La nascita della cittadinanza democratica
La Libreria Humanitas Cişmigiu ha ospitato di recente la presentazione del volume La nascita della cittadinanza democratica. Le donne e il potere nella Romania moderna, di Maria Bucur e Mihaela Miroiu.
Monica Chiorpec, 04.04.2020, 07:00
Nel mese dedicato alle donne, la Libreria Humanitas Cişmigiu ha ospitato la presentazione del volume La nascita della cittadinanza democratica. Le donne e il potere nella Romania moderna, di Maria Bucur e Mihaela Miroiu. Lopera analizza il modo in cui è percepita la donna nellEuropa postcomunista. Maria Bucur insegna Studi di genere presso lUniversità dellIndiana, negli USA. La collaborazione a questo libro ha rappresentato per lei unopportunità particolare. Il progetto ha avuto, sin dallinizio, alla base lamicizia che mi ha sempre legata a Mihaela Miroiu. Abbiamo letto e discusso molto in questo periodo. Ci sono voluti dieci anni, ma ne è valsa la pena. Ho imparato moltissimo. Prima non avevo un modo di pensare così normativo come adesso. Da questo punto di vista, ci ho guadagnato. La mia interdisciplinarità si è ampliata parecchio ed è una cosa straordinaria per me. Lopportunità di conoscere queste donne, che Mihaela già conosceva, è stata unaltra grande chance, ha detto Maria Bucur.
La ricerca sul terreno ha portato però ad una storia della donna in Romania dopo il 1990. Il libro di Maria Bucur e di Mihaela Miroiu rappresenta, inoltre, anche la prima iniziativa di questo tipo pubblicata in lingua romena. Il capitolo di storia, di background, quello sulla contestualizzazione storica del saggio non cera allinizio. Noi abbiamo realizzato uno studio sul terreno e ci siamo rese conto che, infatti, non esiste in lingua romena una storia delle donne che spieghi come capire queste voci, in che spazio inserirle, con che cosa collegarle così come sono, perché esistono quegli insediamenti, che strutture e che norme di genere hanno portato a quelle legali, educative, politiche, ecc., aggiunge Maria Bucur.
Mihaela Miroiu è docente di scienze politiche presso la Scuola Nazionale di Studi Politici e Amministrativi di Bucarest. E stata sempre lei ad avviare gli studi femministi e gli studi di genere in Romania, come pure il primo master di studi di genere e la scuola dottorale di scienze politiche. Lopera lanciata dallHumanitas ha rappresentato inizialmente uniniziativa personale. In un certo modo, questo libro ha rappresentato un primo momento in cui mi sono proposta di tornare alle donne primordiali. A quelle che hanno allevato la mia generazione, a quelle che sono venute dopo. Praticamente si tratta della generazione nonne – madri – figlie. Non cè stata alcuna premeditazione in questo libro. E venuto fuori così. La parte straordinaria sono le tre interviste, ad esempio, tre interviste lunghissime di almeno 5-6 ore, ha detto Mihaela Miroiu.
Lungo la storia moderna, le donne hanno lottato per essere pienamente riconosciute come esseri con pieni diritti dal punto di vista morale, intellettuale, ma anche cittadine con pieni diritti politici e civici. E le romene, persino quelle più anziane, sembrano avere questo spirito civico innato. La cultura politica di queste donne supera benissimo tutti i test. Non saranno raffinate, ma è molto chiaro che hanno la nozione di interesse che può essere risolto politicamente. E molto chiaro che, dal loro punto di vista, una democrazia e un tipo di politica da cui è scomparsa la moralità non è una politica nel senso della scienza e delle pratiche di vivere insieme, non ha niente a che fare con il comune benessere. Loro si sentirebbero benissimo nelle democrazie consolidate, come sono, ad esempio quelle dei Paesi scandinavi. I loro valori, la loro percezione sulla politica, significa una politica di quel tipo, ha aggiunto Mihaela Miroiu.
La ricerca sul terreno a Sâncrai, un villaggio della Transilvania sito nel cuore della Romania, ha offerto a Maria Bucur e a Mihaela Miroiu, la chance di conoscere le storie di vita di alcune donne semplici ma straordinarie. Si può osservare la loro evoluzione, che si tratti di anziane di 80 anni di Sâncrai che hanno frequentato la scuola per soli quattro anni, o che si tratti di abitanti della città, molte di loro medici, ingegneri, persone altamente qualificate. Sono molto simili per le loro aspirazioni, per i tipi di problemi che affrontano e la loro somiglianza è data dal fatto che non sopportano la divisione tra moralità e fare politica. Il libro incoraggia questa cosa.
Pubblicato alla fine del 2018 negli USA, presso la Indiana University Press, il libro si trova adesso anche nelle librerie, nella collana Storia contemporanea delleditrice Humanitas, con la traduzione e ladattamento di Magda Dragu e Mihaela Miroiu. Certo che doveva arrivare in una versione romena, in una lingua romena fluente, tornando alle interviste originali in lingua romena, perché tradurle dallinglese al romeno sarebbe significato perdere tutto il fascino. La loro lingua è viva, è interessante e non andava fatta troppo formale. Abbiamo effettuato la ricerca a Sâncrai nel periodo in cui quelle nonne pensionate aiutavano i nipotini che non trovavano posti di lavoro e lesodo verso altri Paesi non era così grande. Infatti, è una storia viva, una storia vissuta, sulla quale loro hanno fatto delle riflessioni. Comè stata quella storia, ve lo dicono loro, non noi, e mi sembra giusto che sia così. Dal loro punto di vista, non esiste una cittadinanza basata solo sui diritti, senza che sia raddoppiata da una basata sulla cura. Per loro, la cura, come etica e pratica quotidiana, fa parte del loro modo di pensare.
Tutte le persone interessate alla storia dellEuropa postcomunista possono consultare il libro La nascita della cittadinanza democratica. Le donne e il potere nella Romania moderna di Maria Bucur e Mihaela Miroiu, che analizza aspetti di riferimento in Romania e in altri due Paesi dellex blocco sovietico, Polonia e Ungheria.