“Snowing Darkness”, prima mondiale al Festival di Tallinn
La pellicola Snowing Darkness di Gabriel Achim ha avuto la prima mondiale alla sezione competitiva “Rebels With A Cause nellambito della 25/a edizione del PÖFF - Tallinn Black Nights Film Festival
Corina Sabău, 21.01.2022, 18:13
La pellicola Snowing Darkness di Gabriel Achim ha avuto la prima mondiale alla sezione competitiva “Rebels With A Cause” nell’ambito della 25/a edizione del PÖFF – Tallinn Black Nights Film Festival, che si è svolto a fine novembre. Il Festival, la cui prima edizione è stata organizzata nel 1997 nella capitale estone, è uno dei più importanti eventi del genere dedicati al cinema europeo e vanta una delle più prestigiose sezioni competitive della regione. La pellicola Snowing Darkness con il titolo originale Uneori ninge cu zăpadă, alteori cu întuneric (A volte nevica neve, a volte nevica buio) è prodotta da Mandragora, e il suo lancio nelle sale cinematografiche romene è previsto nella prima parte dell’anno.
Abbiamo parlato con Gabriel Achim del percorso complicato del suo terzo lungometraggio, Snowing Darkness: “Purtroppo, viviamo tempi che dovrebbero farci tornare alle cose essenziali, aiutarci ad apprezzare di più il tempo, a cercare di più la qualità. Però non è successo questo, c’è stato un diluire dei valori e le arti sembrano diventare sempre più inutili, perché la gente se ne allontana gradualmente. Potrei dire che “Snowing Darkness” è quasi un film indipendente, il finanziamento è stato molto basso e non ci ha permesso di avere né una grande squadra, né tanti attori. Ma sono abituato a questo e, alla fine, le cose sono andate in porto, perché sono riuscito a fare un film che mi piace moltissimo. Prima di cominciare a lavorare a questo film avevo un progetto che aveva ricevuto finanziamento tramite il programma Media dell’UE, aveva un coproduttore francese, aveva vinto qualche premio internazionale di sviluppo tramite il circuito dei festival. Era un progetto che sembrava essere il mio terzo lungometraggio. Purtroppo, non sono riuscito a ottenere finanziamento in Romania e mi sono reso conto che non aveva senso inoltrare la domanda di finanziamento al Centro Nazionale del Cinema. Allora ho parlato con il regista Cristi Puiu, il quale, vedendomi disperato perché non riuscivo a portare avanti il progetto, mi ha consigliato di scrivere una sceneggiatura prendendo spunto dalla situazione in cui mi trovavo. Mancavano due settimane al momento in cui dovevo candidarmi, però mi sono attivato e ho scritto la sceneggiatura assieme a Cosmin Manolache, con cui collaboro di solito. Quando abbiamo fatto il montaggio del film, abbiamo rinunciato a certe cose del progetto iniziale, perché sarebbe venuto fuori troppo complesso, troppo centrato sull’idea di provocare lo spettatore, di farlo uscire dalla sua zona di comfort. Credo che, se avessi mantenuto la forma iniziale, avrei allontanato troppi spettatori. E allora mi sono riorientato. E’ venuto fuori un film sempre con una struttura complessa, ma più amichevole e più congrua con le mie intenzioni, che sebbene solleciti gli spettatori, condividerà ciò che mi sono prefisso di trasmettere. Posso dire di aver sostituito la mancanza dei fondi con l’entusiasmo della squadra. Ho collaborato con una scenografa eccezionale, Ana Gabriela Lemnaru, con una squadra molto ben preparata con cui sto lavorando anche alla serie televisiva “Las Fierbinți”.”
“Snowing Darkness” racconta le vicende di Teo, un regista che sta facendo prove con gli attori per un nuovo progetto. L’argomento, autobiografico, rende confusi sin dall’inizio: le preoccupazioni di un regista che mette in scena una pièce teatrale sul dramma che vive dopo la morte della figlia, a causa di una malattia incurabile. Man mano che avanza, la storia composta da cinque versioni di lavoro, porta alla luce episodi incerti, al limite tra vita e finzione, accentuando i dilemmi. Gabriel Achim racconta: “E’ una storia molto complessa. Infatti, è un film fatto di 5 storie, ci sono 5 attori che interpretano ruoli diversi, e gli unici che ci accompagnano permanentemente per tutta la durata della storia sono il protagonista e sua figlia. Gli altri attori interpretano più ruoli, come dicevo, è una storia complessa, che è difficile riassumere in poche parole. Dentro di noi c’è sempre buio, e nel buio uno ha sempre delle sorprese. E così è anche questo film, con molte sorprese, a volte può destare timore, a volte fa ridere.”
Accanto a Bogdan Dumitrache, l’interprete del ruolo protagonista, del cast fanno parte gli attori Anca Androne, Luiza Gherghinescu, Gheorghe Ifrim, Rolando Matsangos e Silvana Mihai. La sceneggiatura è firmata da Gabriel de Achim e Cosmin Manolache, la fotografia da Adrian Iurchevici, mentre i produttori del film sono Anca Puiu e Smaranda Zărnoianu. Realizzato con il sostegno del Centro Nazionale del Cinema, Dacin Sara e della Società Romena di Televisione, il film è distribuito in Romania da Iadasarecasa. Gabriel Achim è conosciuto per i lungometraggi The Last Day / Ultima zi / L’ultimo giorno (Premio delle Giornate del Film Romeno alla sezione Lungometraggio al TIFF), Adalbert’s Dream / Visul lui Adalbert / Il Sogno di Adalbert (Premio Gopo), ma anche per la serie televisiva molto popolare Las Fierbinți.