Camminando per Bucarest
Vi invitiamo a una bella passeggiata per Bucarest, però non in pullman o in bus turistici, ma a piedi, nella zona centrale della capitale romena.
România Internațional, 04.09.2013, 17:46
Vi invitiamo a una bella passeggiata per Bucarest, però non in pullman o in bus turistici, ma a piedi, nella zona centrale della capitale romena. “Passeggiando col bastone per Bucarest”. Così si intitola un progetto volto a far meglio conoscere la città, lanciato nel 2010 dall’Associazione Romena per Cultura, Educazione e Normalità (ARCEN). Ogni anno, il progetto ha come parole d’ordine “scopri la città passo a passo”, ci ha detto il presidente dell’Associazione, Edmond Niculusca.
“E’ un’invito rivolto soprattutto ai cittadini di Bucarest. Una volta scoperta la propria metropoli, sicuramente si adopereranno di più per salvare il patrimonio costruito. Il progetto si prefigge di creare una memoria affettiva della città, proponiamo alcune zone storiche meno pubblicizzate, come la strada Constantin Mille, una via animata una volta da uomini d’affari arrabbiati, che tentavano di fermare gli articoli diffamatori dei giornalisti, ministri, noti intellettuali … oggi, questa via è deserta, non ci passano più macchine. Così, questa strada che proponiamo all’inizio della nostra gita mira a far vedere ai bucarestini che, tramite un maggior impegno nostro e delle autorità, le zone che rappresentano i punti di riferimento della capitale potrebbero essere riportate in vita o almeno custodite in una certa forma. Il centro storico non rappresenta solo la zona di Lipscani, Gabroveni, Selari. Zona storica è anche in via Armeneasca, o il Parco dell’Icona o la via Constantin Mille”, spiega il nostro ospite.
Le gite sono gratuite e vengono organizzate ogni sabato e domenica, dalle ore 11 alle ore 18, con partenza dal Circolo Militare Nazionale. Le guide ARCEN vengono riconosciute dal cappello e dal bastone.
“Seguiamo questo percorso di 2 km che dura due ore ed ha 10 fermate. Non è solo informazione storica, abbiamo racconti che riguardano le caffetterie, i teatri ed i giardini estivi, i sindaci, i cinema, ma anche il significato della fiera del libro, trasformato nel “Mese di Bucarest”, la vita privata della famiglia reale, ma anche sulla musica che si ascoltava all’Auditorium, tra le due guerre mondiali. Nel primo fine settimana sono state già presenti 200 persone, al solito in maggior numero domenica. Questo progetto è cresciuto dal 2010, e l’anno scorso siamo stati fermati alcune volte dai gendarmi che pensavano si trattasse din una manifestazione e non di una gita”, aggiunge Edmond.
Finite le passeggiate, aggiunge, negli occhi della gente si legge la gioia di aver scoperto qualcosa di più di quanto sembra essere Bucarest. E questo è il premio di cui ha bisogno, lui, un innamorato della città che rivendica.
“Sento che questa città mi appartiene e rimango male quando i miei coetanei sono totalmente indifferenti verso questo luogo in cui passeremo la nostra vita, se non andremo via. Indipendentemente dalle vacanze che facciamo, indipendentemente da quanto giriamo il mondo o altre zone del paese, sempre qui viviamo di più. Credo sia importante vivere bene e godere di questo spazio e farlo diventare bello, contribuire in qualche modo alla sua bellezza”, conclude il nostro ospite.