Mostra “Universo Olivetti. Comunità come utopia concreta”
Un allestimento graficamente accurato e di grande impatto comunicativo che attende visitatori fino all'8 marzo nella Sala Symposium della Biblioteca Nazionale
România Internațional, 10.02.2023, 08:14
Inaugurata, il 4 febbraio, presso la Biblioteca Nazionale della Romania, la mostra “Universo Olivetti. Comunità come utopia concreta”, realizzata dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI), in collaborazione con la Fondazione MAXXI e la Fondazione Adriano Olivetti, curata da Pippo Ciorra, Francesca Limana e Matilde Trevisani, e presentata a Bucarest dallAmbasciata dItalia, Istituto Italiano di Cultura di Bucarest e ICE – Romania.
E’ stata l’ottava tappa all’estero di questa mostra e all’inaugurazione a Bucarest hanno presenziato, accanto a un pubblico assai numeroso, il direttore della Biblioteca Nazionale, Adrian Cioroianu, l’Ambasciatore d’Italia in Romania, Alfredo Durante Mangoni, la direttrice dell’IIC di Bucarest, Laura Napolitano, Pippo Ciorra della Fondazione MAXXI e Beniamino de’ Liguori Carino, segretario generale della Fondazione Olivetti.
Una mostra che “da una parte, ci onora, e d’altra parte rende onore all’Italia, alla sua inventività, al suo genio imprenditoriale e un capitolo della storia dell’Italia del XX secolo”, come ha dichiarato Adrian Cioroianu, direttore della Biblioteca e già ministro degli Esteri della Romania.
Articolata in quattro sezioni (Città e Politica, Fabbrica, Cultura e Immagine, Società), la mostra racconta, attraverso una galleria di grafiche, documenti d’archivio, riproduzioni e rivisitazioni fotografiche, l’attualità di una personalità come quella di Adriano Olivetti, ma anche il modello d’impresa innovativo costituito attorno a Ivrea — città recentemente iscritta nella Lista del Patrimonio Unesco — tra gli anni Trenta e Sessanta del Novecento.
Nel suo discorso introduttivo, la direttrice dell’IIC di Bucarest ha accennato alla personalità di Adriano Olivetti e ai suoi legami con la cultura. Beniamino de Liguori Carino ha parlato dell’idea con la quale è stata pensata la mostra e della missione della Fondazione di cui è segretario generale e che, dal 1962, due anni dopo la morte improvvisa dell’imprenditore, a soli 59 anni, tutela la sua storia e il suo pensiero, avendo anche la ruolo di cercare di interrogare il tempo presente, con lo sguardo di sperimentazione che ha contraddistinto Adriano. Il curatore Pippo Ciorra ha puntato, invece, sul ruolo di Adriano Olivetti nella storia dell’Italia dell’epoca, sulla sua rilevanza per il mondo di oggi, ma anche sull’utopia menzionata anche nel titolo della mostra.