Case tradizionali della provincia di Gorj
Nella provincia di Gorj, a 10 km dalla città di Târgu Jiu, si trova il Museo dell’Architettura Popolare di Curtişoara, dove sono esposte case tradizionali provenienti da diverse località della provincia.
Ștefan Baciu, 20.10.2024, 10:57
Andiamo nella provincia di Gorj a scoprire le case tradizionali della zona. In molte province della Romania ci sono musei in cui sono esposte case tradizionali, costruite con vari materiali e avendo diverse utilità, a seconda dello specifico della zona o del mestiere del proprietario. Il più conosciuto e visitato museo del genere in Romania è sicuramente il Museo del Villaggio di Bucarest, che presenta case rappresentative per tutte le regioni.
Nella provincia di Gorj, a 10 km dalla città di Târgu Jiu, si trova il Museo dell’Architettura Popolare di Curtişoara, dove sono esposte case tradizionali provenienti da diverse località della provincia. Il Museo è allestito su una superficie di 13 ettari e ha un patrimonio contenente 24 monumenti di architettura popolare che provengono dalla provincia di Gorj.
Se parliamo della civiltà del legno, il luogo più visitato nella provincia di Gorj è la Casa Memoriale “Constantin Brâncuşi” nella località di Peştişani. D’altronde, nelle località di Gorj ci sono molte case tradizionali, alcune abitate, altre abbandonate. Una casa tradizionale, in fase di restauro, incontriamo nel villaggio di Gureni della stessa località di Peştişani. Del restauro di questa casa con veranda, pianoterra e un primo piano, si è occupata Adriana Lidia Nălban, artista figurativa e laureata presso l’Università d’Arte di Timişoara: “La casa è ereditata da Dumitru, che noi chiamavamo Mitu, era un vecchio che non ha mai avuto bambini, non è stato sposato e l’ha lasciata a noi. Perciò noi abbiamo voluto aprirla al pubblico. Chiunque vuole, può venire qua, nel weekend o quando vuole. E’ sempre aperta al pubblico. Noi abbiamo iniziato a restaurarla mentre lui era ancora in vita. Ci ha dato alcune indicazioni e noi abbiamo fatto quello che desiderava. Allora, aveva alcuni soffitti rovinati e l’abbiamo mantenuta così per tutta la durata della sua vita. Dopo, abbiamo cercato di trasformare tutte le stalle in spazi abitabili o cucine, che noi riteniamo necessari. Siamo riusciti a dipingere tutti gli interni. E’ stato difficile trovare qualcuno che ristrutturasse i soffitti e applicasse la calce. Vanno rifatti ancora. E molto difficile trovare materiali per il restauro, ma speriamo di riuscirci. Abbiamo cercato anche di costruire un annesso alla casa, prendendo in prestito elementi della vecchia casa. E stato difficile scolpire nella pietra, perché i pilastri erano collocati su pietra, non su calcestruzzo. Speriamo di riuscire alla fine.”
La Casa Mitu, che evoca il cognome del proprietario, dispone anche di un cortile largo, con un piccolo giardino e un frutteto. Le tre stanze al primo piano sono state allestite e si possono visitare. Adriana Lidia Nălban: “E’ una casa con pianoterra, con veranda e al primo piano abbiamo tre stanze, tre stanze da letto, conservate come era l’usanza dell’epoca. La prima, con la stufa, una cucina e un letto, come si viveva una volta. In mezzo, dove c’era la camera dei bambini, oppure la camera in mezzo, abbiamo conservato un letto e un telaio. Nella camera grande detta anche la camera buona, abbiamo diversi oggetti, abiti tradizionali e una collezione di fazzoletti da matrimonio, ereditata dall’anziano. Quando abbiamo ricevuto la casa, mi ha detto: “La cosa più importante nella mia casa sono i fazzoletti da matrimonio, più importanti della casa in sé!”
I fazzoletti sono incorniciati ed esposti sulle pareti della casa. Simili fazzoletti venivano offerti dalla sposa a un giovane non sposato, che doveva danzare una danza di nozze tipica della zona, detta “bradul – l’abete” oppure “steagul – la bandiera”. Nel cortile della Casa Mitu del villaggio Gureni in provincia di Gorj vengono organizzate a volte varie attività del villaggio di una volta, come ad esempio il laboratorio per dipingere uova.