Orşova, il Monastero di Sant’Anna
Sita sulla riva sinistra del Danubio, Orşova è una città nuova, costruita nel periodo 1966 – 1971.
Ștefan Baciu, 27.05.2024, 18:00
Sita sulla riva sinistra del Danubio, alle foci del fiume Cerna, Orşova è una città nuova, costruita nel periodo 1966 – 1971. È stata soprannominata Orşova nouă / La nuova Orşova, poiché il vecchio insediamento si trova al momento sotto le acque del Danubio, dopo la costruzione dell’argine idro-energetica di Porţile de Fier / Le Porte di Ferro e la comparsa del lago di accumulo. La vecchia città si era sviluppata alla fine del 19/o secolo dopo la costruzione della ferrovia che ha incentivato il traffico di merci tra l’Europa Centrale e il Mar Nero. L’allestimento di un canale navigabile nella zona rocciosa di Cazanele Dunării / Le Caldaie del Danubio ha avuto come effetto la comparsa di un grande porto di merci a Orşova e persino di una raffineria di greggio.
Quasi 400 immagini della vecchia città, adesso coperta dalle acque del Danubio, sono state esposte questa primavera presso la sede dell’Amministrazione del Parco Naturale Porţile de Fier / Le Porte di Ferro di Orşova. Si tratta di foto recuperate e restaurate da Mihail Românu, un romeno nato nella vecchia Orşova, stabilitosi da molti anni in Germania. La sede dell’Amministrazione del Parco Naturale Porţile de Fier / Le Porte di Ferro di Orşova rappresenta un’attrattiva anche per i pannelli informativi, i diorami e il modellino sul quale possono essere individuati gli itinerari delle visite e le zone tutelate.
Un’altra attrattiva della città di Orşova è la Chiesa romano-cattolica. Fu costruita tra il 1972 e il 1974 e desta sorpresa per la sua architettura un po’ inusuale, a forma di tenda e con un tetto a forma di croce. Sorprendente anche l’affresco interno poiché nelle raffigurazioni religiose compaiono Vladimir Ilici Lenin, Nadia Comăneci e John Lennon, del famoso gruppo Beatles.
Il Monastero ortodosso di Sant’Anna di Orşova ha una storia particolare ed è un luogo che vale la pena di visitare. Venne fatto costruire da Pamfil Şeicaru, un giornalista conosciuto alla metà dello scorso secolo. Durante la prima guerra mondiale, Pamfil Şeicaru, sottotenente nell’esercito romeno, si trovava sul fronte e venne quasi sepolto vivo dopo l’esplosione di un proiettile. Promise che, se fosse riuscito a uscirne sano e salvo, avrebbe fatto erigere una chiesa proprio in quel luogo, sul colle Moşului, una zona di belvedere vicino all’attuale città di Orşova. E mantenne la promessa, perciò prima dello scoppio della seconda guerra mondiale fece costruire l’attuale chiesa del monastero di Sant’Anna, intitolato così in ricordo di sua madre.
A causa della guerra, i lavori non furono portati a compimento, e successivamente la sua destinazione venne cambiata, come sottolinea il prete Mihai Zorilă. “Durante il periodo comunista, il monastero fu trasformato prima in sanatorio per la cura della tubercolosi, successivamente in campeggio per ragazzi e più tardi in un ristorante. Qui ci troviamo nella chiesa fatta costruire da Pamfil Şeicaru in un periodo breve di soli tre anni, dal 1936 al 39, da fondi propri. Acquistò il terreno, i materiali, designò un capo cantiere e fece costruire la chiesa molto rapidamente. La Chiesa è di legno, all’epoca aveva il tetto di assicelle, e intorno al monastero, a forma di U, c’erano le celle delle monache. Dei dipinti originali si vede ancora poco, nella torre”, spiega padre Mihai Zorilă.
I dipinti originali sono stati coperti con uno strato di cemento e non è stato più possibile restaurarli. Il monastero è stato rifatto dopo il crollo del regime comunista in Romania. “Solo nel 1990 un gruppo di monache del Monastero di Tismana, con a capo la madre superiora, venne qua e la chiesa fu consacrata. La chiesa è affrescata in stile bizantino da Grigore Popescu che ha dipinto molti monasteri e chiese in Romania. Da allora le monache svolgono qui la loro attività, accogliendo i fedeli, i turisti che si fermano da queste parti”, aggiunge il prete Mihai Zorilă.
Sul portico della chiesa si trova la tomba di Pamfil Şeicaru. Nel 1980, Pamfil Şeicaru si spense nella Germania federale e nel 1991 le sue spoglie furono rimpatriate e deposte nella capella della famiglia nel Cimitero Sf. Vineri di Bucarest, dopo di che, nel 2005, vennero spostate nel monastero che lui stesso aveva fatto costruire. Chi arriva al Monastero di Sant’Anna, può ammirare da sopra, dal Colle Moşului, il golfo di Cerna, la città di Orşova, a forma di ferro di cavallo, nonché gran parte del bacino della diga idroelettrica di Porţile de Fier / Le Porte di Ferro.