Il Museo Ion Luca Caragiale di Ploiești
Vicino al centro di Ploiești, nascosto dietro alcuni condomini con unarchitettura tipica per il periodo comunista precedente il 1989, in un edificio di patrimonio, si trova un piccolo museo dedicato al più importante drammaturgo romeno.
Ion Puican, 29.04.2021, 16:44
Vicino al centro della città di Ploiești, nel distretto di Prahova, a 60 chilometri dalla capitale, nascosto dietro alcuni condomini con un’architettura tipica per il periodo comunista precedente il 1989, in un edificio bianco, di patrimonio, risalente agli inizi del Novecento si trova un piccolo museo dedicato al più importante drammaturgo romeno, il Museo Ion Luca Caragiale”. Si tratta dell’autore di pièce molto note, tra cui Una lettera smarrita”, Una notte tempestosa”, Cose di carnevale”, testi che descrivevano la società romena d’inizio Novecento, ma che hanno superato il test del tempo e sono valide ancora oggi. Siamo entrati nella casa e abbiamo parlato con la conservatrice del museo, Monica Bostan, della storia di questo luogo: Il museo fu inaugurato il 30 gennaio 1962, grazie alla cura e all’impegno del professor Nicolae Simache, che ha aperto gran parte dei musei di Prahova. La sua apertura avvenne in omaggio al 110mo anniversario della nascita del grande drammaturgo. Caragiale nacque il 30 gennaio 1852 nella località di Haimanale nel distretto di Dâmbovița, che oggi reca il suo nome, e a 6 anni traslocò assieme alla famiglia a Ploiești. Passò quindi gli anni di scuola, i più belli nella vita di noi tuti, qui, a Ploiești.”
Monica Bostan ci ha raccontato della giovinezza del grande scrittore: Quand’era nella seconda elementare, a Ploiești avvenne la memorabile visita del principe Alexandru Ioan Cuza il quale visitò proprio la classe in cui l’allievo Caragiale aveva come insegnante Vasil Drăgoșescu. Il momento fu evocato più tardi nell’opera Dopo 50 anni”, in cui Caragiale definisce l’insegnante il suo padre spirituale, affermando di conoscere la lingua romena grazie al suo professore. Ritroviamo qui Zaharia Antinestu, l’insegnante di lingua francese, di cui si dice che sia stato il suo modello per il personaggio Zaharia Trahanache della pièce Una lettera smarrita”. Nel 1864 venne fondato il ginnasio Santi Pietro e Paolo di Ploiești, Caragiale fu iscritto al secondo anno e si diplomò nel 1867, il quinto su otto alunni. Abbiamo anche il registro scolastico dell’ultimo anno di ginnasio, l’anno scolastico 1866-1867, e vediamo segnata con rosso la situazione scolastica dell’alunno Caragiale, che ha ultimato gli studi al quinto posto sugli otto allievi, quindi non è stato tra i più bravi, non ha avuto ottimi voti in lingua romena come forse ci saremmo aspettati, però invece ha avuto ottimi voti in francese, matematica e storia. Infatti, più tardi ha anche insegnato il francese presso un liceo privato di Bucarest. Il Ginnasio Santi Pietro e Paolo funzionava nell’attuale sede del Museo Provinciale di Storia e Archeologia di Prahova. D’altronde esiste anche una piastra che ricorda ai passanti che in quell’edificio ha studiato Caragiale al ginnasio. Finita la scuola a Ploiești, Caragiale frequentò per un altro anno il ginnasio a Bucarest e poi, per due anni, studiò la mimica e l’arte della declamazione al Conservatorio d’Arte Drammatica di Bucarest, con uno dei suoi zii – Costache Caragiali – i fratelli di suo padre, che hanno avuto le prime compagnie teatrali in Romania e possono essere considerati persino i fondatori del teatro romeno moderno. Persino il poeta nazionale Mihai Eminescu ha lavorato come suggeritore nelle compagnie teatrali degli zii di Caragiale e risale a quell’epoca anche l’amicizia tra i due scrittori.”
La conservatrice Monica Bostan ci ha accompagnati in un piccolo tour del Museo, soffermandosi su alcuni degli oggetti esposti: “Nella seconda sala è ricostituito l’universo delle case in cui ha abitato Caragiale. Si sa che lo scrittore non ha mai avuto una casa sua, ha sempre vissuto in case affittate. Una prova è anche la novella Cerco casa” — sembra sia sempre stato alla ricerca della casa ideale. Sulla parete c’è uno specchio di cristallo con una cornice in legno di rosa appartenuto allo scrittore, c’è anche un tavolino rotondo con una gamba, i mobili, il tavolo, le sedie, il divano, il tappetto sulla parete, i due quadri originali il vaso di ceramica e il boccale di birra con coperchio, tutti sono oggetti appartenuti allo scrittore. Molto interessante è anche un ritratto originale di Eminescu perché è lavorato sul vetro, una tecnica speciale per quell’epoca. Anche se sono noti i dissensi che i due scrittori, amici sin dall’adolescenza, hanno avuto ad un certo momento, alla morte di Eminescu, il 15 giugno 1889, Caragiale gli dedica l’articolo Nirvana” in cui lo descrive come un angelo bellissimo sceso da un’antica icona. Le fotografie di Eminescu e Caragiale adolescenti sono esposti nel vestibolo, come pure una fotografia meno nota di Caragiale 20enne, del periodo in cui frequentava i corsi dei suoi zii al Conservatorio d’Arte Drammatica, il busto dello scrittore realizzato dallo scultore Ion Jalea, vignette, bozze di abiti, una galleria di ritratti di alcuni degli attori che lungo il tempo hanno interpretato personaggi di Caragiale, il ritratto della figlia, Ecaterina Caragiale, in età matura, dipinto da Rodica Maniu e, sopra, il quadro raffigurante la casa in cui ha abitato a Bucarest, che esiste ancora oggi, in via Maria Rosetti. Dall’altra parte della strada, vi è collocata la statua dello scrittore (che fino a qualche anno fa si trovava davanti al Teatro Nazionale). Là c’è una piastra che ricorda ai passanti che in quella casa hanno abitato Caragiale e la famiglia nell’anno 1900.”
Alla fine della visita al Museo Caragiale di Ploiești, Monica Bostan ci ha fornito alcune informazioni sull’orario di apertura del museo: Potete trovare informazioni sulle attività che svolgiamo nel museo, informazioni meno note sugli oggetti esposti anche sulla nostra pagina Facebook, sul sito del Museo Provinciale di Storia e Archeologia di Prahova. Vi aspettiamo e vi invitiamo a entrare nel mondo affascinante di Caragiale e dei suoi personaggi memorabili.”