza. Vediamo una ricostruzione scientifica del Balaur bondoc, una specie di dinosauro che ha vissuto nella Terra del Hațeg, ma vediamo anche una cartina, immagini, oggetti di quest’avventura nel tempo che vi proponiamo. Dalla Casa del Geoparco potete scegliere la prossima destinazione. Ad esempio, potete dirigervi verso l’ovest, andare alla Chiesa di Densuș, poi alla Casa dei Vulcani, nel frattempo potete pranzare presso Luciana, un centro gastronomico locale, potete andare a Peșteana, al Lago senza fondo e al Museo del Villaggio del Hațeg e, alla fine, a Sarmizegetusa Ulpia Traiana.”
Una sosta nella Terra del Haţeg non può durare meno di tre giorni, per poter conoscere almeno anche solo parzialmente la bellezza di questi luoghi, perciò Cristian Ciobanu, coordinatore locale del Geoparco Internazionale UNESCO la Terra del Hațeg, continua con destinazioni raccomandate per altri due giorni: “Potete andare sulla Valle del Sibișel alle Case del Geoparco, alla Casa dei dinosauri nani, e più in avanti, sulla Valle dei Dinosauri e, eventualmente, scendere dall’altra parte sulla Valle del Sălaș dove ci sono altre due ricostruzioni di dinosauri a Sălașul de Sus, con il nostro sentiero tematico, «La Musica della natura», nel villaggio di Peștera, la fortezza di Mălăiești, la sede del Parco Nazionale Retezat a Nucșoara, e questi potrebbero essere obiettivi da visitare in un altro giorno. Oppure potete andare al di là della Terra del Hațeg, perché nella provincia di Hunedoara ci sono moltissimi obiettivi turistici. Potete andare al Castello dei Hunyadi, a Sarmizegetusa Regia o a Deva. Queste sarebbero le nostre raccomandazioni per un soggiorno minimo di tre giorni, ma vi consigliamo di venire per una vacanza più lunga, di circa cinque giorni.”
Attratti dall’idea della gastronomia locale, abbiamo invitato il nostro interlocutore a raccomandarci alcuni piatti tipici della zona. Cristian Ciobanu: “Il mangiare è molto importante nella Terra del Hațeg! Qui c’è una sinfonia dei sensi. Come piatto tradizionale ci sono i cosiddetti virșli de Sălaș. Si tratta di salsicce con carne di pecora che si preparano sulla Valle del Sălaș, soprattutto a Sălașul de Jos, si mangiano bolliti e sono squisiti. Vanno benissimo con la grappa di Răchitova, un altro prodotto tradizionale della zona di Răchitova. Questi sarebbero i due prodotti tradizionali. Oltre a questi, ci sono diversi altri piatti locali, molto adatti per una visita. Potete assaggiare zeamă de piparcă umplută (ovvero una zuppa di peperoni farciti di carne), ad esempio, oppure pupi (n.a. una specie di ciambelle allo yoghurt. È impossibile che non vi piaccia qui, nella Terra del Hațeg!”