Mostra “Bombe ed esseri umani. Artisti uniti contro la guerra”
La mostra Bombe ed esseri umani. Artisti uniti contro la guerra è aperta nel periodo 12 marzo – 3 aprile, a Bucarest e vede partecipare artisti di Romania e Ucraina
Ion Puican, 25.03.2022, 15:28
Può l’arte essere un’arma contro la guerra? Che cosa succede quando gli artisti si riuniscono per protestare contro gli attuali avvenimenti? La mostra Bombe ed esseri umani. Artisti uniti contro la guerra” si svolge nel periodo 12 marzo — 3 aprile a Bucarest e vede partecipare artisti di Romania e Ucraina in un messaggio-protesta. Di com’è nata la mostra e delle decine di artisti espositori abbiamo parlato con la curatrice Raluca Ilaria Demetrescu: Ci sono 74 artisti, di cui 18 dall’Ucraina. Le situazioni di crisi e le situazioni di emergenza richiedono reazioni, anzi non richiedono, provocano reazioni di emergenza. Siamo tutti così commossi da ciò che sta succedendo in Ucraina, che abbiamo agito come sappiamo meglio noi, artisti, studiando la situazione, guardando il mondo e i suoi difetti e abbiamo reagito. Tutto è successo molto velocemente, ovviamente, il secondo giorno dopo l’inizio della guerra abbiamo detto Diamo il via a questa mostra”. Venivano raccolti aiuti alla Cellula d’Arte” e Carlo 53”, il luogo in cui è esposta questa mostra e Daniel Loagăr, il coordinatore, ha detto Raluca, facciamo questa mostra, “Bombe ed esseri umani”. E l’abbiamo fatta. Abbiamo preso contatto con gli artisti che hanno tutti aderito al progetto. Alcuni avevano già opere sul tema della guerra. C’è un artista della Bessarabia, Valeriu Șchiau, che mi è molto caro, e che aveva un’opera eccezionale sui conflitti precedenti in Ucraina e lo abbiamo portato nella mostra con quell’opera. La maggior parte degli altri artisti, hanno creato opere per questa mostra. Beaver, ha fatto la locandina e la copertina Facebook e Instagram, l’immagine della mostra, Alexandru Ranga, ha realizzato una scultura molto interessante, Denis Nanciu, Mircea Diaconu hanno fatto sculture in metallo. Ștefan Radu Crețu ha fatto grafica, lo conosco da molto tempo e i suoi disegni ispirati a questa guerra sono stati pubblicati su Instagram. Abbiamo un reporter di guerra, Alfred Schupler, che presenta delle immagini commoventi. Abbiamo anche alcune fotografie realizzate da Maria Scarlat Malița che riproducono le proteste dei romeni a Parigi, quindi sempre reportage. Tre artiste ucraine lavoravano con Daniel Loagăr, che cura i progetti Cellula d’Arte” e NeoNlitico”, in cui ha inserito artisti di tutta la zona dei Balcani e delle aree adiacenti. Una di queste artiste ha invitato altri colleghi artisti, conoscenti e amici attivisti e tutti hanno risposto positivamente. Ovviamente, non abbiamo potuto avere le opere fisicamente, non si può ricevere nulla dall’Ucraina, si possono solo inviare aiuti. Però hanno mandato testi, immagini, disegni, tutto è particolarmente commovente. E siamo arrivati a una partecipazione di 18 artisti dall’Ucraina.”
