La mostra di scultura “Andesite 10”
La Galleria Simeza di Bucarest ha presentato nel mese di novembre la mostra collettiva itinerante: Andesite 10.
Eugen Cojocariu, 08.12.2023, 17:22
La Galleria Simeza di Bucarest ha presentato nel mese di novembre la mostra collettiva itinerante: Andesite 10”. La tappa a Bucarest ha concluso l’itinerario della mostra presso diverse gallerie romene. 10 artisti visivi affermati hanno presentato opere strettamente legate alla Via Transilvanica — La strada che unisce”, l’itinerario turistico (a piedi, in bicicletta o a cavallo) lungo 1400 chilometri, che attraversa la Romania in diagonale, dal Monastero di Putna in Moldavia (nord-est della Romania), fino a Drobeta-Turnu Severin (sud-ovest della Romania). Alcune pietre miliari dell’itinerario sono realizzate da artisti in andesite, una roccia magmatica risultata dall’eruzione vulcanica.
Abbiamo parlato, all’inaugurazione, con l’iniziatore del progetto e uno degli artisti in mostra, lo scultore Maxim Dumitraș, di come è nata la mostra alla Galleria Simeza e di come si è formata la squadra di scultori che espongono le proprie opere in questa mostra: Questa mostra è nata in seguito al simposio di scultura monumentale Via Transilvanica, dove ogni artista ha creato 5-6 pietre miliari. Tutti gli artisti che espongono hanno partecipato a questo simposio. Abbiamo utilizzato come materia prima l’andesite e ogni artista ha proposto progetti propri che credo che saranno fatti anche monumentali nel tempo. La squadra l’ho formata io, conoscendo gli artisti che lavorano con l’andesite. È un materiale molto duro, più duro del granito. È ovvio che bisogna avere una certa esperienza per lavorare con questo materiale e così ho fatto la selezione degli artisti. Abbiamo realizzato 6 pietre ciascuno, come ho già detto, ognuno secondo un progetto proprio. Questa mostra ha girato dal Museo d’Arte Comparata di Sângeorz-Băi, a Baia Mare, Sighetu Marmației, Bacău, Iași e adesso si conclude un ciclo di un anno presso la Galleria Simeza di Bucarest. Abbiamo lavorato le opere a Via Transilvanica, sulla collina, dopo di che sono state esposte lungo l’itinerario. Abbiamo costruito la mostra in funzione della sala che la ospitava.
Maxim Dumitraș ci ha offerto alcuni particolari su come si lavora l’andesite, un materiale duro, difficile da lavorare: E’ una tecnica speciale, ci sono dischi speciali, non ci si può giocare con materiali qualsiasi. È dura, ma è fantastica quando la scultura è pronta. L’ho usata per la prima volta nel circuito delle sculture 10 anni fa, si è lavorato molto anche nei simposi. Una pietra molto resistente nel tempo, alle intemperie. E la cosa interessante è che la si può utilizzare dalla struttura rozza, fino a quella ultra-lavorata, che si avvicina al livello del vetro.”
L’artista visivo Bogdan Pelmuș, che espone nella mostra alcune sculture, ci ha parlato del progetto Andesite 10”: Io, infatti, non mi sono laureato in scultura, ma in pittura, però mi è sembrato interessante lavorare con l’oggetto. Io lavoro con oggetti, faccio video-arte, uso diversi media. E questo materiale mi è sembrato molto interessante, perché è duro, è pesante e ci si può ricavare proprio il contrario.”
Che opere ha esposto Bogdan Pelmuș nella mostra presso la Galleria Simeza? Ci sono due opere intitolate Volo” e due disegni, un’integrazione che vuole rendere in qualche modo l’idea di dualità, di ricerca, di interno, di tesoro, di infanzia. Come ricavare idee dal proprio io maturo.”
Il presidente dell’Unione Artisti Figurativi (UAP), l’artista Petru Lucaci, presente all’inaugurazione, ci ha dichiarato: È meraviglioso ciò che accade qui. È una sfida per gli scultori e anche per noi assistere a una simile iniziativa di forza. Perché l’andesite è una pietra molto dura, c’è bisogno di forza per lavorarla. Ho visto gli scultori nei simposi e sono rimasto impressionato dal tipo di sforzo che fanno per individuare nel blocco di pietra un’immagine, un’idea, una forma, un messaggio. Le opere sono interessanti, il gruppo è allo stesso tempo omogeneo, però se ne identificano personalità multiple, perché ci sono artisti con esperienza nel lavoro con simili materiali. È un materiale inedito, con una forza espressiva impressionate. Siamo abituati ai campeggi di creazione in cui viene utilizzata la pietra bianca di Viștea, una specie di calcare più morbido, più modellabile, più facile da gestire. Quando si tratta di andesite, è una sfida terribile e l’effetto è impressionante.”
Petru Lucaci ci ha parlato anche di come guarda questo progetto da un punto di vista curatoriale, il progetto essendo curato dagli artisti che espongono le proprie opere: Mi sembra che la mostra abbia molto senso e sia unitaria, abbia forza, perché gli artisti che si sono affiancati al progetto si conoscono tra di loro, conoscono il potenziale di ognuno di loro, conoscono le potenzialità del materiale con cui lavorano e credo che abbiano trovato un’ottima formula per mettere in atto le loro idee.”
Com’è stato il 2023 dal punto di vista dell’Unione degli Artisti Figurativi? Cosa sta preparando l’Unione per gli amanti del bello? Il presidente Petru Lucaci: Per il momento stiamo cercando di fare un bilancio al Salone Nazionale d’Arte Contemporanea, che è stato di ampia portata, secondo me. Si è svolto in 15 spazi diversi, alcuni molto grandi, come quelli del Combinatul Fondului Plastic, dove ci sono 8 gallerie di dimensioni impressionanti. Si tratta degli ex capannoni del complesso, che è stato trasformato in un hub culturale, probabilmente il maggiore in Romania e dove vengono organizzati eventi di maggiore portata rispetto a quanto si possa realizzare nelle gallerie in città, che ovviamente hanno dimensioni più ridotte. Stiamo preparando un altro evento che avrà luogo a breve. È pronto oramai il nuovo edificio che ospiterà la sede dell’Unione degli Artisti Figurativi, che ha al pianterreno anche una galleria d’arte. Dunque cerchiamo di far vedere la mostra che abbiamo organizzato là in un contesto più ufficiale, inaugurando la sede dell’Unione. È la prima volta che l’Unione ha una propria casa, il che è estremamente importante.”