La fortezza di Feldioara
A 20 chilometri da Braşov, sulla strada che porta a Sighișoara, si può visitare una fortezza sorta dalle proprie rovine, la Cittadella di Marienburg o Feldioara.
Ana-Maria Cononovici, 23.06.2023, 19:30
A 20 chilometri da Braşov, sulla strada che porta a Sighișoara, si può visitare una fortezza sorta dalle proprie rovine, la Cittadella di Marienburg o Feldioara. Agli inizi qui c’era una fortezza fatta di terra, rafforzata probabilmente con palizzate, così come l’hanno trovata i conquistatori ungheresi nei primi secoli del secondo millennio. La chiamarono proprio così: “Földvár”, ovvero fortezza di terra. I coloni tedeschi portati dai re dell’Ungheria e i Cavalieri Teutonici la chiamarono “La Fortezza della Madonna” – Marienburg. In lingua romena si è conservata però la denominazione che deriva dall’ungherese – Feldioara.
Georgiana Gămălie, amministratrice della Fortezza di Feldioara, ci ha raccontato: “Se arrivate nel cuore della Romania, sicuramente noterete la fortezza! Se 10 anni fa qui c’erano solo delle rovine, adesso la fortezza è ben visibile dalla strada, nella forma che aveva nel XVII/o secolo. Qui potere scoprire testimonianze di abitazione già dal Neolitico, dal periodo dacico, fino all’epoca medioevale quando la località era colonizzata da sassoni.”
La musica medioevale ambientale, ma anche il cinguettio degli uccelli ci accompagnano all’entrata nella fortezza. Georgiana Gămălie, amministratore della Fortezza di Feldioara, ha continuato la presentazione: “La fortezza si trova alla periferia della località. Può essere visitata tutto l’anno. Sono disponibili informazioni sul restauro di questo monumento, che non è stato affatto facile. Oggi la fortezza ospita, nelle sue tre torri, mostre di storia, archeologia ed etnografia. A sinistra c’è la Torre occidentale, che custodisce la sezione di storia e archeologia. Ci sono quattro livelli e le stanze sono piccole, ma non prive di fascino. In primo luogo, contengono informazioni sul restauro della fortezza e su altre scoperte archeologiche della località, nei pressi della chiesa evangelica, che non dista molto dalla fortezza. All’ultimo piano c’è il più ampio spazio espositivo, riservato alle mostre temporanee. Nella maggior parte dell’anno, abbiamo la mostra dedicata ai Cavalieri teutonici di Feldioara, mentre in autunno abbiamo anche una biennale d’arte, la Biennale Azzurra. Di fronte all’entrata, c’è la Torre settentrionale, la più piccola delle torri, con un unico livello. Ma è uno spazio molto complesso, in cui i visitatori possono vedere gli abitanti di Feldioara coinvolti nella Grande Unione. C’è anche una “capsula di cultura”, un progetto in cui è stato coinvolto anche il liceo Petru Rareş della località, circa due anni fa. Si tratta di moduli interattivi per i ragazzi. Continuiamo con la terza torre, a destra dell’entrata, che è la Torre orientale. Sui tre livelli della torre è esposta una mostra di etnografia, “Testimonianze di abitazione e convivenza a Feldioara”. Qui potete scoprire da attrezzi, a foto d’epoca, oggetti di uso domestico, ceramica, tessuti e, all’ultimo piano, “La casetta dei nonni”, un progetto realizzato con gli artigiani popolari e i bambini, tramite cui sono stati ricreati pezzi ispirati dai mobili tradizionali, oppure oggetti decorativi per la casa.”
Dietro alla fortezza scorre il fiume Olt, perché la fortezza si trova al margine della provincia di Braşov, al confine con la provincia di Covasna. Nel cortile si possono visitare le fondamenta di una chiesa, perché dopo la partenza dei Teutonici, qui arrivarono i Cistercensi, monaci francesi e sembra che sia esistito anche un monastero cistercense.
Una fortezza che vuole essere viva sia per i visitatori che per la comunità. Qui viene organizzato un Festival Medioevale a inizio settembre, ma anche un festival del cinema a fine luglio.