L’artista Daniel Loagăr, co-organizzatore della mostra, ci ha parlato dell’iniziativa che ha portato alla nascita di questo progetto e della complessità delle opere presenti nella mostra: E’ una mostra tramite cui facciamo vedere la nostra solidarietà, empatia e sostegno ai nostri vicini e amici. Tramite il workshop che curo, Wood Be Nice”, ho realizzato, due anni fa, un progetto internazionale con artisti ucraini e romeni intitolato “NeoNlitico 2”. Allora ho stretto legami di amicizia con alcuni artisti di Cernăuți e ora che la guerra si è abbattuta contro di loro, noi ci siamo offerti di dare una mano. A cominciare dal secondo o terzo giorno di guerra, abbiamo raccolto aiuti ogni giorno, donazioni, e abbiamo mandato ogni due giorni un pulmino carico di alimenti, farmaci, abiti invernali a Cernăuți e anche più lontano, l’ultima macchina è arrivata nella zona di Kiev. La mostra di oggi, il progetto Bombe ed esseri umani”, è realizzata in collaborazione con la curatrice Raluca Ilaria Demetrescu. Una sera, parlando delle attuali minacce, più esattamente di quella nucleare, ho accennato a quest’idea a Raluca, che cura i progetti Dolci ed esseri umani”, Fiori ed esseri umani”, e lei si è subito attivata, ha contatto artisti di Romania, che si sono affiancati al progetto, una parte gli ho portati io, quelli d’Ucraina sempre io assieme al mio collega del progetto Wood Be Nice”. Non abbiamo fissato limiti per quanto riguarda le tecniche. Abbiamo sculture, linoleografie, grafica, installazioni, pittura, videoinstallazione, film. Non abbiamo imposto alcuna restrizione. Il messaggio trasmesso agli artisti è stato questo: create tutto quello che sentite e pensate in questo momento. Ovviamente, tutti siamo contro la guerra e stiamo cercando di appoggiare i nostri vicini dell’Ucraina. E’ un messaggio di speranza, in una prima fase, un messaggio di solidarietà, di amicizia e, secondo me, dovrebbe anche trasmettere il messaggio che non si può più così, che ne abbiamo avuto abbastanza. Tutte le opere si possono comprare, il 20% degli incassi andrà in Ucraina e su questo hanno concordato tutti gli artisti partecipanti.”
Raluca Ilaria Demetrescu ha voluto sottolineare, a proposito dei momenti che viviamo, gli aspetti caritatevoli del progetto e accennare a un possibile percorso futuro: Uno stato di emergenza. Una crisi locale e mondiale. La guerra contro l’Ucraina è il tema che ha riunito questi artisti, che hanno lavorato con l’acqua alla gola. È una mostra-protesta, Bombe ed esseri umani. Artisti uniti contro la guerra”, ma è anche una mostra di beneficenza. Si svolge in uno spazio underground, non in uno spazio istituzionale, appunto per sottolinearne l’emergenza. Non ci si va in un luogo comodo, con le pareti bianche, pulite, quando si ha da dire una cosa urgente, non è disponibile nemmeno il luogo. Tutti i posti sono occupati. Tutte queste persone si sono riunite, hanno lavorato su questo tema, la stragrande maggioranza ha lavorato sul tema della guerra provocata e mantenuta da Putin. È una guerra aggressiva e forte, fatta da uomini contro donne, bambini, civili, contro un popolo che non dava per niente fastidio e che cercava solamente di avvicinarsi all’Europa. All’inaugurazione abbiamo creato una specie di biglietto d’ingresso che consisteva di aiuti di ogni tipo, alimenti a lunga conservazione oppure prodotti d’igiene per le vittime della guerra e per i profughi dall’Ucraina. Abbiamo venduto diversi oggetti realizzati dagli artisti. Continuiamo a venderli. Sono stati raccolti dei fondi. Con questi fondi compreremo oggetti necessari ai profughi e alle vittime di questa guerra. Il messaggio è che la guerra deve cessare adesso. È un messaggio di pace, una protesta contro la guerra. Si sono aggiunti alla mostra altri artisti, anche dopo l’inaugurazione. Possiamo continuare, ma dipende dagli spazi che troveremo. Sicuramente gli artisti lavoreranno ancora su questo tema. E non dobbiamo dimenticare che siamo vulnerabili in qualsiasi momento.”