Saschiz
Un villaggio con case tradizionali dipinte in colori pastello, con tetti di legno, che hanno mantenuto la loro struttura dai tempi più remoti
Ana-Maria Cononovici, 04.10.2023, 21:17
Vi invitiamo in un villaggio in cui sarete accolti da case tradizionali dipinte di colori pastello, con tetti di legno, porte alte che non lasciano vedere niente dall’esterno, che hanno mantenuto la loro struttura dai tempi più remoti. Andiamo a Saschiz, località menzionata nei documenti dagli anni 1308-1310. Saschiz (che in romeno è conosciuta anche con le denominazioni alternative di Saschizd, Chizd) è stata popolata dai secleri fino alla fine del XIII/o secolo, quando è diventata una località popolata nella maggior parte da sassoni, e si chiamava Kaissdit. Tempo fa, Saschiz rivaleggiava con Sighișoara che era, all’epoca, “il capoluogo” dei sassoni delal Transilvania.
Una delle attrattive sulle stradine di Saschiz è la Chiesa Fortificata, inserita nel patrimonio mondiale dell’UNESCO. Avendo il ruolo di proteggere la comunità di fronte a qualsiasi invasione, la Chiesa Fortificata è uno dei più valorosi monumenti gotici della Transilvania. Si erge al centro del villaggio, avendo una torre alta e mura molto spesse. Per poterla visitare è possibile che dobbiate chiamare un numero di telefono lasciato sulla porta d’ingresso. La chiesa fu costruita nel 1493 al posto di un’antica basilica romana, essendo dedicata a re Stefano I d’Ungheria. Una volta entrati nel cortile della chiesa, potete scoprire affreschi antichi e artefatti preziosi. La sala gotica interna è stata portata a compimento con il sostegno della città di Sibiu, alla quale riconoscevano l’autorità ai danni di Sighișoara, con la quale erano in competizione.
La località è dominata dalla Torre dell’Orologio, una bella costruzione medioevale eretta nel XIV secolo. Costruita in stile gotico e molto bene conservata, la torre è alta quasi 64 metri. Nel 1677 Saschiz ricevette da Sighișoara un tetto identico a quello della Torre dell’Orologio. In segno di rivolta, i sassoni aggiunsero al tetto quattro piccole torri per dimostrare la loro indipendenza. Ma siccome il tetto finì per essere bruciato in un incendio, venne rifatto nel 1832, anno menzionato sulla facciata ricoperta da piastrelle colorate. Sulla collina accanto alla chiesa si trova la Fortezza Contadina di Saschiz. Su una pietra della fortezza è inciso l’anno 1343. La fortezza aveva sei bastioni e una fontana con una profondità di 60 m (che oggi ha solo 1-2 m). Secondo la leggenda, dal fondo della fontana cominciava un tunnel che portava fino al centro della località.
Daniela Marcu Istrate, archeologa, esperta, ricercatrice presso l’Istituto di Archeologia Vasile Pârvan, di Bucarest, ci ha parlato della fortezza di Saschiz: “E’ una delle più belle fortezze medioevali del sud della Transilvania, molto bene conservata e che è in corso di restauro. I lavori finiranno a ottobre e la fortezza potrà essere visitata. Vedrete le mura di cinta della fortezza, più torri, la cappella della fortezza. E’ in corso di allestimento — sarà pronto a breve — uno spazio di svago per i turisti. Si tratta di una fortezza del tardo medioevo, risalente ai secoli XV-XVI, ma le ricerche archeologiche hanno mostrato che inizialmente era una fortezza più piccola, risalente al XIII secolo, forse una fortezza nobiliare, che successivamente è arrivata alla forma attuale, di grandi dimensioni, in cui l’intera comunità poteva trovare riparo nell’eventualità di un pericolo, come nel caso di un attacco ottomano. La cosa interessante è che ciascuna delle torri della fortezza aveva una funzione speciale, che si riflette nelle denominazioni mantenute fino ad oggi: la torre del prete, la torre della scuola, la torre della munizione, la torre principesca o voivodale. La fortezza è collocata in un luogo bellissimo e da lassù il visitatore gode di una panoramica non solo della località di Saschiz, ma anche di tutta la zona circostante. Una volta in più, arrivati lassù, uno può capire perché il villaggio e la fortezza sono stati inseriti insieme sulla lista del Patrimonio Universale dell’UNESCO”. Oltre all’alloggio in case tradizionali, a Saschiz c’è anche la possibilità di glamping, in cui la tradizione si abbina allo spirito dei nostri tempi.