La crisi di fiducia, in mostra a Bucarest
Apre i battenti a Bucarest una mostra darte che affronta la crisi di fiducia e che porta in Romania le opere di dieci giovani artisti italiani e non solo.
Adina Vasile, 27.01.2013, 19:08
Il 23 gennaio ha aperto i battenti a Bucarest, dove resterà aperta fino al 16 febbraio, la mostra d’arte “La crisi di fiducia”, un progetto della Galleria italiana Placentia Arte, che da oltre ventanni sostiene la ricerca artistica e la promozione di giovani artisti. Organizzato con il sostegno dell’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest e ospitato dal Centro Victoria Art, l’evento presenta al pubblico le opere di una serie di giovani artisti del panorama contemporaneo italiano e non solo, che approfondiscono l’idea della crisi di fiducia nelle sue varie forme nella storia dell’umanità.
“È innegabile, lidea di poterci abbandonare con fiducia a principi, persone, sovrastrutture ideologiche, sistemi politici ed economici è incredibilmente allettante. Porsi senza riserve nelle mani di qualcun altro, che ha come obbiettivo quello di agire al meglio per noi, significa godere di un punto fermo in grado di appagare la nostra umana esigenza di certezze”, spiegano i curatori nella presentazione della mostra. “Riusciamo però a ricordarci quando è stata lultima volta che siamo stati nelle condizioni pragmatiche di farlo?” si domandano loro.
Lo storico darte e artista romeno-canadese Marius Tanasescu, che cura la mostra di Bucarest assieme a Marta Barbieri e Lino Baldini della Placentia Arte, ha raccontato a RRI com’è nata l’idea di allestire una mostra collettiva d’arte concettuale a Bucarest.
“La mostra è nata grazie ad una precedente collaborazione con i due curatori italiani che avevo conosciuto alla Biennale d’Arte di Praga del 2007, di cui sono stato coordinatore. Nel 2009 ci siamo rincontrati e abbiamo deciso di allestire questa mostra a Bucarest perchè l’arte contemporanea concettuale, rappresentata da bravissimi artisti, non è promossa come meriterebbe. La mostra illustra attraverso varie forme artistiche, come videoinstallazioni, fotografie e incisioni, la crisi di fiducia che l’essere umano e la società vivono su diversi piani. Per farvi solo un esempio, tra le opere in mostra c’è un video con un aereo in volo sopra la Riviera Romagnola con uno striscione in c’è scritto in cinese Made in Italy. È una forma d’arte concettuale che richiama l’attenzione su ciò che era Made in Italy e ciò che è adesso, una copia, e che ci fa rifltetere su una crisi di fiducia. Dopo Bucarest, la mostra farà tappa a Cluj-Napoca, nel centro della Romania”, ha precisato Marius Tanasescu.
“Noi, esseri umani, abbiamo tutt’ora un serbatoio di fiducia che vorremmo investire quotidianamente, ma che le contingenze non ci danno la possibilità di fare. Vorremo poter porre la nostra fiducia in qualcuno che incarni i nostri ideali, in qualche cosa, ma dalla politica alla cultura non siamo in grado di farlo. È cosi’ che ci è venuto in mente di fare una mostra con dieci artisti, gran parte italiani, ma non solo, che vadano ad affrontare questo problema”, ha spiegato, dal canto suo, la curatrice Marta Barbieri, della Placentia Arte.