Il Festival Internazionale del Film Documentario e dei Diritti Umani “One World Romania”
L'11esima edizione del Festival Internazionale del Film Documentario e dei Diritti Umani One World Romania ha portato a Bucarest i più nuovi documentari da tutto il mondo.
Corina Sabău, 23.03.2018, 20:36
L11esima edizione del Festival Internazionale del Film Documentario e dei Diritti Umani One World Romania, partito il 16 marzo e sul quale cala il sipario il 25 marzo, ha portato a Bucarest i più nuovi documentari da tutto il mondo. Anche a questa edizione One World Romania ha affrontato temi intensamente discussi sui media nellintero mondo, come il funzionamento della giustizia, laggiornameto dei metodi educativi e il ripensamento della famiglia secondo criteri contemporanei. Perciò, l11esima edizione del Festival One World Romania ha concesso unattenzione speciale a questi problemi, dedicando loro apposite sezioni.
“Questi temi sono attuali in Romania, ma non solo. Il tema della giustizia, anche se, forse, ce ne siamo già annoiati, sembra essere diventato ancora più acuto. Sebbene credessimo le cose si fossero un po aggiustate, sembra che questidea di stato di diritto continui a dare fastidio anche in Romania. Anche la storia sui diritti della comunità LGBTQ è diventata sempre più presente nella società, soprattutto visto che ci siamo confrontati con alcuni brutti incidenti negli ultimi mesi, quando una serie di gruppi di fondamentalisti hanno cercato di fermare la diffusione di film su questa tematica. Per quanto riguarda leducazione e la sua importanza nella società romena ci sono tante cose da dire. È chiaro che, se non iniziamo con leducazione e non le concediamo un ruolo più importante, non giungeremo molto lontano”, ha spiegato a RRI Alexandru Solomon, il direttore del festival One World Romania.
L11esima edizione del Festival Internazionale dei Film Documentari e dei Diritti Umani One World Romania include una sezione intitolata “La memoria degli archivi cinematografici”, complentando i tentativi di riportare alla ribalta vari fenomeni storici, al fine di rivelare le sfumature del presente. Infatti, una delle preoccupazioni costanti dellAssociazione One World Romania è stata quella di repuperare il patrimonio di documentari dellex studio di produzione cinematografica romeno “Alexandru Sahia”.
“Si tratta di un concetto più ampio. Questa sezione, la Memoria degli archivi, è legata in più modi allattuale edizione di One World Romania nel senso in cui abbiamo concesso più attenzione al modo in cui il passato influisce sul presente, e, implicitamente, sul futuro. Siamo partiti, nella creazione della sezione, anche dallidea del Centenario della Grande Unità della Romania del 1918, ma ci siamo proposti di trattare questo aspetto evitando la tentazione di conferirle un carattere festoso e cercando di impegnare gli spettatori in un ritorno alla realtà. Del resto, è anche lo slogan dellattuale edizione: Get Real!, ossia torniamo alla realtà. In questo senso, ci sono varie sezioni in cui i film affrontano vari aspetti che riguardano il passato e il modo in cui esso influisce sul presente. Una delle sezioni più importanti si chiama IL PASSATO PRESENTE e ha 10 titoli, 10 film da tutto il mondo in cui sono trattati vari argomenti, a partire dallinfluenza che ha avuto il comunismo e il fascismo sulle società”, ha spiegato Andrei Rus, co-direttore del Festival.
La Cultura della Protesta, unaltra sezione dellattuale edizione del Festival Internazionale del Documentario e dei Diritti Umani One World Romania ha incluso 5 film documentari che presentano varie forme di protesta tramite storie raccolte da tutti i canti del mondo: Cambogia (“Primavera cambodgiana – A Cambodian Spring”), Israele (“Prima che i miei piedi tocchino la terra – Before My Feet Touch the Ground”), Francia (LAssemblea”), Usa (“In strada – Whose Streets?”) e Romania (“Altoparlante”).
“Anche se negli ultimi due anni sono state abbastanza forti, credo che le proteste di piazza in Romania si trovino in una specie di impasse, alla ricerca di una direzione, di un leader. E mi è sembrato interessante affrontare questa cultura della protesta tramite film che arrivano da zone diverse, dalla Cambogia fino al nostro canto di mondo. Allattuale edizione cè anche una pellicola romena su questo tema, “Altoparlante”. Mi sembra importante guardare pure verso altri spazi e vedere a che cosa hanno portato queste proteste, se grazie ad esse si è riuscito un altro tipo di approccio politico, un altro tipo di discorso. In questo senso, è stato proiettato anche un film da Hong Kong che parla di una protesta di piazza trasformatasi ulteriormente in un movimento politico organizzato. Oltre a ciò, abbiamo desiderato collocare le cose in una prospettiva storica, una prospettiva della storia recente, concentrandoci sul 1968, con film sulle proteste degli anni 60 e 70 in Francia, Ceccoslovacchia e Italia”, racconta Alexandru Solomon, il direttore del Festival One World Romania.
Una delle sezioni del festival One World Romania di questanno si chiama “1968: DOPO 50 ANNI”, ricordandoci che riccorrono 50 anni dal celebre 1968, che ha segnato sia lOvest, che lEst, tramite movimenti di protesta importanti, generatori di rilevanti cambiamenti su piano sociale, e, soprattutto, sul piano della coscienza collettiva dellintero mondo.
“Intorno a questa sezione si sono svolti diversi eventi connessi che ritengo importantissimi. Uno è dedicato ai movimenti studenteschi di 50 anni fa, che hanno cercato di cambiare il mondo. E con questi eventi ci siamo proposti di analizzare oggi in che modo sono riusciti questi movimenti a cambiare la società”, ha precisato Andrei Rus, co-direttore del Festival One World Romania.
Un secondo evento, “1968. Tra Est ed Ovest” è programmato per il 25 marzo, allIstituto di Cultura Francese, dove il pubblico ha loccasione di incontrare il famoso giornalista francese Bernard Guetta, che racconterà le sue esperienze personali nella Parigi del 1968 e come hanno influito tutti questi eventi sul mondo in cui viviamo. All11esima edizione del Festival Internazionale di Film Documentario e dei Diritti Umani One World Romania partecipano 12 documentari prodotti o coprodotti in Romania. (traduzione di Adina Vasile)