Curtea de Arges
Collocata a 153 km dalla capitale Bucarest, Curtea de Arges, che si trova nel nord della provincia di Arges, è una città ricca di storia.
Ana-Maria Cononovici, 20.11.2017, 13:47
Collocata a 153 km dalla capitale Bucarest, Curtea de Arges, che si trova nel nord della provincia di Arges, è una città ricca di storia. Ci fa da guida il direttore del Museo municipale, Stefan Dumitrache. Come diceva il grande storico romeno Nicolae Iorga, la Romania ebbe inizio a Curtea de Arges: la prima capitale della Valacchia, sede della sua prima Chiesa metropolitana, il luogo in cui venne coniata la prima moneta e scritto il primo documento della Valacchia. Una cosa interessante che pochi sanno è che sempre a Curtea de Arges, oltre al primo ospedale conventuale, funzionò anche il primo impianto per la produzione del raki, spiega Stefan Dumitrache.
Una visita nel centro città vi offrirà l’opportunità di scoprire i ruderi della Corte Principesca risalente al XIII secolo, dove una volta si trovavano le residenze di Neagoe Bessarab e di Basarab I. Ovviamente, una visita al Museo municipale, vicino al parco San Nicoara, è un must, assicura il suo direttore Stefan Dumitrache. Il Museo municipale si trova in un edificio una volta ospedale, costruito alla fine dell’Ottocento, che custodisce le sezioni di storia e tecnica. Un altro edificio ospita le sezioni arte – etnografia. Al Museo di Curtea de Arges scoprirete quattro tipi di esposizioni, particolarmente diverse, dalla preistoria fino all’epoca moderna, da oggetti rudimentali fino ai più evoluti, spiega il direttore del Museo, aggiungendo che le attività sono tra le più svariate. Siamo un museo proattivo. Lungo l’intera estate abbiamo organizzato davanti alla nostra sede atelier tra i più diversi, ricordando i tempi dei daci, il Medioevo, la prima Guerra mondiale, ma anche l’arte del fabbro, della ceramica o del dipingere magliette, aggiunge Stefan Dumitrache.
Città carica di leggenda, Curtea de Arges è nota principalmente per il suo Monastero. Eretta tra il 1512 e il 1517 dal principe Neagoe Basarab, la chiesa del monastero è un luogo di leggenda, pellegrinaggio, centro culturale e storico, ma anche la necropoli dei sovrani di Romania – Carlo I ed Elisabetta, Carlo II, Ferdinando I e Maria. Il turista scoprirà anche la leggenda del mastro Manole, diventato uno dei miti fondamentali romeni, quello del sacrificio umano. La leggenda porta da queste parti numerosi turisti che vogliono scoprire il posto in cui Ana, la bella moglie del mastro Manole, fu murata viva nella parete della chiesa, per rendere possibile la costruzione dell’edificio. Sempre all’interno del monastero si trova la Fontana di Manole, attribuita dalla leggenda al posto nel quale l’artigiano trovò la fine in seguito al fallito tentativo di volare con ali fatte di assicelle di legno, per scendere dal tetto della chiesa, dove il principe lo aveva lasciato, per non poter mai più costruire un edificio di una simile bellezza.