Şinca Veche
Una destinazione inserita allottavo posto nel Top 10 luoghi da visitare in Romania dal Club della Stampa Turistica - FIJET Romania
Ana-Maria Cononovici, 04.03.2023, 10:52
Oggi andiamo a scoprire una destinazione inserita all’ottavo posto nel Top 10 luoghi da visitare in Romania dal Club della Stampa Turistica – FIJET Romania, Şinca Veche. Il Club della Stampa Turistica si è proposto di attirare l’attenzione su alcuni luoghi del Paese che si fanno notare in particolar modo dal punto di vista turistico. È apparso così un Top 10 destinazioni turistiche e all’ottavo posto si piazza Şinca Veche, la destinazione che vi proponiamo oggi.
Abbiamo scoperto Şinca Veche qualche anno fa, in un viaggio quasi iniziatico. I turisti arrivati nel villaggio capoluogo della località di Șinca, in provincia di Brașov, (Transilvania) possono pensare a un desiderio, perché quando si visita “Il Tempio dei destini”, come vengono chiamate le chiese rupestri di Şinca Veche, la leggenda dice che si avvereranno i desideri di coloro che vengono con l’anima pulita. Andiamo quindi a 45 chilometri dalla città di Brașov e a 22 chilometri da quella di Făgăraș, a soli 3 chilometri dal villaggio di Șinca Veche, dove si trova l’Insediamento Șinca Veche. Si presuppone che Şinca Veche abbia circa 7.000 anni e ci sono delle teorie secondo cui il luogo di culto sia stato eretto dalla stessa civiltà che ha fondato il “Tempio Bianco” sull’Isola dei Serpenti, gli Atlanti, abitanti dalla mitica Atlantide. Le controversie legate a questo luogo di culto derivano sia dall’impossibilità di datare e stabilire le sue origini, gli autori delle scritte sulle pareti, sia dalla struttura architettonica atipica. La Chiesa scolpita qui nella pietra ha due altari, per cui molti si pongono delle domande sulla sua origine.
La storia ufficiale è però raccontata da una monaca ortodossa. Qui ci sono stati dei monaci, che hanno scavato in questa roccia sabbiosa un monastero, con due chiese. L’entrata si fa tramite un pronao lungo 13 metri. Il visitatore può notare la chiesa scavata sulla destra, mentre a sinistra, lo spazio in cui preparavano da mangiare e in cui vivevano. Dal pronao, si possono vedere la navata e l’altare, dietro, dove un pezzo di pietra conservato fino ad oggi è un pezzo del tavolo santo dell’altare. Si vede l’iconostasi a forma di D, sopra, mentre a sinistra si vede la nicchia esistente in qualsiasi monastero, chiesa, ortodossa o cattolica, a sinistra dell’altare, dove viene preparata la proscomidia, quel pezzo di pane che viene impartito. La zona che attira in particolar modo lo sguardo è la spirale sul soffitto, che sembra un vortex, dove la storia ufficiale identifica il luogo in cui c’era il campanile, dal quale è stata scavata una scalinata circolare all’ingresso del generale Bukow, generale di Maria Teresa, conosciuto per la caccia agli ortodossi, in questa zona. Secondo altre teorie, nel tempo, le pareti sono crollate e sono state unite le due chiese, esistenti quando la comunità di monaci è aumentata.
Se le storie si sovrappongono e sono leggermente controverse, la cosa certa è che, sull’attuale territorio della località di Şinca, è stata scoperta l’esistenza di un centro popolato, risalente al periodo romano, di tempi dell’imperatore Tiberio, 14-37 d.Chr. Da queste parti passava la Via Romana che collegava Râşnov (l’antica fortezza di Cumidava) alla Dacia Superiore.
Sulla lista dei monumenti storici, il monastero di Şinca Veche risale al XVIII secolo, al 1742, periodo in cui le chiese ortodosse erano vietate nella zona. Qualunque fosse la verità, gli storici affermano che il tempio è unico al mondo e la sua bellezza è particolare, come pure la tranquillità che avvolge i suoi visitatori.
La premiazione delle destinazioni turistiche del Top 10 è avvenuta alla Fiera del Turismo della Romania al complesso espositivo Romexpo (23-26 febbraio 2023), in un galà-evento del Club della Stampa Turistica della Romania. Vi invitiamo a conoscere tutte le destinazioni insignite di premi sul sito e sulla pagina Facebook FIJET Romania e ascoltando RRI.