Sulina
Sulina è un luogo magico, così diverso e variegato, un miscuglio tra vecchio e nuovo, tra villaggio e città, tra delta e mare.
Ana-Maria Cononovici, 08.04.2023, 11:25
Continuiamo a visitare le destinazioni turistiche proposte, votate e premiate per il loro valore turistico dai Membri del Club della Stampa Turistica romena – FIJET Romania. Al quarto posto si piazza Sulina, la più orientale città del Paese, porto sito alle foci del Canale Sulina del Danubio nel Mar Nero. È un luogo in cui si può arrivare solo via acqua, con due tipi di mezzi di trasporto: la nave rapida e quella classica, quest’ultima essendo un vero piacere per chi è innamorato della natura.
Questa destinazione è stata proposta da Grig Bute, giornalista di turismo e cultura presso la rivista Cațavencii, creatore delle pagine Facebook e Instagram e dei canali YouTube e TikTok l’Ora di Turismo, vicepresidente del Club della Stampa Turistica romena – FIJET Romania, perciò lo abbiamo invitato a raccontarci che cosa lo ha spinto a proporre Sulina: “Sulina è un luogo magico, così diverso e variegato, un miscuglio tra vecchio e nuovo, tra villaggio e città, tra Delta e mare, al margine della Romania e del mondo, in cui uno può vivere un’esperienza turistica diversa. Da spazi di alloggio allestiti con buon gusto, in stile tradizionale, e piatti quasi esclusivamente a base di pesce, a gite in kayak o con il motoscafo verso le foci del Danubio, verso il Golfo di Musura, il relitto della nave Turgut oppure l’Isola degli Uccelli – K, Sulina offre ai turisti interessati a scoprire lo spirito del luogo una vacanza attiva e inedita. La visita al cimitero multiconfessionale, unico in Europa, in cui si possono scoprire storie immortali di gente venuta da tutto il mondo per stabilirsi qui per sempre, le gite sull’acqua per birdwatching nel Delta del Danubio oppure l’ammirare del sorgere del sole e del tramonto su una spiaggia in riva al Mar Nero oppure accanto all’Antico Faro sono, sicuramente, dei ricordi memorabili, che non possono essere vissuti da nessun’altra parte.”
Alto più di 17 metri e a forma di tronco di cono, l’Antico Faro di Sulina — attualmente museo — venne costruito tra il 1869 e il 1870. Lungo il tempo, l’edificio ha subito alcune modifiche, senza che la sua struttura iniziale ne fosse alterata. La mostra permanente allestita all’interno del museo presenta aspetti importanti dell’evoluzione della località, soprattutto nel periodo in cui era attiva qui la “Commissione Europea del Danubio”. Nello stesso spazio sono presentate la vita e l’attività di due personalità emblematiche per la storia della città: lo scrittore Eugeniu P. Botez (conosciuto con lo pseudonimo letterario di Jean Bart) e il direttore d’orchestra George Georgescu. Al pianterreno del faro c’è anche una sala dedicata alla Commissione Europea del Danubio, istituzione internazionale creata in seguito al Trattato di Parigi del 30 marzo 1856 e che si è occupata della gestione del faro dal 1879.
La costruzione più alta a Sulina è la fabbrica d’acqua. Secondo la leggenda, arrivata a Sulina alla fine degli anni 1890, la regina Guglielmina d’Olanda è scesa dal vapore e ha chiesto dell’acqua e, siccome le è stato portato un bicchiere con acqua dal Danubio, la Casa Reale dell’Olanda ha donato fondi per la costruzione del Castello d’Acqua e della rete fognaria della città.