Alla scoperta della capitale Bucarest
Bucarest vanta 600 monumenti storici e architettonici, oltre 40 musei e gallerie darte e numerosi parchi. Alla scoperta della capitale romena vi porta, nellambito del Bucharest City Tour, il bus turistico a due piani.
Adina Vasile, 19.03.2014, 14:59
Si racconta che la capitale romena Bucarest sia stata insediata dal pastore Bucur, dal quale trarrebbe anche il nome. Al di là della leggenda, Bucarest fu menzionata per la prima volta in un documento del 1459, firmato dal principe della Valacchia, Vlad Tepes, anno cui risale la fortificazione militare che rappresenta l’embrione dell’attuale città e che sarebbe diventata un forte centro politico e corte regia. Intorno a questa fortificazione si sviluppò ulteriormente la città commerciale, che, grazie allo sviluppo demografico, si estese, inglobando i villaggi circostanti. Nel 1659, Bucarest divenne capitale del principato di Valacchia e, con l’unificazione dei principati romeni, anche capitale del Paese, due secoli più tardi. Alla metà del XIXesimo secolo, conobbe un vero e proprio boom architettonico grazie a re Carlo I di Romania. Si sviluppò secondo modelli francesi, con la costruzione di grandi viali alberati ed edifici monumentali in stile neoclassico. Nel periodo interbellico, Bucarest conservò un’atmosfera orientale nonostante l’ostentazione di maniere occidentali da parte della borghesia e l’imitazione di uno stile di vita “parigino” dall’aristocrazia. Ciò e l’attiva vita culturale le valsero l’appellativo di “piccola Parigi dei Balcani”. Anche se durante il regime comunista, su ordine del dittatore Ceausescu, furono demoliti un grande numero di edifici, i quartieri ottocenteschi del centro ricordano ancora gli influssi francesi.
Bucarest vanta 600 monumenti storici e archittetonici, oltre 40 musei e gallerie d’arte, e numerosi parchi. Alla scoperta di Bucarest vi porta, nell’ambito del Bucharest City Tour, per soli 25 lei, pari a quasi 6 euro, il bus turistico a due piani che circola ogni quarto d’ora dalle 10 alle 22. Nel cenro città, in Piazza della Rivoluzione sorge l’Auditorium Romeno, progettato dal architetto francese Albert Galleron e costruito alla fine del 19esimo secolo con fondi provenienti da donazioni pubbliche. Negli affreschi della sua Sala concerti, con una capienza di 600 posti, sono raffigurati 25 momenti importantissimi della storia della Romania. Attualmente, l’Auditorium Romeno ospita la Filarmonica “George Enescu”, essendo ritenuto un vero “tempio della musica”. La Piazza della Rivoluzione è il posto più rappresentativo per la storia recente della Romania, perchè qui, il 22 dicembre del 1989, la folla radunatasi in questa piazza determinò la fuga della coppia dittatoriale Nicolae ed Elena Ceausescu e il crollo del regime comunista in Romania. Di fronte all’Auditorium sorge l’ex Palazzo dei re di Romania, che ospita attualmente il Museo Nazionale d’Arte.
Sempre nel centro, sul Viale della Vittoria, si trova uno dei più famosi luoghi di ritrovo a Bucarest, prima del periodo interbellico: il ristorante Capsa, con l’omonimo albergo. Nelle vicinanze, scoprirete il più antico parco di Bucarest — Cismigiu — parco prediletto dei bucarestini per le passeggiate domenicali. Sosta d’obbligo sul Viale della Vittoria, il Museo di Storia della Romania vi aspetta con tre mostre permanenti: “Lapidarium”, “Il tesoro storico” e “La colonna di Traiano”. Fino al 1 agosto, vi potete vedere l’esposizione “I tesori della Cina”, per la prima volta in Romania, che presenta artefatti di gran pregio provenienti da 11 musei ed istituzioni culturali cinesi. I più spettacolari reperti esposti sono i guerrieri di terracotta dell’imperatore cinese Qin, scoperti per caso, nel 1974, da un contadino.
Ma l’edificio-calamita di Bucarest è il Palazzo del Parlamento, l’ex Casa del Popolo, che sorge in Piazza della Costituzione. Fu eretto nella cosiddetta Epoca d’Oro, su ordine del dittatore Ceausescu. Suggestivo per il culto alla personalità del dittatore, è entrato nel Libro dei Primati come il secondo edificio al mondo per dimensioni, dopo il Pentagono. Alto 85 metri, ha 12 piani. Una volta messo il piede dentro sarete sicuramente colpiti dal lusso delle sue decorazioni, tra sculture in marmo, 700 candelabri di cristallo e pesanti porte in legno scolpito. È visitabile ogni giorno, dalle 10 alle 16, per 15 lei, pari a quasi 4 euro. Non molto lontano dal Palazzo del Parlamento ci sono la Piazza dell’Unità e il centro storico con l’antica Corte Regia di Vlad Tepes.
Un’altra sosta da non perdere a Bucarest è il Museo del Villaggio “Dimitrie Gusti”, un museo all’aperto che ospita, su circa 15 ettari, case contadine e masserie tipiche di tutte le regioni romene, e dove potete passare una giornata all’insegna della tradizione rurale e del verde. Il Museo del Villaggio è uno dei primi musei etnografici nel mondo. Aperto ogni giorni, dalle 9 alle 17, il museo è visitabile per 10 lei (circa 2,5 euro). Nel 2007, il Museo del Villaggio di Bucarest è stato registrato presso l’Ufficio Marchi Romeno, diventando l’unico museo marchio-Paese in Romania. A chi vuole fare un tufo nella civiltà rurale romena consigliamo una sosta anche al Museo Nazionale del Contadino Romeno, dove scoprirà collezioni di ceramiche popolari, di costumi tradizionali, oggetti in legno tipici delle masserie contadine e oggetti rappresentativi per la religiosità popolare romena.
Una sosta inedita sarà l’esposizione dedicata al corpo umano ospitata dal Museo Antipa, in Piazza della Vittoria, che ha attirato finora decine di migliaia di visitatori e che resta aperta fino al 4 agosto prossimo. Oltre a questa mostra temporanea, il museo ospita anche una permanente, visitabile da martedi’ fino a domenica.
Un altro emblema della capitale romena è l’Arco di Trionfo, fatto in granito e in stile classico, secondo il modello dell’omonimo arco di Parigi, inaugurato il 1 dicembre del 1936, per celebrare la partecipazione della Romania alla Prima Guerra Mondiale accanto agli Alleati e la Grande Unione.