Gita nei Monti Măcin
I Monti Măcin sono le montagne più antiche esistenti sul territorio della Romania e sono così erose che hanno un’altezza simile a quella delle colline.
Ștefan Baciu, 15.04.2025, 13:36
I visitatori possono scoprirvi paesaggi speciali e forme geologiche sorprendenti. Tutte queste attrattive si trovano nel Parco Nazionale dei Monti Măcin, che si stende su una superficie di oltre 11 mila ettari. Una visita in questa zona può iniziare al Centro di Informazione e Promozione Turistica della città di Măcin, dove i visitatori possono trovare materiali di presentazione e ottenere informazioni sugli obiettivi turistici della zona. Dan Staicu, consigliere presso il Centro di Informazione e Promozione Turistica Măcin, presenta alcuni motivi per visitare questa zona dall’aspetto collinare sita al nord della Dobrugea: “L’offerta degli itinerari nei Monti Măcin è molto generosa, ci sono 15 itinerari. Il più spettacolare è quello della Cima Pricopanului grazie alle formazioni gigantesche, alle rocce e al vasto panorama sul Danubio e sulle Depressioni di Măcin e di Luncavița. Lungo il percorso possiamo ammirare un paesaggio alpino, con rocce arrotondate, con forme bizzarre come “Il Dito” o “La Mano di Dio”, oppure i monoliti erosi, “La Tomba del Gigante”. Lungo l’itinerario è possibile incontrare anche la tartaruga della Dobrugea, una specie protetta, che ho visto che è uscita dall’ibernazione. Sempre nella zona di Măcin c’è un itinerario tematico spettacolare, la Valle del Jijila.”
La tartaruga della Dobrugea (Testudo graeca ibera) dichiarata monumento della natura, si è adattata agli habitat arridi. Oltre ai paesaggi spettacolari, alcuni avendo il Danubio in lontananza, percorrendo gli itinerari, i turisti possono godersi anche obiettivi antropici, come ci ha raccontato Dan Staicu, consigliere presso il Centro di Informazione e Promozione Turistica di Măcin: “Sono interessanti anche le fortezze, una della quali è la fortezza romano-bizantina di Dinogezia, situata a circa 15 km da Măcin. Secondo le fonti storiche pare sia stata sede di un’unità militare e sia stata eretta sul posto di un insediamento geto-dacico, prendendo da lì anche il nome di Dinogezia. Nei pressi della fortezza è stato costruito un bel monastero che vale la pena di visitare. Non lontano da Măcin, un altro obiettivo che richiama l’attenzione è la fortezza di Troesmis, situata sul braccio destro del Danubio, eretta dai romani sul posto di una fortezza dacica. Troesmis era un centro strategico importante, menzionato per la prima volta in una delle Pontiche di Ovidio. In seguito l’insediamento fu menzionato anche da Tolomeo come luogo di stanza della Quinta Legione romana, Macedonica. Nei pressi della fortezza di Troesmis, si trova anche il lago antropico di Iacobdeal formato in una vasca risultata in seguito all’estrazione del granito ed è unico nel Paese proprio per il modo in cui si è formato. Gli antichi sfruttamenti di pietra che lo circondano e la vegetazione povera, di steppa, creano un paesaggio austero in contrasto con la limpidezza dell’acqua e il suo colore verde smeraldo.”
I turisti possono visitare i monasteri della zona e si possono fermare per una degustazione di vini nelle cantine di Măcin. I visitatori possono pernottare in uno degli agriturismi esistenti nelle località intorno al Parco Nazionale dei Monti Măcin. Il potenziale turistico dei Monti Măcin è messo in risalto adesso anche grazie al nuovo ponte sospeso sul Danubio, anch’esso diventato ormai un’attrattiva turistica. Il ponte garantisce un rapido collegamento tra la città di Brăila e Măcin. Lungo 2 km, costruito a 38 metri dall’acqua e con quattro corsie, questo ponte sospeso è il più grande in Romania, il maggiore sul Danubio e il terzo ponte sospeso come misura nell’Unione Europea.