La personalità di Alexandru Tzigara-Samurcaș presentata al Museo del Contadino
Alexandru Tzigara-Samurcaș (1872-1952) è stato uno degli esponenti di spicco della cultura romena, etnografo, museologo e giornalista culturale, una personalità dimenticata negli anni del regime comunista romeno.
Ion Puican, 09.02.2024, 16:02
Alexandru Tzigara-Samurcaș (1872-1952) è stato uno degli esponenti di spicco della cultura romena, etnografo, museologo e giornalista culturale, una personalità dimenticata negli anni del regime comunista romeno. Era vicino alla famiglia reale, a re Carlo I di Romania (1839-1914) e nel 1906 ha gettato le basi del Museo Nazionale, nucleo dellattuale Museo Nazionale del Contadino Romeno (MȚR). Dal 2022, presso il Museo del Contadino è aperta una mostra che rende omaggio alla personalità del suo fondatore, una mostra di cui abbiamo parlato con Virgil Ștefan Nițulescu, il manager del Museo: Ad Alexandru Tzigara-Samurcaș, che ha scritto anche un libro fondamentale per la nostra cultura, Museologia romena, abbiamo reso un omaggio lanno scorso, nel 150/o anniversario della nascita e nel 70/o della morte, con una mostra inaugurata il 24 novembre 2022. Se inizialmente volevamo chiudere la mostra dopo sei mesi, ci siamo resi conto che non siamo ancora preparati a riaprire la mostra permanente e che moltissimi oggetti che potete vedere in questa mostra, Alexandru Tzigara-Samurcaș, il fondatore del Museo Nazionale, non avete mai visto finora. Perché tutti gli oggetti esposti, tranne quei pochi oggetti che fanno parte della collezione della famiglia e della collezione del museo e che hanno un ruolo commemorativo, sono oggetti personali appartenuti a Samurcaș, tutti gli altri oggetti che sono stati collezionati da lui sono stati messi nei depositi del museo. Alcuni hanno fatto parte della mostra realizzata da lui stesso subito dopo la Prima Guerra Mondiale. Altri non sono stati mai esposti, per vari motivi, e sono rimasti nei depositi. E abbiamo voluto renderli visibili, metterli a disposizione del pubblico, perché, purtroppo, si sa ben poco su Tzigara-Samurcaș.
Virgil Nițulescu ci ha descritto con ammirazione la personalità del fondatore del Museo del Contadino, Alexandru Tzigara-Samurcaș: E stato una personalità straordinaria della cultura nazionale, un uomo plurivalente, che ha realizzato tanto. Mi sono chiesto a volte quando ha avuto il tempo di fare così tante cose. Perché lui è stato non solo il direttore di questo museo, dal 1906 al 1946, per 40 anni, ma allo stesso tempo è stato anche il direttore delle Fondazioni Reali. Ha coordinato pubblicazioni culturali, ha fatto il giro della Romania per scattare fotografie e per collezionare oggetti. Ha visitato diversi Paesi, soprattutto lItalia e la Germania, si è persino addottorato in Germania.
Stando al manager del Museo Nazionale del Contadino Romeno, di Tzigara-Samurcaș e della collezione che ha lasciato alla cultura romena, sarebbe importante ricordare questo: La cosa importante per quanto riguarda Tzigara-Samurcaș, e che lo contraddistingue da tutti gli altri museologi che hanno collezionato beni culturali del genere, è il fatto che lui non si considerava un etnografo e ha cercato di collezionare oggetti che lui chiamava belli. … E Tzigara-Samurcaș ha cercato di mettere diciamo in opposizione larte che lui considerava nazionale, ovvero quegli oggetti realizzati da contadini romeni anonimi, ma che erano molto belli, con larte aulica occidentale… In altre parole, pensava che lessenza della nostra identità, quello che ci fa essere romeni, è questa arte realizzata da artisti contadini anonimi. … Questo è stato il tipo di collezione che ha realizzato e il nostro museo è strutturato, fino ad oggi, secondo il suo pensiero. Tutte le nostre collezioni sono fatte di oggetti belli, non necessariamente rappresentativi. … Il museo dispone di una collezione unica per il modo in cui sono stati collezionati i vari oggetti.
Che cosa ha portato questa mostra dal punto di vista culturale? Vorrei aggiungere che Alexandru Tzigara-Samurcaș ha avuto un atteggiamento quasi da uomo rinascimentale. Aveva una vasta cultura, era interessato a tutto quello che succedeva intorno a lui, nella cittadella, come si dice, nella cultura romena. … Una personalità come questa è stata dimenticata dopo il golpe comunista del 30 dicembre 1947 ed è stata dimenticata volutamente. … E adesso, da quando abbiamo inaugurato questa mostra e abbiamo deciso di tenerla aperta fino a quanto riapriremo lintera mostra permanente, abbiamo notato che sempre più persone hanno cominciato a interessarsi della personalità di Tzigara-Samurcaș e a parlare sempre di più di lui nello spazio pubblico.
Alla fine della nostra conversazione, il manager del Museo Nazionale del Contadino, Virgil Nițulescu, ci ha confessato: Anche se, da una parte mi auguro che possiamo riaprire la mostra permanente quanto prima, possibilmente nel corso del 2024, daltra parte devo dire che sarà difficile per noi separarci da questa mostra temporanea dedicata a Tzigara-Samurcaș. Ma alcuni degli oggetti che fanno parte della mostra temporanea resteranno anche in quella permanente, quindi potranno essere rivisti dal nostro pubblico, quanto prima, nel 2024.