La Chiesa fortificata di Alma Vii
Radio Romania Internazionale vi invita a scopire il paesino Alma Vii, in provincia di Sibiu, al centro del Paese, in una regione nota come le Colline della Transilvania, che vanta un paesaggio di una bellezza particolare.
Daniel Onea, 08.02.2021, 14:51
Radio Romania Internazionale vi invita a scopire il paesino Alma Vii, in provincia di Sibiu, al centro del Paese, in una regione nota come le Colline della Transilvania, che vanta un paesaggio di una bellezza particolare. L’area circostante è pregevole anche per la sua biodiversità, grazie alla quale è stata inserita nella rete europea Natura 2000.
Menzionato nei documenti nel 1289, il paesino Alma Vii si fa notare innanzitutto per la sua chiesa in collina. Eretta nel Trecento, fu fortificata due secoli più tardi da torri e una cinta muraria, per cui riuscì sempre a resistere alle invasioni e non venne mai conquistata. I sassoni che vi abitavano la munirono di torri di difesa, spazi per il tiro e buche da cui si poteva versare pece sui nemici. Una chiesa che testimonia l’esistenza dei sassoni nella zona, ma anche il multiculturalismo della Transilvania. Mihaela Turk, responsabile progetto presso la Fondazione Mihai Eminescu Trust, spiega che le quattro torri della fortezza sono state restaurate grazie ai finanziamenti concessi da Norvegia, Lichtenstein e Islanda.
Il progetto è stato ultimato nel 2016, e nelle torri restaurate abbiamo allestito una mostra che presenta la cultura tradizionale locale multietnica, specifica alla Transilvania. La vogliamo valorizzare per attirare turisti nella zona e per contribuire ad uno sviluppo sostenibile. Ogni singola torre ha la propria tematica: la Torre dell’Orologio ossia della Porta, la Torre del Lardo, la Torre del Ghiaccio e la Torre dei Cereali. Con i reperti esposti, abbiamo tentato di ridare a ciascuna le funzioni alle quali era adibita una volta. Le torri offrono anche spazi che ospitano, ad esempio, conferenze con 40-50 partecipanti al massimo. Su certi piani è possibile anche allestire mostre temporanee, spiega Mihaela Turk.
La Torre dei Cereali custodisce una stanza che presenta le scoperte degli archeologi. Nell’ambito del progetto, abbiamo condotto anche una ricerca dettagliata insieme al partner norvegese. E’ esposto anche uno degli scheletri rinvenuti durante gli scavi archeologici. A quanto pare, ci fosse stato un cimitero dal lato più recente della chiesa. In tutte queste torri, abbiamo tentato di offrire al visitatore la possibilità di toccare gli oggetti, per non trovarsi semplicemente in un museo classico dove è possibile solo guardare i reperti. Ad esempio, nella Torre dei Cereali, abbiamo collocato su un contenitore anche delle foto e uno strato di grano. Il visitatore leva il grano e scopre nelle foto come venivano lavorati i campi. Nella Cantina del Sassone, abbiamo messo in una vecchia botte restaurata delle foto illuminate. Si può anche girare una manovella per vedere più fotografie. Abbiamo allestito addirittura una Stanza delle Fiabe, con racconti registrati in dialetto sassone, e nelle lingue ungherese e romani. Ogni minoranza è rappresentata da un quadro. Nella Torre delle Minoranze, si può anche ascoltare musica tradizionale delle tre minoranze, dice ancora Mihaela Turk.
Oggi, nella chiesa fortificata di Alma Vii non vengono più celebrate le messe, però la comunità vi si riunisce per grandi eventi.