Il Festival Internazionale del Film Sperimentale Bucarest BIEFF
La decima edizione del Festival Internazionale del Film Sperimentale Bucarest BIEFF, la prima nella storia dellevento organizzata in variante mista, online e offline, si è conclusa il 29 novembre.
Corina Sabău, 11.12.2020, 16:51
La decima edizione del Festival Internazionale del Film Sperimentale Bucarest BIEFF, la prima nella storia dell’evento organizzata in variante mista, online e offline, si è conclusa il 29 novembre. Tramite la piattaforma di streaming BIEFF, gli spettatori di tutto il Paese hanno avuto l’occasione di seguire, durante i sei giorni del festival, i più nuovi e coraggiosi esperimenti cinematografici dell’anno, mentre gli appassionati di film della capitale hanno accettato l’invito a esplorare un’ampia selezione di cortometraggi nelle gallerie d’arte-partner.
Oana Ghera, la nuova direttrice artistica del Festival Internazionale del Film Sperimentale Bucarest BIEFF, ci ha raccontato dell’organizzazione dell’attuale edizione in piena pandemia: “E’ un anno particolare, in cui abbiamo lavorato molto alla selezione durante il lockdown e, in qualche modo, abbiamo scoperto molti temi che sembravano preoccupare sia noi i curatori, sia i registi i cui film abbiamo visionato in quel periodo. E ci siamo resi conto che quest’idea di utopia, di distopia, di mondo nuovo in cui ci trovavamo, durante il periodo di isolamento, era stata preceduta anche da una ricerca dei registi. Parliamo di una ricerca di futuri alternativi, di nuove forme in cui ci possiamo immaginare la società in cui viviamo, partendo dai problemi con cui ci confrontiamo oggi. Noi non pubblichiamo bandi d’iscrizione, cerchiamo in tutto il mondo i film che poi facciamo vedere nella selezione del festival. Di solito cerchiamo e scegliamo i film nei cataloghi dei distributori con cui collaboriamo dall’inizio del festival, ma anche nelle selezioni dei vari festival internazionali, che danno il tono nel mondo dei corti e dei film sperimentali. In questo modo cerchiamo di far vedere le più recenti produzioni anche al pubblico romeno. Non partiamo da un criterio già stabilito, da un tema predefinito, ma cerchiamo di indagare sui temi ricorrenti, che ci sembrano più interessanti, sulle idee che accomunano più registi.”
Così nascono i temi curatoriali del Festival Internazionale del Film Sperimentale Bucarest BIEFF. Oana Ghera, la nuova direttrice artistica del Festival Internazionale del Film Sperimentale Bucarest BIEFF ha spiegato: “Quest’anno abbiamo avuto sette temi curatoriali, sette programmi che hanno formato la competizione internazionale con 39 titoli in gara. All’interno di questo, A brave new world / Il mondo nuovo, che ha incluso due programmi che parlano di utopia e distopia, Embracing Utopia e The Spectre of Dystopia, abbiamo proposto anche altri temi che noi riteniamo assai importanti attualmente. Uno di questi temi è la rappresentazione dei ruoli di genere e delle donne in un programma che mette insieme 6 cortometraggi realizzati da donne, The Map is not the Territory / La carta non è il territorio, un programma che parla della migrazione nel mondo contemporaneo, un tema ricorrente nell’agenda del BIEFF da qualche anno perché c’è un reale interesse dei registi per quest’argomento che ha sicuramente segnato gli ultimi dieci anni. An act of violence / Un atto di violenza, un altro tema del BIEFF 10, analizza le rappresentazioni della violenza, dalla guerra e dagli attacchi terroristici ai piccoli atti di violenza sempre più frequenti nella nostra realtà quotidiana. Sempre nell’attuale edizione, abbiamo incluso Sublime bodies / Corpi sublimi, che parla della rappresentazione e della politica dei corpi, del luogo che il corpo ha nello spazio pubblico o meno, e A State of Grace / Uno stato di grazia, che, come anche il programma Imbrace your utopia / Abbraccia la tua utopia, segue in che modo possiamo cercare rifugio in un mondo abbastanza tormentato, un mondo simile a quello in cui viviamo oggi. Ci fa piacere affermare che il BIEFF è anche uno spazio di riflessione e dibattito, non solo uno spazio in cui si possono visionare le più recenti produzioni dell’industria cinematografica. Speriamo, quest’anno più che mai, che i film che abbiamo scelto invitino il pubblico a riflettere sui tempi in cui viviamo e forse, in questo modo, partendo da nuovi modi di immaginare il futuro e da nuovi modi di discutere di ciò che ci sta succedendo, di trovare un momento per reinventarci gradualmente come società. E’ anche il motivo per cui abbiamo affiancato ai programmi di cortometraggi una serie di dibattiti in cui cerchiamo di discutere con i registi di questi film, ma anche con gli invitati speciali, dei temi di ciascuno dei programmi della competizione.”
“They parlaient idéale”, un forte inno al sogno a forme alternative di esistenza e di comunione, ha vinto il Gran Premio al BIEFF 2020. “They parlaient idéale”, con la regia di Laure Prouvost, si è fatto notare tra i 39 corti della Competizione Internazionale ed ha vinto il Gran Premio BIEFF, portando “audacia, sensibilità politica e allegria nei nostri tempi cupi. Una coproduzione Francia-Belgio-Italia, “They parlaient idéale” ci porta in un viaggio cinematografico allegro e pieno di risorse, superando confini formali e iconografici, al di là dei limiti di età, nazione, razza o specie. Il film si ispira a tropi surrealisti, magia di strada, fantasie eccentriche e non solo.” Sono le considerazioni della giuria del BIEFF, formata all’attuale edizione da Charlotte Serrand — direttrice artistica del Festival Internazionale del Film La Roche-sur-Yon e consulente artistica della Quinzaine des Réalisateurs del Festival di Cannes, Irina Trocan — docente universitario alla Facoltà di Cinema dell’Università Nazionale di Arte Teatrale e Cinematografica di Bucarest e l’artista Maha Maamoon, membro dell’equipe di curatori del Forum Expanded alla Berlinale.