Il Bastione Rosso di Ilia
Al Bastione Rosso, che è anche la casa memoriale di Gabriel Bethlen, monumento storico importante in provincia di Hunedoara, sono esposti documenti, tavole, libri e cartine che descrivono e fanno vedere una parte dellepoca doro della Transilvania.
Daniel Onea, 13.04.2023, 11:32
Vi invitiamo in provincia di Hunedoara, nell’ovest della Romania, a scoprire un monumento storico con un passato impressionante, nella località di Ilia: il Bastione Rosso oppure la casa memoriale di Gabriel Bethlen, principe della Transilvania dal 1613 al 1629. La fortezza di Ilia è menzionata nei documenti già sei secoli fa. Era un periodo in cui l’Impero Ottomano tentava di espandersi e la località di Ilia era diventata il confine della Transilvania, come ci ha raccontato Varga Csaba, amministratore della casa memoriale Gabriel Bethlen e incaricato della Fondazione San Francesco: “Purtroppo, non esistono datazioni esatte sul Bastione Rosso, ma stimiamo che sia stato eretto verso la metà degli anni 1550. Infatti, la casa esisteva già quando Bethlen Farkas, il padre di Gabriel Bethlen, ricevette come regale da Stefano Báthory le proprietà di Ilia. Nel 1576, la famiglia traslocò qui fino alla costruzione della propria casa, portando a termine la costruzione della fortificazione di Ilia. Bethlen Farkas abitò in quest’edificio, lasciando la sua impronta sulla casa. Fece inserire l’edificio in una fortificazione, trasformandolo in bastione. Oltre a quest’edificio, c’erano altri tre bastioni, ma questo era l’unico abitabile. Gli altri tre avevano solo il ruolo di rafforzare la fortificazione. Sappiamo con esattezza che, infatti, qui era il confine tra l’Impero Ottomano e la Transilvania. Non ci sono stati dei combattimenti qui, però senza dubbio il ruolo della costruzione era di fermare l’espansione dell’Impero Ottomano in Transilvania. Dopo la guerra di Mohács, del 1526, l’Impero Ottomano occupò gran parte dell’Ungheria, estendendosi verso la Transilvania, occupò Timișoara, la Fortezza di Lipova, e poi venne presa la decisione di costruire qui, ad Ilia, il confine della Transilvania.”
Su uno dei muri dell’edificio c’è un’iscrizione che reca il nome di Gabriel Bethlen: “Nel 1627, il fratello di Gabriel Bethlen, Ștefan Bethlen, di cui sappiamo che è stato anche governatore, ha messo la targa sulla casa del grande principe. Purtroppo quello stemma non esiste più. Proprio per questo gli alunni della scuola di Aiud vi hanno messo una nuova targa che si può vedere anche oggi. Con una bella scrittura, si dice che in questa casa è nato il gran principe della Transilvania, nel 1580. L’edificio è sostenuto soprattutto da persone che desiderano contribuire alla conservazione di questi valori. Così, abbiamo ricevuto anche lo stemma del principe, che ha, infatti, una leggenda. Si dice che il nonno di Gabriel Bethlen fosse un arciere così bravo, che riuscì, in occasione di una caccia, a beccare due anatre selvatiche, e la famiglia ricevette dal principe uno stemma come regalo.”
Al Bastione Rosso che è anche la casa memoriale di Gabriel Bethlen, sono esposti documenti, tavole, libri e cartine che descrivono e fanno vedere una parte dell’epoca d’oro della Transilvania. Al sottosuolo dell’edificio, c’è un’altra mostra che ricostruisce una parte dell’Ilia di cent’anni da. Molti degli edifici di allora si conservano ancora oggi e sono in ottimo stato. Da dove viene però la denominazione di Bastione Rosso? Varga Csaba, amministratore della casa memoriale Gabriel Bethlen e incaricato della Fondazione San Franceso: “Il nome di Bastione Rosso risale ai vecchi tempi, al 1576, quando Farkas Bethlen abitava in quest’edificio, che ha fatto dipingere sia all’interno che all’esterno. All’epoca, quando la gente girava nella zona di confine di Ilia vedeva questo grande edificio, ben dipinto e bello. Fu chiamato il Bastione Rosso. Aveva un colore rossastro, e così è rimasto il suo nome lungo i secoli. È la stessa denominazione che si ritrova anche nella lista dei monumenti storici.”