Il Parco Nazionale I Monti Măcin
Questa volta, andiamo alla scoperta delle montagne più basse in Romania: i Monti Măcin, dichiarati Parco Nazionale.
Daniel Onea, 14.04.2016, 19:57
Questa volta, andiamo alla scoperta delle
montagne più basse in Romania: i Monti Măcin. Uno dei motivi per cui quest’area
fu dichiarata Parco Nazionale è il gran numero di specie di piante e animali, a
rischio di estinzione, che ospita, tra cui molte vivono solo in Dobrugia.
Bogdan Bajenaru, biologo del Parco Nazionale i Monti Macin, ci parla di questi
monti, i più vecchi in Romania e tra i più vecchi in Europa.
La loro altezza massima è di
467 metri. Hanno avuto altezze paragonabili a quelle dei Carpazi, ma, siccome
hanno intorno a 250-300 milioni di anni, il tempo e i processi geologici hanno
ridotto la loro altezza. Visto che l’area protetta è pari allo 0,05% della
superficie della Romania, rispettivamente 11 mila ettari, qui troviamo oltre la
metà delle specie di piante in Romania. In Romania, esistono circa 3.300 specie
di piante, e nei Monti Măcin troviamo intorno a 1.900-2000, racconta Bogdan
Bajenaru.
Questi monti fecero parte di una
vecchia catena montuosa, alta 3000 metri, che attraversava l’Europa dall’ovest
all’est, di cui sono ancora testimonianza le colline in Scozia, Bretagna e
Dobrugia. Nei Monti Măcin esistono attualmente dei percorsi turistici
collaudati, da percorrere a piedi o in bici, racconta sempre Bogdan Bajenaru.
Il progetto è stato avviato
l’anno scorso, e a partire da quest’anno abbiamo un centro noleggio bici, dove
sono messe a disposizione dei turisti 20 mountain bike, che si possono
noleggiare assieme al relativo equipaggiamento. Offriamo, inoltre, informazioni
sui percorsi, che, nella loro maggior parte sono di difficoltà media. La zona
dei Monti Macin è ideale per il turismo di svago e per il turismo scientifico.
I turisti apprezzano soprattutto i nostri valori naturali e sono molto
impressionati dalla biodiversità. In quest’area ci sono oltre 1000 specie di
farfalle, 37 specie protette a livello internazionale di uccelli rapaci e una
grande varietà di ecosistemi: dai prati di steppa, rocce, fino alla foresta
umida e semiumida e alla foresta di faggi, ha detto a RRI Bogdan Bajenaru.
Se giungete nella zona, fate una
visita all’allevamento equino Mangalia oppure nel Delta del Danubio, partendo
dalla località vicina chiamata, ironicamente, Greci, sebbene abitata dalla più
compatta comunità di etnici italiani in Romania.
Nella località Greci, in cui
abito anch’io, esiste una comunità di italiani venuti in Romania dopo il 1880.
Essi furono portati da re Carlo come maestri della pietra. Attualmente, la
comunità è invecchiata, ma conserva le vecchie tradizioni, soprattutto grazie
al fatto che esiste una chiesa cattolica e una comunità legalmente costituita
in un’associazione. Esiste un gruppo locale di danze italiane. Oltre alle
montagne, ci sono da vedere anche il Vecchio Danubio, le citadelle antiche intorno
al Macin: Dinogetia, che è visitabile, Troesmis, nonchè i monasteri: Celic,
Cocos e Saon. Sono visitabili per tutta la durata dell’anno, ma i più bei
periodi per andarci sono la primavera e l’estate, ha detto alla nostra
emittente Bogdan Bajenaru. (traduzione di Adina Vasile)