La Romania al Salone Internazionale del Libro di Torino
La Romania partecipa dal 14 al 18 maggio alla XXVIIIesima edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino con uno stand nazionale intitolato «Le meraviglie della Romania», curato dallIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.
Gabriela Petre, 14.05.2015, 13:00
La Romania partecipa dal 14 al 18 maggio alla XXVIIIesima edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino, dal tema «Le meraviglie d’Italia». All’attuale edizione, il Paese ospite d’onore è la Germania. Per il settimo anno consecutivo, l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia cura la partecipazione del nostro Paese al prestigioso salone con uno stand nazionale intitolato «Le meraviglie della Romania», titolo ispirato al tema del Salone. Con una superficie di 70 metri quadri, lo stand romeno promuoverà una parte delle meraviglie architettoniche e storiche della Romania. L’allestimento moderno presenterà monumenti come l’Arco di Trionfo di Bucarest, lAuditorium Romeno, il Casinò di Costanza, il Palazzo Mogosoaia, il Castello Peles di Sinaia, il Palazzo della Cultura di Iasi, la Casa del Consiglio di Brasov, la Torre dell’Orologio di Sighisoara, una chiesa in legno del Maramures (nord del Paese) e il Ponte Basarab di Bucarest. Lo stand della Romania includerà uno spazio libri allestito con la collaborazione della Libreria Libris di Brasov, uno dedicato agli eventi letterari e un centro di informazione turistica organizzato in partenariato con l’Ente Nazionale per il Turismo della Romania in Italia. Nei cinque giorni del Salone, sia allo stand della Romania che in altre sale, saranno organizzate manifestazioni volte a promuovere i rapporti bilaterali nel campo della letteratura, delle traduzioni e delle politiche editoriali, ma anche a stimolare l’interesse degli specialisti, degli editori e dei traduttori per la letteratura romena, i contatti diretti fra gli scrittori invitati e il pubblico e a mantenere i legami della comunità romena con i valori culturali del Paese d’origine.
Andiamo ora a Bucarest. Dopo aver ospitato l’11 maggio la premiazione dei vincitori di Festlettura, il Festival di Lettura Giovane, giunto alla quarta edizione, l’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest presenta il 14 maggio una mostra e una conferenza intitolata «L’arte di fare nuovamente vedere. Itinerario tra gli spazi espositivi di Carlo Scarpa» dell’architetto Agostino Bossi, professore ordinario di Architettura degli Interni e Allestimento presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II. La conferenza si svolge nell’ambito del Seminario Internazionale “I limiti dell’intervento”, l’orizzonte oikologico dell’Architettura organizzato dall’Università di Architettura e Urbanistica Ion Mincu di Bucarest. Non è la prima presenza del professore Agostino Bossi nella capitale romena, l’anno scorso l’architetto ha partecipato anche alla Biennale Nazionale di Architettura di Bucarest.
Il 16 e il 17 maggio, l’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest ospita due conferenze dello psicologo e psicoterapeuta Giorgio Nardone, organizzate dal Centro di Terapia Strategica di Bucarest — sabato una dedicata alla famiglia, intitolata «Aiutare i genitori ad aiutare i figli: problemi e soluzioni» e domenica un’altra dedicata alle imprese, «L’azienda vincente: Migliorare il presente, inventare il futuro: problem solving per le organizzazioni». Questo workshop si rivolge a quelle figure che si potrebbero definire “agenti del cambiamento”, cioè responsabili di strutture o gruppi, dirigenti, manager, imprenditori, medici, psicologi, formatori, consulenti o responsabili risorse umane. Giorgio Nardone è internazionalmente riconosciuto come uno dei più creativi e rigorosi terapeuti e coach grazie ai suoi numerosi e innovativi lavori che hanno portato ad un nuovo Modello evoluto di Terapia Breve, di Comunicazione e Problem Solving Strategico. E’ considerato l’esponente di maggior spicco tra i ricercatori della Scuola di Palo Alto, unico allievo-erede di Paul Watzlawick con il quale ha fondato nel 1987 il Centro di Terapia Strategica (CTS) di Arezzo, dove svolge la sua attività di psicologo e psicoterapeuta. Da anni tiene conferenze, seminari clinici e manageriali in Italia e all’estero, svolge consulenze e formazione per manager e aziende, inoltre è autore di numerose opere tradotte in molte lingue straniere.
Andiamo ora a Mogoşoaia, vicino Bucarest, dove il 16 e il 17 maggio, si svolgono due recital inediti nell’ambito della quarta edizione di Mogoşoaia ClasicFest, evento organizzato dal Comune di Bucarest, il Centro Culturale i Palazzi Brâncoveneşti, l’Associazione Pro Valores e Radio Romania Culturale. Sabato è previsto un recital de musica antica di un duo formato da Anca Iarosevici – viola da gamba e Bogdan Mihăilescu — chitarra, mentre il giorno dopo la pianista Andreea Butnaru suonerà mazurche di Frederic Chopin e di Aleksandr Skrjabin, dalla cui morte ricorrono 100 anni. Anca Iarosevici ha fatto parte del quartetto Melos” che nel 1973 ha vinto il primo premio al concorso di interpretazione del Festival di Musica da Camera di Braşov. Studia la viola da gamba dal 1974 e dal 1980 ha cominciato a tenere recital e a collaborare con musicisti di prestigio. Bogdan Mihǎilescu ha vinto nel 1984 il Trofeo del Concorso nazionale di chitarra classica di Sinaia, iniziando subito dopo un’intensa attività concertistica in Romania, Germania, Africa del Sud e Gran Bretagna. Andreea Butnaru è una delle migliori giovani pianiste romene ed ha vinto finora più di 20 premi a concorsi nazionali e internazionali, ha suonato in Europa ed Asia e nel 2008 si è addottorata in musica.
Un’ultima notizia culturale. La sera del 16 maggio il pubblico è invitato in Romania all’11esima Notte Bianca dei Musei. A Bucarest apriranno le loro porte con eventi e mostre speciali quasi 30 musei, tra cui per la prima volta il Museo della Banca Centrale, e anche 20 organizzazioni culturali che propongono un programma molto svariato. L’edizione di quest’anno sarà segnata da una protesta avviata dalla Rete Nazionale dei Musei, che organizza l’evento. I Musei presenteranno un oggetto rappresentativo per la loro collezione che, nella sera dell’evento, sarà coperto da un telo nero, per richiamare l’attenzione dei visitatori che molto probabilmente quell’oggetto non potrà più essere ammirato a causa del ritmo accellerato in cui scompaiono, tramite restituzioni, i musei e le collezioni museali in Romania. La notte dei musei 2015 è celebrata da numerosi musei romeni di tutto il Paese, le città di Iaşi e Galaţi affiancandosi a Bucarest nell’organizzazione di eventi notturni.