Il Museo del Villaggio di Vâlcea
Il Museo del Villaggio di Vâlcea è stato creato nel 1969 ed è entrato nel circuito turistico nel 1974, quando si è ritenuto che aveva ormai acquisito una personalità, essendo diventato un villaggio-museo, volto a ricostituire l’immagine funzionale di un insediamento rurale tradizionale, con tutte le sue istituzioni sociali e culturali.
Ana-Maria Cononovici, 10.06.2024, 13:18
Il Museo del Villaggio di Vâlcea è stato creato nel 1969 ed è entrato nel circuito turistico nel 1974, quando si è ritenuto che aveva ormai acquisito una personalità, essendo diventato un villaggio-museo, volto a ricostituire l’immagine funzionale di un insediamento rurale tradizionale, con tutte le sue istituzioni sociali e culturali.
La guida turistica Costin Corboianu raccomanda a tutti i turisti che arrivano nella zona di fare una sosta qui, perché se la provincia di Vâlcea fa parte, secondo gli specialisti, di una top tre delle attrattive turistiche, poiché si stende dalla zona montana fino al bacino del fiume Olt, riunendo quindi una grande varietà di forme di rilievo, usanze e tradizioni, il museo rappresenta l’essenza di tutto questo: “All’interno del Museo del Villaggio di Vâlcea, sito nella località di Bujoreni, troviamo circa 80 masserie, dell’intera zona della provincia di Vâlcea, a cominciare dalle zone montane, con ovili, fino al bacino dell’Olt, alla zona viticola di Drăgăşani. Abbiamo, inoltre, a scala naturale, un villaggio arcaico completo, a cominciare dalla chiesa, dalla scuola, all’edificio amministrativo e, non in ultimo, alla locanda e al mulino.”
Le masserie e le costruzioni comunitarie esposte al Museo sono state traferite da diverse località della provincia di Vâlcea. Al momento, il museo è suddiviso in quattro settori: il settore Masseria, il settore Socio-culturale dei „monumenti di utilità pubblica”, il settore Mestieri-tecniche popolari e il settore delle Costruzioni specializzate.
Il settore Masseria comprende 42 unità e oltre 12.000 pezzi museali che illustrano la struttura delle masserie, a seconda delle occupazioni tradizionali: agricoltura, pomicoltura, viticoltura, allevamento di bestiame oppure tutta una serie di mestieri e tecniche popolari. Si notano in particolar modo le case con gazebi tipiche della zona etnografica di Horezu, le masserie specializzate in viticoltura, portate qui dalla zona di Drăgăşani, in pomicoltura (provenienti dalle località di Alunu, Tomşani, Cernişoara), oppure in allevamento di bestiame, provenienti dalla zona montana (dai villaggi di Boişoara, Pascoaia-Brezoi). Accanto alle abitazioni, sono stati trasferiti anche gli annessi: capannoni, pollai e spazi per depositare prodotti agroalimentari o per l’allevamento di bestiame.
Il settore socio-culturale include una scuola elementare rurale, risalente all’inizio del XX secolo, ai tempi di Spiru Haret, una locanda di fine XIX secolo proveniente dal villaggio di Salişte, nel comune di Mălaia, una chiesa in legno, costruita nel 1785, un’altalena proveniente dal comune di Stoeneşti. In futuro, questo settore sarà completato con altri obiettivi di valore architettonico.
Il settore Mestieri – tecniche popolari include una serie di botteghe di artigiani – una di ceramica (del XX secolo), una di falegnameria (sempre del XX secolo), una per la lavorazione del pelo di capra (risalente all’inizio del XX secolo), nonché una bottega di fabbro-ferraio.
Nel settore delle Costruzioni specializzate, troviamo edifici che segnavano il confine del villaggio oppure dei trittici, fontane di confine, apiari, gazebi di sorveglianza ecc. A completare la collezione del museo: oggetti tessili o di ceramica, in legno, metallo, icone e mobili tradizionali che aspettano di essere scoperti e ammirati.