La traduttrice Lora Nenkovska, invitata ai laboratori FILIT
La bulgara Lora Nenkovska, uneccellente traduttrice di lingua romena, lettrice di lingua e letteratura romena presso lUniversità di Sofia Kliment Ohridski, ha partecipato a molte edizioni dei laboratori FILIT
Corina Sabău, 10.11.2023, 14:10
I laboratori FILIT, organizzati dal Museo Nazionale della Letteratura Romena di Iaşi in collaborazione con il Memoriale Ipoteşti — Centro Nazionale di Studi Mihai Eminescu — hanno preceduto il Festival Internazionale della Letteratura e della Traduzione di Iași — FILIT, arrivando quest’anno alla nona edizione. La bulgara Lora Nenkovska, ospite del nostro programma di oggi, è un’eccellente traduttrice di lingua romena, lettrice di lingua e letteratura romena presso l’Università di Sofia Kliment Ohridski”, ed ha partecipato a molte edizioni dei laboratori FILIT. Abbiamo parlato con lei dell’importanza dei laboratori FILIT, che si propongono di sostenere la cooperazione culturale, la promozione del patrimonio e la creazione contemporanea a livello internazionale: “In primo luogo, oserei affermare che questo tipo di eventi è vitale per noi, traduttori. È molto importante che ci incontriamo e parliamo dei nostri progetti, dei problemi che affrontiamo. Traducendo, stiamo imparando per tutta la vita, è un processo che non finisce mai, così com’è anche la mia carriera di lettrice universitaria, siamo sempre una specie di studenti che non cessano mai di studiare nella vita. È una nostra scelta studiare, cercare, leggere. Per me è molto interessante connettermi a quello che stanno facendo i miei colleghi all’estero, perché ognuno porta il proprio gusto in materia di letteratura, con le traduzioni che sta facendo, con ciò che ha scoperto di nuovo e così arriviamo a discussioni molto interessanti. In più, quello che mi piace molto in questi laboratori organizzati dal Museo Nazionale della Letteratura Romena di Iaşi in collaborazione con il Memoriale di Ipoteşti è che beneficiamo anche di interventi molto interessanti, come quelli tenuti di recente da scrittori e critici quali Bogdan Crețu, Doris Mironescu, Florin Bican, Ioana Both, Radu Vancu. Sono stati interventi che sicuramente interesserebbero chiunque legge o studia la letteratura romena. La maggior parte di queste conferenze sono state piuttosto teoriche e si sono prefisse di offrirci uno sguardo più profondo sulla letteratura romena. Bogdan Crețu ci ha parlato dello studioso Dimitrie Cantemir e per me è stato un intervento molto interessante, soprattutto perché mi piace moltissimo il suo libro dedicato a Cantemir, Inorogul la porțile Orientului / L’unicorno alle porte dell’Oriente. Come ho già detto, per me è di fondamentale importanza essere al corrente delle attività dei miei colleghi, delle loro preoccupazioni in materia di traduzioni. È molto importante scambiarci opinioni, parlare tra di noi dei libri che stiamo traducendo, di quello che abbiamo scoperto di nuovo nella letteratura romena. Siamo come una piccola società internazionale che parla romeno e discute di letteratura romena.”
Lora Nenkovska ha tradotto in bulgaro opere di Matei Vișniec, Petru Cimpoeşu, Mircea Eliade, Dan Lungu, Claudiu Komartin, Elena Vlădăreanu, Simona Popescu, Ioan Es. Pop, Max Blecher, Andreea Răsuceanu. Negli ultimi anni, Lora Nenkovska ha tradotto anche brani dei romanzi delle scrittrici romene nominalizzate ai Premi letterari Sofia Nădejde, dedicati alla letteratura scritta da donne. Abbiamo parlato con Lora Nenkovska della sua passione per la letteratura romena e della buona accoglienza di cui gode in Bulgaria: “Sono arrivata per pura casualità alla letteratura romena. Nel 2003 ho ricevuto una borsa di studio e così sono arrivata in Romania. Allora stavo studiano lingue balcaniche, greco, neogreco, albanese, serbo-croato e romeno. Come sapete, in quell’epoca era quasi impossibile uscire dalla Bulgaria per studiare direttamente una lingua straniera. È apparsa però una possibilità e così sono arrivata a Timișoara, dove sono rimasta per un mese e ho avuto come coordinatrice la scrittrice Adriana Babeți, il che è stato meraviglioso. Ho passato gran parte del tempo alla facoltà, però ho avuto la fortuna di partecipare anche a un festival studentesco e di vedere molti spettacoli. In occasione di quel festival ho visto per la prima volta messi in scena alcuni spettacoli di Matei Vișniec e ho pensato che, se esiste un drammaturgo talmente bravo in questa letteratura, devo arrivare a saperne di più. Quindi ho comprato moltissimi libri, credo di essere tornata a casa con un’intera biblioteca. Così ho cominciato a leggere letteratura romena, che io considero una letteratura molto viva e variegata, è una continua scoperta per me. Mi piace molto anche il fatto che la letteratura romena presti sempre più attenzione ai problemi sociali. Io come traduttrice sono interessata anche a questo aspetto, all’argomento, al tema del libro, non guardo un testo solo da un punto di vista stilistico. Sono molto interessata anche alla letteratura scritta da donne, una cosa che è già ben conosciuta.”
Il più recente libro tradotto da Lora Nenkovska in bulgaro è il romanzo Vântul, duhul, suflarea” (Polirom) di Andreea Răsuceanu, pubblicato dalla casa editrice bulgara ICU Publishing. La traduttrice sta preparando anche un saggio sui traumi nella letteratura romena contemporanea scritta da donne.