Sulina
Porto fluviale e marittimo. La più orientale città della Romania e dellUE. Sono le principali caratteristiche della città di Sulina, sita sulla riva destra dellomonimo braccio del Danubio.
Ștefan Baciu, 22.11.2023, 15:02
Porto fluviale e marittimo. La più orientale città della Romania e dell’UE. Sono le principali caratteristiche della città di Sulina, sita sulla riva destra dell’omonimo braccio del Danubio. La prima fonte scritta che parla di Sulina risale all’anno 950, quando il nome dell’insediamento compare in un documento bizantino col nome di Solina. Le più numerose informazioni su Sulina appaiono nel 18/o secolo, quando i turchi cominciarono a scegliere la via marittima per raggiungere Costantinopoli, attraversando l’unico braccio navigabile del Danubio, quello in mezzo. Nel 19/o secolo, sullo sfondo del calo dell’influenza dell’Impero Ottomano in Europa, le grandi potenze istituirono la libera navigazione sul Danubio e, man mano che aumentava il numero delle navi che transitavano il fiume, Sulina cominciò a svilupparsi. Della gestione del traffico fluviale si occupava la cosiddetta Commissione Europea del Danubio, con sede a Sulina. Alla fine del 19/o secolo, Sulina era diventata una delle più prospere città del Regno di Romania. Il miglioramento dell’infrastruttura di trasporto verso la città-porto di Costanza portò, nel tempo, a un calo dell’importanza economica di Sulina e delle altre città portuali romene sul corso inferiore del Danubio.
Negli anni ‘70 del secolo scorso, Sulina era diventata una destinazione di vacanza estiva per chi voleva scoprire le bellezze del Delta del Danubio ma, allo stesso tempo, godersi una spiaggia selvaggia sul litorale del Mar Nero. Da precisare che a Sulina si può arrivare esclusivamente sull’acqua, a bordo delle navi da passeggeri in partenza da Tulcea, la più importante città nel Delta del Danubio. Iulia Pascale, è la presidente dell’Associazione “Scopri Sulina”, che promuove questa destinazione di vacanza e spiega perché i turisti scelgono di venire qui d’estate: “Sulina è un’attrattiva della Romania e dell’Europa, è il km 0 del Danubio, il luogo in cui il Danubio sfocia nel mare attraverso l’unico canale navigabile. Abbiamo sia mare, che delta. D’estate, soprattutto, ci godiamo la spiaggia quasi selvaggia, perché adesso è allestita anche per famiglie con bambini. Ma abbiamo anche una zona di spiaggia selvaggia e il Delta. Da Sulina possiamo scoprire l’Isola degli uccelli, possiamo scendere nel mare con le barche, possiamo andare verso Sfântu Gheorghe, verso i laghi Roşu, Roșuleţ, possiamo vedere pellicani, ninfee, la foresta di Letea, assolutamente tutto quello che offre il delta.”
L’infrastruttura di alloggio è migliorata nel tempo. Sono apparsi agriturismi con poche camere, ma anche strutture ospitanti più grandi, con piscine, ristoranti, centri gastronomici locali, in cui vengono cucinati piatti tipici, soprattutto a base di pesce. A Sulina ci sono alcuni edifici di patrimonio, che evocano il periodo di prosperità della città, quando qui c’erano sedi di consolati e di varie compagnie di navigazione. Iulia Pascale: “Il Vecchio Faro, il faro-museo, è chiuso per lavori di restauro, quindi è stata inaugurata una mostra privata intitolata “La Vecchia Sulina “, di proprietà di Gheorghe Comârzan, un collezionista che, per passione, ha raccolto tutto quello che gli è stato possibile, mettendolo in un unico spazio che racconta la storia di Sulina. Certo, organizziamo, per quanto sia possibile, dei tour guidati. Gli interessati possono contattare Visitor Center Sulina, noi raccontiamo ai turisti la storia della città. Al momento è in corso di ristrutturazione la Chiesa Greca, una delle più antiche di Sulina. Cerchiamo di raccontare alla gente com’era Sulina, città cosmopolita intorno all’anno 1900, con la Commissione Europea del Danubio, con la parte povera e con quella ricca della città.“
Un’attrattiva è il cimitero pluriconfessionale, fondato nel 1864 e gestito dalla Commissione Europea del Danubio. Qui riposano per sempre imprenditori, donne leggendarie, pirati, marinai, abitanti della zona e avventurieri di tutto il mondo, in un cimitero comune per ebrei, musulmani e per tutte le confessioni cristiane. Le storie di alcuni personaggi sepolti in questo cimitero sono pagine della storia della più orientale città della Romania che vale la pena di visitare anche oltre la stagione estiva.