Il Museo Brukenthal di Sibiu su Google Cultural Institute
Radio Romania Internazionale vi invita a scoprire anche virtualmente una delle più amate destinazioni del Paese. Il Museo Brukenthal di Sibiu è visitabile anche sulla piattaforma Google Cultural Institute, che custodisce tesori dell'intero mondo.
Ana-Maria Cononovici, 13.04.2020, 17:21
Radio Romania Internazionale vi invita a scoprire anche virtualmente una delle più amate destinazioni del Paese. Il Museo Brukenthal di Sibiu è visitabile anche sulla piattaforma Google Cultural Institute, che custodisce tesori storici e artistici dell’intero mondo. La Romania è presente su questa piattaforma dal 2014, quando all’iniziativa hanno aderito, accanto al Museo Brukenthal, anche il Complesso Museale Astra della stessa città della Romania centrale, il Museo Nazionale del Contadino Romeno di Bucarest, l’Ordine degli Architetti di Romania, la Fondazione Pro Patrimonio, l’Associazione Folclore senza Frontiere e la Fondazione Wassertalbahn.
Il Museo Nazionale Brukenthal di Sibiu fu fondato dal barone Samuel von Brukenthal, governatore della Transilvania dal 1777 al 1787, quando la regione faceva parte dell’Impero degli Asburgo. Cominciò ad acquistare da Vienna le prime opere della sua collezione verso il 1754. Il barone dispose per testamento l’apertura del suo palazzo come museo pubblico, un gesto che rientrava perfettamente nella corrente illuminista dei suoi tempi. Fu aperto al pubblico nel 1817, diventando all’epoca uno dei primi musei dell’Europa.
Su Google Cultural Institute, la pagina del Museo Brukenthal di Sibiu offre cinque visite in video a 360 gradi. Una prima sosta è il Museo di Storia Naturale, visitato d’estate, dove sono i dinosauri ad invitare il visitatore dentro. Un’altra visita è quella al Museo di Storia – Casa Altemberger, il più importante complesso di architettura gotica civile della Transilvania. L’edificio, costruito da Thomas Altemberger, sindaco di Sibiu dal 1470 al 1491, offre un viaggio che parte dallo stile di vita nell’epoca primitiva per portare alla scoperta di collezioni di ceramiche e vetrerie medioevali, ornamenti per portoni di legno, casse da corredo o botti, vestiti dell’epoca, paramenti sacerdotali e tanti altri oggetti.
Infine, l’attrattiva principale del Museo Brukenthal sono le sue Gallerie d’arte, che custodiscono oltre un migliaio di dipinti delle scuole europee che vanno dal XV al XVIII secolo, dal Rinascimento fiammingo, tedesco, austriaco, italiano, spagnolo e francese, al barocco. Il palazzo in sè è il più importante edificio barocco della Transilvania. Nei saloni decorati a seconda dell’epoca, il visitatore scopre due dipinti attribuiti a Peter Paul Rubens e alla sua bottega – Sant’Ignazio di Loyola e San Francesco Saverio, ma anche quadri rubati il 26 maggio 1968 e rimpatriati dall’America nel 1998, come « Ritratto d’uomo con teschio » di Anonimo fiammingo del tardo XV secolo, Ecce Homo di Tiziano, Ritratto femminile di Rosalba Carriera e Uomo con la pipa alla finestra di Frans van Mieris il Vecchio.