Il Museo Nazionale d’Arte di Romania
Fondato nel 1948, il Museo Nazionale d'Arte di Romania custodisce un prezioso patrimonio di reperti romeni e stranieri, riuniti in due gallerie permanenti: la Galleria Nazionale e la Galleria d'Arte Europea.
Daniel Onea, 04.01.2021, 15:35
Fondato nel 1948, il Museo Nazionale d’Arte di Romania custodisce un prezioso patrimonio di reperti romeni e stranieri, riuniti in due gallerie permanenti: la Galleria Nazionale e la Galleria d’Arte Europea. Siamo accompagnati da Georgiana Iacob della Sezione Educazione, Comunicazione e Progetti Culturali. Si tratta del più grande museo del genere nel Paese, con la sede centrale nel vecchio Palazzo Reale. Le gallerie permanenti custodiscono sia reperti di arte europea che la più vasta collezione di arte romena. Abbiamo anche tre musei-satellite: il Museo delle Collezioni d’Arte, il Museo Zambaccian e il Museo Theodor Pallady, spiega la nostra guida.
La Galleria della vecchia arte romena vanta preziosi reperti risalenti al periodo che va dal XIV secolo alla meta dell’Ottocento. Invece, la Galleria d’arte romena moderna accompagna il visitatore in un viaggio che va dalla metà del XIX secolo alla fine degli anni 70 dello scorso secolo, con ampie selezioni dei lavori di Nicolae Grigorescu, Stefan Luchian o Constantin Brâncuși. Le più importanti correnti artistiche sono illustrate dai lavori di artisti famosi o minori. Con un nucleo centrale di lavori della vecchia Collezione Reale, la Galleria d’Arte Europea presenta capolavori di grandi maestri: Domenico Veneziano, Tintoretto, Bronzino, Brueghel il Giovane, Rembrandt, El Greco, Monet, Signac o Rodin, come si legge sul sito del Museo.
La storia dell’edificio è altrettanto interessante, aggiunge Georgiana Iacob. Si tratta dell’ex Palazzo Reale, che vanta una ricchissima storia. In questo posto, all’inizio dell’Ottocento venne costruita la Casa Dinicu Golescu, una dimora artistocratica impressionante all’epoca. In seguito alla conquista dell’Indipendenza della Romania sotto Carlo I, diventò un prestigioso palazzo. Purtroppo, il corpo centrale venne devastato da un incendio avvenuto a dicembre 1926. Successivamente, l’edificio venne ristrutturato sotto il regno di Carlo II, negli anni ’30, quasi nella forma che vediamo ai nostri giorni. Verso la fine della seconda Guerra mondiale, il palazzo fu gravemente danneggiato dai bombardamenti. Per fortuna, stesso architetto Nicolae Nenciulescu, assecondato dall’ingegnere Emil Prager, venne affidato il compito di rifare l’edificio nell’immediato dopoguerra e adibirlo al più grande museo d’arte in Romania. Custodiva principalmente la collezione d’arte romena che va dal XIV secolo fino alla metà del XX. Venne aperta anche la Galleria d’Arte Europea, che ebbe come nucleo di base la collezione raccolta e donata allo Stato da Carlo I, aggiunge Georgiana Iacob.
Le collezioni del Museo sono aperte alle visite da mercoledì alla domenica, nella fascia oraria 11:00-17:00, nella piena osservanza delle regole sanitarie volte a contenere il diffondersi del nuovo coronavirus.