Amara
Amara è una stazione balneoclimatica con una lunga tradizione, menzionata per la prima volta nei documenti 136 anni fa, nel 1880.
Daniel Onea, 20.03.2016, 19:41
Amara è una stazione balneoclimatica con una lunga tradizione, menzionata per la prima volta nei documenti 136 anni fa, nel 1880. La stazione di Amara era agli inizi un terreno appartenente ai monaci del Monastero di Ialomiţa. I pastori delle regioni montane ci venivano spesso, attirati sia dalla vegetazione di steppa, che dal fango con proprietà miracolose che curava il reumatismo e varie malattie della pelle. Il fango era già diventato molto conosciuto verso la metà del XIX-esimo secolo. Ulteriormente, arrivarono anche le conferme scientifiche relative alla qualità dell’acqua e del fango, e, dall’inizio del XX-esimo secolo, sulle rive del lago di Amara, è apparsa la stazione che esiste oggi.
Valentina Dumitru, consigliere presso il comune della città di Amara, presenta l’offerta della stazione sita a soli 138 km da Bucarest: Vi si possono curare varie malattie reumatiche. Chi desidera un’oasi di tranquillità può venire in qualsiasi periodo. Si può prendere sole e si possono fare delle cure. Il fango del lago di Amara è sapropelico, ed ha un contenuto di sostanze organiche del 66,6% grammi per litro, ed è adatto a curare malattie reumatiche, disturbi post-traumatici, malattie periferiche e associate.
Oltre alle proprietà curative, il lago di Amara è anche un paradiso degli uccelli migratori. Gli esperti di ornitologia dell’Agenzia Provinciale per la Tutela Ambientale di Ialomiţa hanno scoperto, in seguito alle ricerche effettuate, numerose specie diverse di uccelli che annidano sulle rive del lago di Amara.
D’estate il comune organizza quattro festival, tra cui il Festival di Musica Il Trofeo della Giovinezza”, il più longevo in Romania, è stato ormai organizzato per 48 anni di seguito. Nel periodo estivo, non dovete perdervi il Festival della Birra di Slobozia, città sita a 7 km da Amara. Potete anche andare a caccia e a pesca nei boschi della provincia, visitare il Museo dell’Agricoltura oppure fare gite presso gli antichi monasteri della provincia. (traduzione di Gabriela Petre)