Paesaggio in deterioramento
Uno dei più interessanti e inaspettati luoghi di Bucarest è, senza ombra di dubbio, il Parco Naturale Văcărești – oppure il Delta Văcărești.
Ion Puican, 29.10.2021, 20:04
Uno dei più interessanti e inaspettati luoghi di Bucarest è, senza ombra di dubbio, il Parco Naturale Văcărești — oppure il Delta Văcărești. Si tratta di un lago antropico sito nel quartiere Văcărești, nel sud-ovest della capitale romena. Con una superficie di quasi 200 ettari, questo lago è stato inizialmente concepito come parte di una struttura complessa sul fiume che attraversa la capitale, il Dâmbovița, e che doveva essere parte del sistema idrologico di difesa di Bucarest contro le inondazioni ideato nel periodo comunista, prima del 1989. La costruzione ha presupposto l’abbattimento di uno dei più bei monumenti ecclesiastici della capitale — il Monastero Văcărești. Il progetto iniziale non è stato portato a termine e, dopo il 1989 e il crollo del regime comunista in Romania, il lago è rimasto uno dei grandi progetti incompiuti. Negli anni a venire, la zona è stata man mano riconquistata dalla natura, trasformandosi in un vero e proprio delta — con vegetazione variegata e fauna tipica (uccelli, animali acquatici, serpenti, ma anche volpi, lepri, lontre ecc.). Il Delta Văcărești è diventato un ecosistema stabile e habitat di alcune specie tutelate. Nel 2015, il Delta Văcărești è stato dichiarato parco naturale (il Parco Naturale Văcărești) — area naturale protetta — il primo parco naturale urbano in Romania.
A ottobre, nel paesaggio del Parco Naturale Văcărești, ha avuto luogo un avvicinamento artistico e concettuale dell’uomo urbano alla natura — il progetto Paesaggio in deterioramento” — progetto tramite cui Bucarest, soffocata dal cemento, respira attraverso l’arte. Abbiamo parlato con la curatrice e manager del progetto Gabriela Mateescu, dell’organizzazione di quest’evento e dei concetti che ha avuto alla base: Collocato nel quadro naturale cittadino del Delta Văcărești, il progetto intitolato Paesaggio in deterioramento” rappresenta una cooperazione trans-disciplinare, artistica e, allo stesso tempo, una ricerca concretizzata in interventi performativi, opere di land art e installazioni site-specific. L’evento è stato organizzato dall’Associazione Nucleul 0000” e cofinanziato dal Comune della Capitale tramite ARCUB, nell’ambito del progetto Bucarest, città aperta 2021”. Bucarest è una città soffocata dal cemento. Però, tra le piastre pesanti che delimitano la città, la natura rivendica i propri diritti e si fa posto da sola. Sul luogo dell’ex progetto comunista del Lago di accumulo Văcărești”, abbandonato molto tempo fa, si è formato, negli ultimi 30 anni, un ecosistema umido, una rivendicazione del proprio territorio, senza alcun tipo di aiuto da parte dell’uomo, in mezzo al maggiore agglomerato urbano del Paese. Diventato nel frattempo nel vero senso della parola un ecosistema a sé stante nel cuore della Capitale, il Parco Văcărești” è il luogo adatto per meditare sullo stato della natura e sugli effetti dell’intervento umano.”
Comprimendo un intero universo in un micro-alveolo, artisti di varie discipline hanno de-composto teorie post e trans umaniste nel linguaggio dell’arte contemporanea. Chi ha partecipato al progetto Paesaggio in deterioramento” e come si è svolto? Gabriela Mateescu spiega: Il 24 ottobre, il pubblico è stato invitato a una passeggiata e a scoprire nella natura le opere delle artiste Roberta Curcă, Mălina Ionescu, Gabriela Mateescu, Andreea Medar, Kiki Mihuță, Marina Oprea. Smarriti nel paesaggio” sono stati anche i corsisti del workshop di performance microRave — tentativi di diventare paesaggio”, coordinati da Andreea David, Maria Baroncea, con la musica di Chlorys. Una settimana prima dell’evento, abbiamo invitato giovani di Bucarest con interessi artistici di venire nel Delta per un workshop di performance danzante, approfittando degli ultimi giorni di autunno soleggiante. Per aiutare i visitatori in questo viaggio, abbiamo realizzato una cartina con le coordinate GPS delle opere, collocata agli ingressi nel Delta e tra le opere. Sono stati organizzati anche tre tour guidati in cui il pubblico ha seguito l’itinerario artistico assieme agli organizzatori e alle artiste. Le installazioni sono state rimosse il giorno dopo, per lasciare lo spazio inalterato.”
Il concetto artistico ha presupposto uno spazio ibrido — animato in ugual misura dal rumore urbano quotidiano e dalle voci di un delta sito in mezzo a una metropoli. Questo spazio è stato riportato temporaneamente alla vita per sostenere la propria causa — una funzione culturale — il luogo più adatto per la contemplazione, un’occasione di riconnessione con la natura, un possibile momento di meditazione sugli effetti nocivi che gli interventi umani azzardati possono avere sulla natura. Alla fine, Gabriela Mateescu ci ha parlato del pubblico che ha partecipato e delle sue reazioni nel paesaggio urbano circondato dalla natura del Delta Văcărești: Oltre al pubblico specifico degli eventi artistici, è stata una domenica abbastanza calda in cui il pubblico è uscito a spasso e ha avuto l’occasione di incontrarsi con opere artistiche casuali. La reazione è stata in primo luogo di meraviglia, ma anche di interesse, soddisfatto dalle spiegazioni offerte dagli artisti e dalla squadra.”