Manifestazioni culturali a Venezia e Bucarest
Convegno internazionale di studi «Venezia e lEuropa Orientale tra il tardo Medioevo e lEtà moderna» a Venezia/ Mostra di grafica “Folk Ink di Rada Niţă all'Istituto Romeno di Venezia/ Mostra fotografica della principessa Sofia al TNB
Gabriela Petre, 28.04.2017, 16:34
Il 20 e il 21 aprile si è svolto a Venezia il Convegno internazionale di studi «Venezia e l’Europa Orientale tra il tardo Medioevo e l’Età moderna». L’evento è stato organizzato dall’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica, dall’Istituto Ellenico di Studi Bizantini e Postbizantini di Venezia, con il patrocinio dell’Accademia Romena di Scienze di Bucarest e con la collaborazione del Centro Romeno-Italiano di Studi Storici dell’Università di Bucarest. Il convegno ha riunito studiosi che svolgono ricerche sui rapporti tra Venezia e l’Europa Orientale tra il XIII e il XVIII secolo. Gli interventi presentati hanno puntato su argomenti di storia politica, diplomatica, militare, economica, culturale compresi nell’arco di tempo che inizia nel tardo medioevo e si conclude alla fine dell’Età dei Lumi. Un periodo lungo e travagliato per il continente europeo, segnato da mutamenti politici, territoriali, economici e culturali, che hanno profondamente modificato i rapporti fra Venezia e gli Stati dell’Europa Orientale.
Fino al 28 aprile è aperta presso la Nuova Galleria dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia la mostra di grafica intitolata “Folk Ink” di Rada Niţă, inaugurata il 13 aprile e curata da Andreea Pocol. La mostra presenta una serie di incisioni realizzate dall’artista Rada Niţă con le tecniche dell’acquaforte, acquatinta e puntasecca, nel periodo 2011–2017, le più recenti opere essendo parzialmente anche il soggetto della sua tesi di dottorato. Le opere presentano elementi culturali e decorativi specifici sia per il folklore romeno e slavo, che includono idee precristiane, sia per l’architettura gotica dei borghi medioevali. L’universo dell’artista è popolato da esseri fantastici che si ispirano a personaggi tradizionali del folklore romeno e slavo, per i quali l’artista crea una nuova storia, attribuendo loro nuove caratteristiche. L’originalità delle opere è data dall’intreccio metaforico delle due culture e dal mondo fantastico dell’artista. Nata nel 1989 a Cluj-Napoca, Rada Nita ha studiato presso l’Università d’Arte e Design di Cluj e si è addottorata nel 2017 con la tesi L’incisione contemporanea nei paesi slavi. Ipostasi del fantastico. Ha partecipato a mostre collettive in Belgio, Polonia, Russia, Bulgaria, Italia, Portogallo, Romania, Rep. Ceca, Serbia e Lituania.
Il 2 maggio, presso l’Aula Magna dell’Ateneo Veneto di Venezia, l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica, invita il pubblico al “Transylvanian Concert”, un concerto di jazz del pianista romeno Lucian Ban e del violista Mat Maneri, nell’ambito dell’edizione 2017 del festival JAM – Jazz Area Metropolitana. Il dialogo classico tra il pianoforte e la viola acquisisce, nell’album proposto da Lucian Ban e Mat Maneri, nuove dimensioni — dal jazz e blues alla Doina romena, dalla musica da camera ai ritmi jazz del XXI secolo. I due musicisti hanno collaborato per la prima volta nel pluripremiato ottetto Enesco Re-Imagined, diretto dal pianista romeno Lucian Ban e il bassista americano John Hebert, un progetto che ripropone la musica di George Enescu dalla prospettiva del jazz contemporaneo. Al concerto del 2 maggio, a Venezia, i due musicisti presenteranno sia composizioni tratte dall’album “TransylvanianConcert”, sia musiche in anteprima mondiale che saranno inserite sul prossimo album. L’evento è organizzato da JAM — Jazz Area Metropolitana, in partenariato con l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia e l’Ateneo Veneto.
Andiamo ora a Bucarest, dove il Teatro Nazionale I.L. Caragiale ospita il 26 aprile l’’inaugurazione della mostra fotografica Gli elementi della natura”, di Sua Altezza Reale la Principessa Sofia di Romania. La mostra presenta 50 paesaggi ripresi dalla Principessa in Francia negli ultimi due anni. Con la stessa occasione, viene lanciata anche la collezione di 36 foto d’arte Ultramarine”, sotto forma di cartoline che recano la firma della Principessa Sofia, collezione pubblicata da Curtea Veche Publishing. Le foto sono state realizzate dalla Principessa Sofia in Bretagna ed hanno come tema principale l’oceano. All’inaugurazione presenziano la principessa Sofia, Ion Caramitru, direttore generale del Teatro Nazionale di Bucarest, il Maestro Ştefan Câlţia, e Iren Arsen, direttrice di Curtea Veche Publishing. La mostra Gli elementi della natura” potrà essere visitata fino al 10 maggio.
Sofia è la quarta figlia di Re Michele e della Regina Ana di Romania. L’anno prossimo intende inaugurare una mostra di foto d’arte con paesaggi della Romania nelle quattro stagioni. Nata ad Atene in Grecia nel 1957, Sofia ha studiato in Svizzera e Gran Bretagna, poi negli USA, ha frequentato corsi di Belle Arti presso l’Università North Carolina, Ashevillle, e di graphic design al Corcoran College of Art and Design di Washington DC. Dopo il crollo del comunismo in Romania, a gennaio 1990, le principesse Sofia e Margherita sono venute per la prima volta in Romania ed hanno scoperto una società profondamente segnata dal periodo comunista. Hanno gettato le basi della Fondazione Principessa Margherita di Romania, per promuovere e sostenere progetti durevoli nel campo dell’educazione, dello sviluppo della comunità, della società civile e della cultura, progetti volti a contribuire al rinnovo spirituale e sociale della Romania.