Mostre e festival a metà agosto
Mostra dedicata alla Casa Reale della Romania al Museo Municipale di Curtea de Arges/ Sei Paesi invitati al Festival UNDERCLOUD 2016/
Gabriela Petre, 17.08.2016, 17:00
Fino al 21 agosto, il Museo Municipale di Curtea de Arges ospita una mostra dedicata alla Casa Reale della Romania, realizzata in memoria di Sua Maestà la Regina Anna. Sono esposte fotografie dei membri della Casa Reale, della Regina Anna, dei Re Michele, Carlo II, Ferdinando, della Regina Maria, ma anche immagini del funerale di Re Ferdinando. La mostra presenta anche oggetti d’epoca, vasi di porcellana raffiguranti l’immagine di Re Ferdinando e della Regina Maria, e vari album fotografici.
Inaugurato il 29 maggio 1969, il Museo Municipale di Curtea de Arges, città sita nel sud del Paese, nella provincia di Arges, mette a disposizione del pubblico un patrimonio valoroso organizzato in due mostre permanenti, due sezioni diverse, di storia ed etnografia. La sezione di etnografia e arte popolare è custodita nella casa appartenuta al pittore Dumitru Norocea e presenta una ricca collezione di oggetti d’arte popolare che riflette le occupazioni e i mestieri praticati dagli abitanti della zona di Arges sin da tempi remoti: ceramica, tessuti, abiti tradizionali, oggetti utilizzati in casa e nelle attività contadine. Al secondo piano sono esposte opere del pittore Dumitru Norocea e vari oggetti personali appartenuti al pittore.
La sezione di storia è ospitata in un edificio-monumento storico sito nella piazzetta di fronte alla Chiesa principesca e offre un ricco materiale documentario e archeologico sui momenti più importanti nella storia della città di Curtea de Arges, conosciuta soprattutto per il Monastero che è anche necropoli reale. Dal 1914 vi furono sepolti i re e le regine della Romania: Carlo I ed Elisabetta, Ferdinando e Maria, Carlo II e la Regina Anna che si è spenta il 1 agosto scorso. La mostra permanente di storia è organizzata in sette sale in cui sono esposti i ritratti dei principi della Valacchia, realizzati in bronzo, copie degli oggetti appartenuti ai Principi di Arges (annelli, sigilli, spade, ecc), una ricca collezione numismatica, medaglie e decorazioni ed un valoroso materiale archeologico, rinvenuto durante gli scavi effettuati nei dintorni della città di Curtea de Arges, ma anche oggetti acquistati e donati.
Nel 2016, il Festival Internazionale del Teatro Indipendente UNDERCLOUD celebra nove anni di esistenza, ma anche tre edizioni internazionali. Il Festival si svolgerà nel periodo 22-31 agosto a Bucarest e propone al pubblico decine di spettacoli ed eventi culturali romeni e stranieri. Oltre agli spettacoli romeni, il pubblico potrà seguire sei produzioni teatrali di Inghilterra, Francia, Grecia, Moldova, Russia e Israele sul palcoscenico del Centro per Progetti Culturali del Comune di Bucarest ARCUB Gabroveni, l’istituzione ospitante del Festival.
Tra gli spettacoli che il pubblico potrà vedere all’attuale edizione si annovera il pluripremiato The Tragedian” (trilogia) del Prodigal Theater di Londra, che ha nel palmares il premio al Miglior attore al Brighton Festival Fringe ed è il vincitore dell’Edinburgh Festival Fringe. La Francia e la Moldova propongono invece due spettacoli tratti da opere di Matei Visniec, il drammaturgo essendo uno degli ospiti speciali di quest’anno. La commedia storica intitolata La storia del comunismo raccontata ai malati di mente” è la proposta del Teatro Eugène Ionesco” di Chisinău, con la regia di Slava Sambri. Il noto Centro Teatrale Meyerhold della Russia, un vero e proprio laboratorio di creazione e ricerca del teatro russo contemporaneo presenta lo spettacolo One Day We Will All Be Happy” di Yekaterina Vasilieva, con la regia di Veaceslav Cebotari. Lo spettacolo ha vinto già tre premi importanti ai festival di Mogilev, Novosibirsk e Tumen. L’israeliana Tami Dance Company, del coreografo Nirmod Freed, partecipa con lo spettacolo Control Freaks & More”. La compagnia fondata nel 2004 a Tel-Aviv, ha partecipato a festival e ad eventi importanti in tutto il mondo: al Brisbane Festival, in Australia, alla Biennale Internazionale di Architettura di Venezia o al Central Park SUMMERSTAGE Festival di New Your.
Il Festival UNDERCLOUD si svolge sotto l’egida del programma europeo Europe for Festivals. Festivals for Europe”, un importante certificato internazionale assegnato dalla Commissione Europea e dall’Associazione dei Festival dell’Europa.
Il lungometraggio “Cuori cicatrizzati”, del regista romeno Radu Jude, ha vinto il Premio speciale della giuria al Festival Internazionale del Cinema di Locarno, svoltosi dal 3 al 13 agosto. Apprezzato dalla critica di specialità di tutto il mondo, il quarto lungometraggio di Radu Jude è stato accolto con applausi anche dal pubblico presente alle proiezioni. Radu Jude, già autore di “Aferim!” (Orso d’argento a Berlino), si ispira agli ultimi anni di vita di Max Blecher. Il film è ambientato nel 1937 e parla di un giovane intellettuale ebreo-rumeno, malato di tubercolosi ossea, ricoverato in un sanatorio sul Mar Nero.
La sceneggiatura e la regia sono firmati da Radu Jude, mentre la produttrice è Ada Solomon. La partecipazione della delegazione romena al Festival di Locarno è stata resa possibile dall’Istituto Culturale Romeno e dal Centro Nazionale di Cinematografia.
E restiamo sempre nel mondo del cinema. Il 13 agosto sono stati designati i vincitori della tredicesima edizione del Festival Internazionale del Cinema Indipendente l’Anonimo. Da 13 anni, il villaggio di pescatori Sfântu Gheorghe, sito alle foci del Danubio accoglie, ogni anno, ad agosto, non solo i turisti, ma anche gli appasionati di cinema, registi famosi, sceneggiatori e critici. Anche quest’anno, il pubblico ha avuto la possibilità di vedere per una settimana, produzioni memorabili, prime assolute e interessanti cortometraggi.
Il trofeo dell’attuale edizione del festival alla sezione lungometraggio è andato al film “The Land of the Enlightened” del regista belga Pieter-Jan De Pue, una coproduzione Belgio-Irlanda-Olanda-Germania-Afghanistan. Fra documentario e finzione, il film racconta la storia di un gruppo di bambini afgani della tribù di Kuchi, che scavano per trovare vecchie mine sovietiche e vendono il materiale esplosivo ad altri bimbi.
Alla sezione cortometraggio sono stati assegnati: il premio del pubblico al miglior corto straniero — aggiudicato da “Edeh Hostel”, regia Gonzaga Manso (Spagna), il premio del pubblico al miglior corto romeno — vinto da “Una notte in Tokoriki”, di Roxana Stroe, pellicola premiata anche alla Berlinale, alla sezione Generation 14plus, il premio Ovidiu Bose Paştină, offerto dalla Fondazione l’Anonimo al film “Hopptornet/ Ten Meter Tower”, regia Axel Danielson e Maximilien van Aertryck (Svezia).