Brăila
Sita sulla riva sinistra del Danubio, la città di Brăila ha unarchitettura unica delle strade.
Ștefan Baciu, 10.01.2024, 15:15
Sita sulla riva sinistra del Danubio, la città di Brăila ha, almeno in Romania, un’architettura unica delle strade. Guardata dall’alto, la città può essere paragonata a un’enorme ragnatela, perché esistono diverse strade ad arco, che iniziano e tornano al Danubio, intersecate da altre strade disposte radialmente. Le strade di Brăila hanno preso la forma di arco, dal contorno delle fortificazioni della città erette dagli ottomani nel 1540, dopo che questi hanno occupato l’insediamento sulla riva del Danubio. Man mano che la località si è espansa, i quartieri di case ed edifici costruiti negli ultimi decenni, non hanno più osservato la geometria delle strade ad arco.
La zona centrale della città, il lungofiume e le costruzioni del porto ricordano la prosperità di Brăila all’inizio del XX secolo, quando nella zona si svolgeva un’intensa attività commerciale. Per diversi motivi, i rappresentanti di oltre 20 etnie si sono stabiliti nei secoli XIX e XX a Brăila, conferendo alla città un aspetto cosmopolita. Testimonianze dei tempi passati sono gli antichi edifici della zona centrale della città, alcuni allestiti come negozi, ristoranti, sedi di banche e di compagnie, dove si affittavano navi e si concludevano i grandi affari con cereali. Il chilometro zero della città è la Piazza Traiano dove si trova la statua dell’omonimo imperatore romano, nonché il Grande Orologio, un monumento sulla cui base è dipinta una nave a vela — simbolo del porto.
Gabriel Lâlă è una guida turistica con molta esperienza, pronta a presentare ai turisti le attrattive della città di Brăila, nei tour che organizza: “Possiamo partire dalla zona di Piazza Traiano, dove si trova il famoso Orologio Pubblico, luogo d’incontro degli abitanti di Brăila dei tempi passati, ma anche di quelli di oggi, anche se di meno. Arriviamo poi sull’ex strada Reale, l’attuale strada Mihai Eminescu, dove si trovano moltissimi edifici, dei veri e propri gioielli architettonici. Possiamo tornare nella zona della Chiesa Greca, su Calea Călărașilor, dove si trovano altrettanti edifici interessanti, e possiamo concludere il tour nel Giardino Pubblico.”
Nella zona storica della città può essere visitato l’imponente edificio della Chiesa Greca, eretta nel 1872 grazie al contributo della ricca comunità ellenica di Brăila. Gabriel Lâlă: “Studiando moltissimi documenti d’archivio, ho notato che la comunità greca di Brăila, era una delle più attive comunità della città. Ci sono veramente moltissime personalità che hanno avuto case, affari, mulini famosi a Brăila e, nel momento in cui venne costruita questa chiesa della comunità, queste persone volevano essere orgogliose della comunità di cui facevano parte.”
Nel Medioevo, quella di Brăila diventò la maggiore fortezza tra quelle costruite dagli ottomani sulla riva del Danubio, con cinque muri di cinta, essendo collocata su un piano rialzato. Nel 1829, la fortezza fu semplicemente demolita dopo la vittoria dei russi nella guerra contro gli ottomani, per cui al momento si possono vedere pochi muri della fortezza di una volta. Nella Piazza Traiano, inquadrata da edifici-simbolo, come quello del Museo di Storia e quello del Teatro, che reca il nome di una grande attrice romena, Maria Filotti, nata a Brăila, si trova una chiesa ortodossa, quella dei Santi Arcangeli Michele e Gabriele, chiesa risultata in seguito alla trasformazione di una moschea nel 1831. La costruzione conserva elementi orientali ed è una delle poche chiese della Romania senza campanili.
Torna al microfono la guida turistica Gabriel Lâlă: “E’ una chiesa interessante. Oggi è la Chiesa dei Santi Arcangeli Michele e Gabriele, l’ex moschea che l’esercito russo non ha distrutto all’inizio del XIX secolo. È una chiesa interessante in cui si conservano ancora il sageac, il tetto turco, lo stile orientale di costruzione degli edifici e che non dispone di campanili. Successivamente è stato costruito il campanile dietro la chiesa. Del periodo ottomano, esistono anche le gallerie della città, ma non si possono anche visitare, come si dovrebbe. Abbiamo un monumento storico, si chiama la Galleria Pulberăria Nouă. Risale agli inizi del XIX secolo nella zona del Giardino Pubblico e speriamo che entri nel circuito turistico. Del periodo ottomano si conserva una sola casa turca, e su quella casa, monumento storico, c’è scritto inizio XIX secolo.”
Anche se lo sviluppo industriale ha portato nel tempo alla scomparsa di diversi mestieri, nella zona storica della città ci sono strade con nomi come “Muratori”, “Pellicciai”, “Calzolai”, mestiere la cui denominazione in romeno è di origine turca e “Brașoveni”, denominazione che evoca i mercanti romeni arrivati da Șcheii Brașovului per fare commercio a Brăila.