Il Museo di Storia di Sighisoara
Nota come Perla della Transilvania, la città medioevale di Sighisoara, collocata nella Romania centrale, è visitata ogni anno da decine di migliaia di turisti che rimangono impressionati anche dal suo Museo di Storia.
Daniel Onea, 11.10.2018, 12:40
Nota come Perla della Transilvania, la città medioevale di Sighisoara, collocata nella Romania centrale, è visitata ogni anno da decine di migliaia di turisti che rimangono impressionati anche dal suo Museo di Storia. Un’istituzione culturale fondata nel 1899 per volontà del medico Josef Bacon, che ha donato parecchi oggetti delle vecchie torri, come spiega il direttore del Museo, Nicolae Tescula.
Aprì i battenti il 24 giugno del 1899 in una delle più imponenti torri di difesa della cittadella, quella dell’Orologio. Successivamente, le collezioni si sono arricchite e in questo momento il museo ne ha tre di base. La prima è allestita nella Torre dell’Orologio, con reperti archeologici e farmaceutici, mobili, orologi, mostre dedicate alle corporazioni di arti e mestieri. Nella stessa torre sono presentati anche il fondatore del museo, in una mostra organizzata per il 100/o anniversario, accanto al fisico Hermann Oberth, famoso pioniere della missilistica e dell’astronautica. C’è poi il Museo delle Armi, con reperti medioevali e moderni e, ovviamente, il vecchio carcere della città, con strumenti e metodi dai tempi dell’imperatrice Maria Teresa, alla fine del Settecento. Non è molto grande, però i turisti vengono in tanti, spiega il direttore.
Le mostre sono presentate in quattro lingue. Sono disponibili anche delle brochure in romeno, inglese, tedesco, inglese, francese e, a breve, anche in ungherese. Le mostre e le collezioni del museo presentano in buona parte la vita cittadina, la vita delle corporazioni degli artigiani sassoni. Nell’Ottocento se ne contava una quarantina: fabbri, falegnami, pellai, calzolai, tessitori, sarti e così via. Praticamente tutta la vita della città girava attorno alle corporazioni degli artigiani. L’80% degli oggetti esposti nel museo sono appartenuti a questa minoranza. La collezione è completata da reperti romeni e ungheresi, quindi offre un’immagine complessiva sulle etnie della città odierna, aggiunge ancora il direttore del Museo. Costruita nel XIV/o secolo, la Torre dell’Orologio, alta 64 metri, fu anche sede del Comune.
Praticamente, il suo tetto è più alto del corpo, nel senso che la distanza fra la base della torre e quella del tetto è di 30 metri, mentre la base del tetto e la cima sono separate da 34 metri. Impressionanti le figure e le statuette simboleggianti la Giustizia, il Boia e la Pace. Le sette figure che rappresentano i giorni della settimana cambiano posizione a mezzanotte. L’attuale meccanismo dell’orologio è del 1906, però il primo risale ai primi del XVII/o secolo. D’altronde, il nostro vanto è il primo orologiaio noto, che era un magnano di Sighisoara, che, quindi, ha una lunga tradizione sotto questo profilo, conclude il direttore del Museo di Storia, Nicolae Tescula. Attualmente, l’orologio funziona con un meccanismo elettrico e una famiglia locale di orologiai si occupa della manutenzione.
Questa rubrica è stata realizzata con il sostegno del Dipartimento per le Relazioni Interetniche dell Governo di Romania, attraverso il programma Diversità e patrimonio culturale rispecchiati nei media, Chiese e fortezze delle province di Brasov e Sibiu.