Măgureni, in provincia di Prahova
La rivista Vacanţe la ţară/ Vacanze in campagna e ANTREC Romania hanno continuato anche nel 2022 la tradizione degli anni precedenti, assegnando i premi Margareta de Aur/ Margherita d'Oro, giunti alla 17/a edizione.
Ana-Maria Cononovici, 08.02.2022, 11:58
La rivista Vacanţe la ţară/ Vacanze in campagna e ANTREC Romania hanno continuato anche nel 2022 la tradizione degli anni precedenti, assegnando i premi Margareta de Aur/ Margherita d’Oro, giunti alla 17/a edizione. Il primo premio è stato assegnato a un complesso nel comune di Măgureni, in provincia di Prahova. A Măgureni, a soli 29 km dal capoluogo provinciale Ploiești, e a 12 km da Câmpina, il secondo comune più grande della provincia, potrete godervi la natura, la storia e le tradizioni. La località è situata in una zona di pianura, circondata da piccole colline, per lo più boscose.
A Măgureni scoprirete due monumenti storici dell’architettura: la Chiesa Santa Trinità (1671-1674, ricostruita alla metà del XIX secolo) e i ruderi della tenuta Drăghici Cantacuzino. La chiesa conserva parzialmente i dipinti originali del famoso maestro Pârvu Mutu, realizzati tra il 1693 e il 1694. I dipinti impressionano per il loro design notevole e il colore vario, per la loro bellezza ed espressività. Nella chiesa di Măgureni, le aureole dei santi sono realizzate in stagno dorato, per conferire un maggior realismo alla composizione. L’iconostasi fatta a Vienna, che possiamo vedere oggi nella chiesa, è quella originale fatta da legno di pero scolpito in stile Brancoveanu e avvolto in lamina d’argento. Sull’iconostasi c’è l’aquila bicefala, simbolo del casat odei Cantacuzino.
Il Palazzo Drăghici Cantacuzino, noto anche come il Piccolo Trianon, è oggi in rovina. Sono visibili solo le mura esterne, tracce di pareti interne e di volte che ricoprono le cantine. Fu concepito come un palazzo eclettico in stile francese con 365 stanze, circondato da giardini e fontane sul modello di Versailles. I lavori furono avviati nel 1911 da George Grigore Cantacuzino, ma non furono completati, poiché lui si spense nel 1913. Nel 1916, la zona fu occupata dall’esercito tedesco, che utilizzò il tetto di ottone del palazzo per fabbricare proiettili. Successivamente l’edificio si deteriorò, raggiungendo lo stato di rudere, e fu utilizzato nelle riprese di fotogrammi di guerra.
A Măgureni, scoprirete anche Satul banului, il pluripremiato complesso, allestito con grande passione e a seguito di un serio lavoro di ricerca da Răzvan Dobre, che ci ha offerto maggiori dettagli. Abbiamo creato questo luogo, insignito quest’anno dal Gran Premio della Margherita d’Oro, cercando di portare alla ribalta la cultura dei contadini liberi, ma anche i miei luoghi natii di Valea Provitei. A Satul banului, ho cercato di allestire una vecchia masseria, con tutti gli elementi di una casa tradizionale, secondo i criteri dei contadini liberi. Abbiamo allestito la Casa Grande, con gli annessi per il bestiame e il fienile, ma anche la falegnameria del nonno, come la conoscevamo dall’infanzia, racconta Răzvan Dobre.
Va anche detto che questo posto vanta l’assenza del segnale GSM e della TV, a cui si aggiunge l’autentica cottura lenta, le ricette reinventate che richiedono fino a tre giorni di preparazione. Alcuni piatti vengono cotti davanti ai fornelli e non direttamente sul fuoco, come ad esempio una zuppa di fagioli alle mele cotogne, secondo la ricetta dei nonni.