Letteratura: premio UE alla scrittrice Ioana Pârvulescu
La scrittrice romena Ioana Pârvulescu è stata insignita del premio dellUE alla letteratura.
Roxana Vasile, 27.11.2013, 12:39
Per chi ama Bucarest e la narrativa che crea un’atmosfera capace di far tornare il lettore all’anno 1897 — come diceva il critico letterario Dan C. Mihăilescu — Ioana Pârvulescu pubblicava, nel 2009, il romanzo “La vita inizia venerdì”. Un uomo viene trovato, inconscio, su un campo, vicino alla capitale.
Nessuno sa cosa gli sia successo e ognuno sospetta un’altra cosa. Sarà un truffatore internazionale che vuole scappare? Un assassino? Un malato? Gradualmente, si riuniscono attorno a lui più persone: un medico e sua figlia, un poliziotto, un commesso di 8 anni che porta lettere e pacchi in tutta Bucarest e, non in ultimo, giornalisti di un quotidiano dell’epoca — Universul / l’Universo.
Il romanzo, veloce, con una trama quasi da giallo e personaggi molto vivi, che diventano subito i tuoi amici, si svolge in soli tredici giorni: da venerdì 19 dicembre fino a fine anno. L’atmosfera bucarestina di inizio Novecento viene ri-creata come in un film. Basta aprire il libro e sei già lì. Per il romanzo “La vita inizia venerdì”, Ioana Pârvulescu si è annoverata tra i 12 vincitori dei premi dell’UE alla Letteratura, assegnati a Bruxelles.
“Mi sento molto bene, soprattutto perché non sono più emozionata. Certo, non è facile rappresentare un Paese; è la prima volta che mi capita di rappresentare ufficialmente la Romania e sono stata assai consapevole di questa mia missione”, ha detto la scrittrice dopo l’assegnazione del premio.
Ioana Pârvulescu insegna letteratura romena moderna alla Facoltà di Lettere dell’Università di Bucarest. Per 18 anni è stata redattrice presso il settimanale culturale România literară / La Romania Letteraria, e scriveva articoli ogni settimana. Alla prestigiosa editrice Humanitas ha avviato e coordinato la collana “Cartea de pe noptieră”/“Il libro sul comodino”. Con il romanzo “La vita inizia venerdì”, Ioana Pârvulescu ha debuttato nella narrativa, dopo l’esperienza della saggistica.
“Non sono stata proprio un critico letterario. Mi hanno spesso attribuito questo titolo, ma io infatti ho scritto piuttosto saggi, storia letteraria, e ora scrivo con molto piacere anche narrativa, romanzi. La parola “scrittore” include tutto”, dice Ioana Pârvulescu.
In un’intervista rilasciata nel 2009, quando è apparso “La vita inizia venerdì”, la scrittrice raccontava: “i personaggi del romanzo mi hanno pregata di lasciarli entrare nel mondo del XXIesimo secolo, preoccupati del futuro più di ogni altra cosa. Io li ho avvertiti: va bene, però sarà la vostra responsabilità, è un mondo diverso da quello che conoscete voi, non dovete poi tornare da me e lamentarvi che non vi piace … E loro mi hanno detto di essere curiosi di vedere cosa succede con noi e incontrare la gente di oggi”.
Siamo brutti rispetto alle belle persone di allora, e Ioana Pârvulescu ci dà una misura della nostra decadenza — diceva Gabriel Liiceanu, il direttore dell’Editrice Humanitas. Però, al di là di tutto, ne “La vita inizia venerdì” — un romanzo retro e caldo — la Bucarest di una volta ricomincia a vivere.