Il Museo della Civiltà Dacica e Romana di Deva su www.euromuse.net
Da febbraio 2014, il Museo della Civiltà Dacica e Romana di Deva, capoluogo della Provincia di Hunedoara, nellovest della Romania, si trova a portata di click, dopo la sua inclusione sul portale www.euromuse.net.
Adina Vasile, 10.04.2014, 15:21
Da febbraio 2014, il Museo della Civiltà Dacica e Romana di Deva, capoluogo della Provincia di Hunedoara, nell’ovest della Romania, si trova a portata di click, dopo la sua inclusione sul portale www.euromuse.net. Il portale europeo offre informazioni multilingue sui musei e sulle mostre temporanee e permanenti in Europa, contribuendo alla promozione delle offerte di turismo culturale. Con un semplice click, sul portale euromuse.net, oltre alla presentazione del museo, potete trovare informazioni anche sulle sue mostre temporanee. Il Museo della Civiltà Dacica e Romana di Deva ha una sezione di storia, una d’arte, una di scienze naturali e un’altra di numismatica, ospitando collezioni di archeologia dell’epoca preistorica, dacica, romana, medievale, collezioni numismatiche, d’arte decorativa e di etnografia (tra costumi popolari, attrezzi, ceramica ed icone su vetro), collezioni di botanica e paleontologia e una biblioteca di circa 4 mila volumi.
“Il museo di Deva è il secondo della Romania ad essere promosso su un portale europeo, accanto al Museo Nazionale d’Arte di Bucarest, grazie al patrimonio culturale d’eccezione che ospita. La nostra istituzione ha dimostrato che può offrire reperti e mostre estremamenti interessanti al pubblico europeo, interessato al turismo culturale. Anche se è solo da un mese che il nostro museo è stato inserito sul portale europeo, abbiamo già tre mostre cui i visitatori europei possono accedere on line. Si tratta, innanzittutto, della più pregiata mostra ospitata dal museo negli ultimi 25 anni — “Oggetti di tesoro nazionale dalle collezioni del Museo della Civiltà Dacica e Romana” — che porta alla ribalta centinaia di oggetti d’oro e argento del nostro patrimonio, rinvenuti sul territorio della Romania, tra cui le tavolette votive d’oro daciche di Germisara, collezioni di kosoni – le monete daciche d’oro rinvenute nell’area delle fortezze daciche dei Montie Orastie -, oggetti medievali e gioielli. Sempre sul portale potete vedere, dal patrimonio del nostro museo, uno dei più pregiati lapidari in possesso delle istituzioni museali romene, che ospita da pezzi del “muro dacico” del sito archeologico di Sarmizegetusa Regia fino a statue d’epoca romana provenienti dal sito Ulpia Traiana Sarmizegetusa, capitale della Dacia romana. Cui si aggiunge una mostra dedicata alla fortezza di Deva, punto di riferimento della provincia di Hunedoara. E sempre sul portale europeo, da maggio, troverete informazioni sul sito di Ulpia Traiana Sarmizegetusa. Un’attrattiva per i turisti è l’edificio del museo stesso, un palazzo risalente al 17esimo secolo, uno dei più pregiati e meglio conservati della Transilvania”, ha raccontato a RRI Liliana Tolas, la direttrice del Museo della Civiltà Dacica e Romana di Deva, capoluogo della provincia di Hunedoara.
Ulpia Traiana Sarmizegetusa, il sito archeologico romano più gettonato dai turisti che giungono nella Provincia di Hunedoara, è stato inserito nell’itinerario turistico-culturale europeo “La strada degli imperatori romani”. L’itinerario collega luoghi ricchi di eredità storica, portando alla riscoperta delle fortificazioni collocate lungo la strada dove le legioni romane marciavano contro le tribù barbare oltre il fiume Danubio, sul quale limpero Romano aveva stabilito la sua frontiera, il Limes. Sul territorio della provincia di Hunedoara si trovano alcune tra le più importanti testimonianze in Romania del passaggio degli antichi Romani — i ruderi della colonia romana Ulpia Traiana Augusta Sarmisegetusa e del suo territorium. Nei primi anni dopo la conquista della Dacia da parte dei romani (nel 105-106 d.Cristo), per ordine dell’Imperatore Traiano, la Colonia Ulpia Traiana Sarmisegetusa fu fondata sul luogo di un accampamento militare romano, a soli 40 chilometri da Sarmizegetusa Regia, capitale della Dacia pre-romana. Se ne sono conservati ancora pezzi delle mura di cinta, torri e strade, un acquedotto costruito al tempo di Adriano, il foro, numerosi templi, tra cui quelli dedicati ad Esculapio e alla dea Nemesi, un tempio Capitolino, e l’anfiteatro.
Gli scavi archeologici degli ultimi anni hanno portato alla scoperta di un Tempio di Giove e di un Capitolium, tempio dedicato alla Triade Capitolina, ossia agli dei Giove, Giunone e Minerva, la cui presenza indica che la città era una colonia romana. La civiltà dacica può essere scoperta, invece, a circa 50 km da Ulpia Traiana Sarmizegetusa, nei Monti Orastie, a 1200 metri di altezza, dove si tovava Sarmizegetusa Regia, le cui vestigia sono visibili ancor’oggi, accanto a quelle di altri 5 insediamenti dacici. È qui che il re dei Daci, Burebista, iniziò il processo di unificazione di tutte le tribù daciche. Sarmizegetusa Regia è famosa per le sue mura di cinta, erette secondo la tecnica del “murus Dacicus”, il muro dacico, che grazie alla sua grande flessibilità era molto resistente agli urti. Le sei cittadelle daciche fortificate dei Monti Orastie – Ulpia Traiana Sarmizegetusa, Costesti, Blidaru, Capalna, Băniţa e Luncani – inserite nella lista del patrimonio mondiale dell’umanità Unesco, offrono esempi di questo metodo costruttivo, raffigurato anche nella Colonna Traiana a Roma.